--
Manifesto ufficiale
Monsano Folk Festival 2024
(Foto: Emanuela
Sforza, 2002- Progetto grafico: Arch. Stefano Santini)
***
Monsano (An)
Monsano (An) - Camerata Picena)-
Jesi (AN)- Montegiorgio (Fe)-
Morro d’Alba (An)- Pievetorina (Mc)- Polverigi (An)- Serra de’ Conti (An)
e
con contributo eil patrocinio
Comune di
Monsano - Fondazione Pergolesi Spontini
a cura di
Centro
Tradizioni Popolari
Al grande ricordo di
Giovanna Marini
Festival gemellato dal 2012 con Civitella Alfedena Folk Festival
(AQ)
dal 2022 con il World Land
Festival della Musica e della Cultura dal Mondo
e dal 2023 con Vita Vita Rassegna di Arte Vivente
Ideazione e Direzione artistica: Gastone Pietrucci
3 - 24 AGOSTO 2024
“Fare un Festival, di questi tempi, ha un
valore anche politico.
Perché è un modo di combattere, non solo la crisi, ma
anche il silenzio”.
Amedeo Fago *
* Direttore
del Laura Film Festival 2011
Il Festival, voluto dal Comune di Monsano (An), con il
patrocinio e la copartecipazione del Consiglio
Regionale delle Marche, il patrocinio, della Fondazione Pergolesi-Spontini, curato dal Centro Tradizioni Popolari, per la direzione artistica di Gastone Pietrucci, si aprirà (sabato
5 Agosto) e si chiuderà sabato 24 Agosto a Monsano. L’edizione del Festival
2024 è dedicata Al grande ricordo di
Giovanna Marini.
Gastone Pietrucci
Caricatura-collage
di Corrado Olmi, 2008
Visione
di Monsano vista dall’alto
* * *
Come arrivare a Monsano
In auto: Autostrada
A14 Bologna-Bari, uscita Ancona Nord poiSuperstrda SS76 Ancona-Jesi-Roma
Uscita: MONSANO
In treno: Linea Roma-Falconara-Ancona, stazione di Jesi (MONSANO a 6.5 Km)
In aereo: Aeroporto “Raffaello Sanzio” di Falconara M.-Ancona (MONSANO a 15 km)
In nave: Porto di Ancona (MONSANO
a 27 Km)
* * *
Monsano (An) - Camerata Picena)- Jesi (AN)- Montegiorgio (Fe)-
Morro d’Alba (An)- Pievetorina (Mc)- Polverigi (An)- Serra de’ Conti (An)
e con contributo e il patrocinio
Comune di Monsano - Fondazione Pergolesi Spontini
a cura di
Centro Tradizioni Popolari
Al grande ricordo di Giovanna Marini
Festival gemellato dal 2012 con Civitella Alfedena Folk Festival
(AQ)
dal 2022 con il World Land
Festival della Musica e della Cultura dal Mondo
e dal 2023 con Vita Vita Rassegna di Arte Vivente
Walter Piacesi, “Il passero
solitario” (incisione/particolare)
dalla cartella di acqueforti “Le Marche/spiagge/campagne/paesi”
Logo del Monsano Folk Festival e del Gruppo “La Macina”
(per gentile concessine dell’autore Walter Piacesi
e dell’Editore Raffaele
Bandini)
noi siamo come un albero
da frutto nato in messo
a una macchia
uno passa li coglie
se no restano lì
per niente.
La Macina
1968-2024
*
SPONSOR UNICO
DEL
FESTIVAL
Vicolo della Pace, 3
– JESI (An)
Tele. + 39 0731 56174
*
PROGRAMMA SINTETICO
(a
seguire Programma analitico)
MONSANO (AN) –
SABATO 3 AGOSTO - Ore 21,30
Piazza
dei Caduti – Concerto Inaugurale
LA MACINA
in
IL DONO
CHE NON SI NEGA *
La Macina ai poeti amati
con l’amichevole partecipazione straordinaria di
ELISA RIDOLFI
ALLI’
CARACCIOLO-MARIA NOVELLA GOBBI
MUGIA BELLAGAMBA-MILENA
GREGORI-
PIERGIORGIO
PIETRONI-FILIPPO PAOLASINI-
DANTE RICCI-FILIPPO
PAOLASINI
* In
esclusiva per il Monsano Folk Festival
CAMERATA PICENA (AN)- 4 AGOSTO- Ore 21,30
Corte del Castello del
Cassero – Concerto- Icontro della Sera
Alla “radiosa presenza” di Gianfranco Costarelli
ERÉNDIRA DIAZ &
SILVIA SPURI
in
TE
QUIERO, MON AMOUR *
L’arte dell’incontro: canzoni d’amore e disamore
dal Sudamerica alla Francia,
cultura a confronto e contaminazionui
Eréndira
Diaz – Silvia Spuri
* In
esclusiva per il Monsano Folk Festival
*
PIEVETORINA (MC) -
GIOVEDÌ 8 AGOSTO - Ore 21,30
Parco Gianni Rodari –Concerto Grande della
Sera
ONEIRC FOLK
in
POP & POPULAR
con l’amichevole
partecipazione straordinaria di
GASTONE PETRUCCI
Oneirc
Folk
*
MORRO D’ALBA (AN)– VENERDÌ 9 AGOSTO - Ore 21,30
Piazza Barcaroli - Concerto Grande della Sera
MICHELE SPERANDIO QUARTET
in
THE
SEA OF MUSIC
Il mare, la libertà e il sogno
Michele
Sperandio
*
SERRA DE’CONTI (AN)- SABATO 10 AGOSTO - Ore 21,30
Chiostro di San Francesco - Concerto Grande
della Sera
LA MACINA & ELISA RIDOLFI
in
CANTAR POESIA-CANTAUTORI E POETI
Omaggio a Francesco Scarabicchi e
Piero Cesanelli
La Macina & Elisa Ridolfi
*
JESI (AN)- DOMENICA 11 AGOSTO - Ore 19,00
Chiesa di San Bernardo (Via Valle, 3) - Concerto del Ricordo
e della Memoria
GASTONE PIETRUCCI –MACINA TRIO
IL
DOVERE DELLA MEMORIA *
In
ricordo di Pietro Bolletta (1904-1979),
“il primo grande informatore de La Macina”
a centoventi anni dalla nascita e a
quarantacinaue anni dalla morte
IL
TRADIZIONALE APERITIVO DOPO IL CONCERTO SARA’ OFFERTO
GENTILMENTE
DAL DOTT. RICCARDO CARSETTI E FAMIGLIA
Gastone
Pietrucci – Pietro Bolletta
* In
esclusiva per il Monsano Folk Festival
*
MONTEGIORGIO (Fm) –
VENERDÍ 16 AGOSTO - Ore 21,30
Alteta
di Montegiorgio – Concerto Grande della
Sera
MACINA QUARTET
in
COME LA LUCE A NOTTE
Canto della poesia e canto popolare in scene
alterne
Macina Quartet
*
MONSANO (AN) –
DOMENICA 18 AGOSTO - Ore 19,00
Piazzetta
Matteotti – Concerto del Tramonto
THE SLEEPING WHALE
in
PLAYING FOR THR FIREFLIES
Concerto per Riccarda e
Simona
The Sleeping Whale
*
POLVERIGI (An) -VENERDÌ 23 AGOSTO
- Ore 21,30
Chiostro
di Villa “Nappi” – Concerto-Incontro
della Sera
LARA GIANCARLI & SHELÈ QUARTET
in
TEMPO DOPPIO
Viaggio musicale contaminato di sonorità world,
cantautorali e
popolari.
Lara Giancarli
*
MONSANO (AN) –
SABATO 24 AGOSTO - Ore 21,30
Piazza
dei Cadutii – Grande Concerto di Chiusura Festival
MACINA-GANG
in
CONCERTO PER IL VENTENNALE (2004-2024) *
Della pubblicazione del
CD Nel tempo ed oltre cantando
dei due grppi “storici “ del folk e del rock
italiani
Macina-Gang
* In
esclusiva per il Monsano Folk Festival
*
DEPLIANT LATO A
DEPLIANT LATO B
*
Tecnico Audio Luci:
Eliseo
Mozzicafreddo con Elena “Belen”
Tecnico “ausiliare”
Marco Tarantelli
MAR…
re
Monsano, Piazza dei Caduti
Veduta diurna e notturna del luogo dei Concerti del Monsano
Folk Festival
*
Monsano (An) - Camerata Picena)-
Jesi (AN)- Montegiorgio (Fe)-
Morro d’Alba (An)- Pievetorina (Mc)- Polverigi (An)- Serra de’ Conti (An
e con contributo e il patrocinio
Comune di Monsano - Fondazione Pergolesi Spontini
a cura de
Centro Tradizioni Popolari
Al grande ricordo di Giovanna Marini
Giovanna Marini e Gastone Pietrucci, Recanati, 2002
dal 2022 con il World Land Festival della Musica e della Cultura dal
Mondo
e dal 2023 con Vita Vita Rassegna di Arte Vivente
Ideazione e Direzione artistica: Gastone Pietrucci
3 -24 - AGOSTO 2024
PROGRAMMA ANALITICO
___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
MONSANO (AN) -
SABATO 3 AGOSTO – ORE 21,30
NUOVO CD “POETICO” DE
LA MACINA
Piazza dei Caduti - Concerto Inaugurale
In collaborazione con il Comune,
l’Assessorato alla Cultura di Monsano
LA MACINA
in
IL DONO CHE NON SI NEGA *
La
Macina ai poeti amati
con l’amichevole
partecipazione straordinaria di
ELISA RIDOLFI
ALLI’ CARACCIOLO-MARA NOVELLA
GOBBI (S.T.A)
MILENA GREGORI- PIERGIORGIO
PIETRONI- FILIPPO PAOLASINI-
DANTE RICCI-MUGIA BELLAGAMBA
I poeti
amati e musicati da La Macina
Allì
Caracciolo - Remo Pagnanelli -
Pier Paolo Pasolini -
Francecso
Scarabicchi - Franco Scataglini -
Piero Cesanelli
con
ELISA RIDOLFI
TARGA TENCO 2024
PER IL
MIGLIOR ALBUM OPERA PRIMA “CURAMI L’ANIMA”
Allì Caracciolo (S.T.A)
- Maria Novella Gobbi (S.T.A)
Milena Gregiri -
Piergiorgio Pietroni - Filippo
Paolasini -
Dante Ricci - Mugia Bellagamba -
Il
CD Il dono che non si nega
è dedicato a
Maurizio
Agasucci
“[…] Non si tratta, da parte di Gastone Pietrucci e della Macina , di un meccanico mettere
in musica i poeti, ovvero di illustrarli (che sarebbe operazione parassitaria, persino
temeraria); si tratta, semmai di interpretarli e, alla lettera, di tradurli, come farebbe un
pittore, uno scrittore o appunto un musicista che si ispirasse esplicitamente alla loro
opera […] Perciò si tratta di una loro specialissima offerta; anzi un omaggio, di cuore”.
Massimo Raffaeli-Francesco Scarabicchi, 2005, 2007
Dopo la
collaborazione con i Gang, per il progetto folk-rock: Macina-Gang, Nel tempo e oltre
cantando (Storie di Note SDN043), Premio Tenco 2004, come SuperGruppo dell’anno), quella con il
jazz, con il quartetto di Samuele Garofoli : Gastone Pietrucci e Samuele Garofoli Quartet, Ramo de fior (RaRaRecords,PHM130740PG,2013) e quella con la musica sinfonica del Maestro Stefano
Campolucci, Gastone Pietrucci e l’ Orchestra
Giovanile delle Marche, diretta dal Maestro Stefano Campolucci, Popular Sinphony, 2014, ora La
Macina ha realizzato questo nuovo progetto musicale, (ventesimo titolo della
sua ricca Discografia) intitolato appunto , IL DONO CHE NON SI NEGA, (La Macina ai poeti amati), a coronamento dei suoi
cinquantacinque anni di attività.
I musicisti de La Macina, hanno messo
in musica alcune liriche di poeti marchigiani, tra i quali: Francesco Scarabicchi, Allì Caracciolo,
Franco Scataglini, Remo Pagnanelli e
Pier Paolo Pasolini, del quale La Macina ha musicato la sua struggente Supplica a mia madre..
Il progetto mira soprattutto a
diffondere ulteriormente la conoscenza e le opere, di alcuni, tra i più
significativi poeti marchigiani, con un omaggio particolare a Piero Cesanelli , cantautore, ideatore,
fondatore e direttore artistico di Musicultura
(Festival della canzone popolare e
d’autore), Un omaggio quindi de La Macina ai grandi poeti, portando in musica
le loro parole, le loro emozioni e la loro anima.
Il Cd è dedicato a Maurizio Agasucci, Mizio, l’amico indimenticato ed immenso interprete, nonché
geniale e straordinario costumista dello storico Sperimentale Teatro A.
La grafica di questo ventesimo Cd
della Discografia de La Macina è stata curata, come tutti gli altri dall’Arch. Stefano Santini, ormai “storico”
e fondamentale collaboratore del Gruppo.
Il libretto allegato al cd , a cura
di Gastone Pietrucci ( con i
contributi di Francesco Scarabicchi,
Allì Caracciolo, Massimo Raffaeli, Maria Novella Gobbi, Paola Promisqui Cesanelli)
è corredato e impreziosito da ben dodici collages
dello stesso Gastone Pietrucci
Il disco prodotto dal Centro Tradizioni Popolari, con il
contributo e il patrocinio del Comune e dell’ Assessorato alla Cultura
di Jesi, della Fondazione Pergolesi Spontini e con il patrocinio della
Provincia di Ancona e di Pesaro-Urbino e di ben quindici Comuni marchigiani, è
staro presentato in prima nazionale, sabato 23 Dicembre 2023, nella prestigiosa
sede del Teatro “Pergolesi” di Jesi, e
si avvale della partecipazione straordinaria di Elisa Ridolfi, una delle voci marchigiane più interessanti del
panorama musicale italiano, della
grande voce poetica di Allì Caracciolo,
e delle voci recitanti di Maria Novella
Gobbi e Francesca Merloni.
Jesi-Teatro “Pergolesi”- Sabato 23 Dicembre 2023
Ora questo interessante lavoro
discografico de La Macina, Il dono che non si nega (M.C.M Records-050-W1223), verrà
riproposto nella Serata Inaugurale del 39° Monsano Folk
IL GIUDIZIO
DI UN CRITICO MUSICALE, DI UN POETA E DI UN MUSICISTA
“ Quando tre affluenti potenti convergono nel creare ciò
che chiamiamo «arte», l’unica reazione possibile è l’ascolto silenzioso e la
disponibilità a un incontro che lascerà segni concreti nel profondo. Primo
affluente la poesia, di Scataglini, Caracciolo, Scarabicchi, Pagnanelli,
Pasolini, secondo la musica, costruita come memoria di quanto nei secoli
cantato nelle Marche. Terzo è la grana della voce di selce e di ombroso velluto
di Gastone Pietrucci, «albero di canto» del suo territorio con La Macina. Ecco
il capo d’opera.”
Guido
FESTINESE, critico musicale, La parabola dei tre affluenti, il
Manifesto, Alias, Sabato 13 Aprile
2024-Anno LIV-N. 89
Guido Festinese
“Il
disco Gastone è meraviglioso. La tua voce incanta…” Elio CORIANO. Poeta, 20,02,2024
“Questo disco è un
viaggio nella malinconia. Ma non una malinconia di tristezza, non una
malinconia arresa ma una malinconia che combatte, che fa guerra con la
smemoratezza con la dimenticanza con l’oblio.
Fumo e nebbia come a Parigi come a New
Orleans come in ogni luogo del mondo. Con una visione umana
di occhi chiari di occhi umidi sulla nostra
condizione di uomini e umani.
Mai è noia in questa musica con queste parole
che scavano nell’animo come minatori instancabili.
Con questi versi che sono fiori senza
pentimento, fiori colorati con arcobaleni di fatica fiori che odorano di vita e di affanno una danza di
parole di silenzi e di armonie, lava incandescente che brucia il fuoco e che
riscalda chi è rimasto fuori al gelo… i morti i vivi quelli che sanno quelli
che non sanno… quelli che combattono e che non hanno mai vinto.
Disco opera di meraviglie con la tua voce che
è intrisa di gioia e di dolore e di tutto quello che poteva essere e non è
stato.
Canzoni senza mura senza confini che entrano
nell’anima senza bussare senza chiedere permesso né all’istinto né alla
ragione. Nessuno si salva senza aiuto di parola di silenzio di armonia
totalmente umana. Andai viaggiai restai per cortili per universi, con la ghiaia
che ritmava il passo e traversai oceani di solitudine armato di sorrisi e di
consapevolezza.
Non arrivai da nessuna parte arrivai in ogni
parte… dove c’è uno che parla e uno che ascolta sia il dolore che la gioia.
Tutto è un dono quando ti doni senza aspettarti
nulla senza quel calcolo che azzera l’umanità.
Bisogna cercare la luce in ogni buio…sempre è
alba dopo ogni giro di giostra e nessuna catena può imprigionare uno spirito
che sorride e che abbraccia altri spiriti senza bisogno né delle braccia né del
corpo.
Quella del disco è vera poesia, perché
accontentarsi della luna quando possiamo avere l’universo, perché limitarsi al
cortile quando possiamo possedere l’infinito perché l’amare giusto l’amare del
giusto può far cambiare la traiettoria ai pianeti.”
Elio CORIANO,
poeta 21.02.2024
Elio Coriano
“[…] ero convinto anche stavolta di averti risposto e fatto
tutti i migliori complimenti per la tua ( vostra ) ultima meraviglia[…]
BELLO !!! come da
tradizione ! tua e della Macina. Del resto con la Poesia hai avuto sempre una
bella Relazione, anche nella scelta delle canzoni tratte dalla tradizione...Ma
la piu' Bella per me è "Nave che
porti a niente ", non so perché' ma li' la musica con le parole si
sposano ed è una bellissima cerimonia...del Cuore. Francesco si sarebbe
Commosso dalla gioia. Come Pure Maurizio per avergli dedicato tutto il Canto
!...
Anche " De te, io troppo dissi " mi piace
tanto ..e " Nomi, fuligginose
". Con Scataglini c'hai avuto sempre una bella "intesa"...e
si sente . Altre le conoscevo , le avevo già' sentite , ma qui trovano una
Buona compagnia e hai fatto bene a metterle tute insieme. Per il resto i
"ragazzi" suonano molto bene BRAVI !!!!! e ricamano delicati
merletti di note attorno alla tua voce ...quella che conduce in un
lento viaggio nella notte , sopra un mare scuro, ma
sotto un cielo di stelle luminose .
Marino Severini, GANG
Marino Severini (Gang)
…Sul mare del
frumento/ dulceza e nostalgia/
di nave senza
scia/chi rivedrà più el vento?
Gastone Pietrucci, collage, 1994
Decalogo di Allì Caracciolo
Retrocopertina Cd La Macina, Il dono che non si nega, 2023.
(M.C.M.
Records-050-W1223)
La Macina
Gastone
Pietrucci, voce
Adriano
Taborro, chitarra, mandolino, violino
Marco Gigli, chitarra, voce
Roberto Picchio, fisarmonica
Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni
Marco Tarantelli, contrabbasso
con la partecipazionee straordinaria di
Elisa Ridolfi, voce
Allì Caracciolo, grande voce poetica
Mugia Bellagamba, voce recitante
Maria Novella Gobbi, voce recitante
Milena Gregori, voce
recitante
Filippo Paolasini, voce
reeitante
Piergiorgio Pietroni, voce recitante
Dante Ricci, voce recitante
*In esclusiva per il
Monsano Folk Festival
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
______ Per ulteriori approfondimenti su i POETI
e i
COLLAGES di GASTONE PIETRUCCI
ALLEGATI NEL LIBRETTO DEL CD
*
_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________
CAMERATA PICENA (AN) –
DOMENICA 4 AGOSTO – ORE 21,30
ALLA
“RADIOSA PRESENZA” DI GIANFRANCO COSTARELLI
_____________________________________________________________________________________________________________________________________________
In collaborazione con il
Comune e l’Assessorato alla Cultura di Camerata Picena
ERÉNDIRA DIAZ & SILVIA SPURI
in
TE QUIERO, MON AMOUR *
L’arte dell’incontro:
canzoni d’amore e di disamore dal Sudamerica alla Francia,
cultura a confronto e
contaminazioni
Eréndira Diaz -
Silvia Spuri
Interessante
commistione di generi. Da una parte Erendira, nata e cresciuta in Messico che
esprime la gioia di vivere, ma anche il dolore con tinte forti e decise, con
ritmi latini tradizionali, dall'altra Silvia, proveniente da una cultura più
classica ed europea, con atmosfere più intime e rarefatte, evocative e
malinconiche
Eréndira Diaz, cantante e chitarrista
messicana e Silvia Spuri, organetto
e canto (francese di
madre lingua). hanno montato questo progetto musicale, in esclusiva per il
Monsano Folk Festival, per il tradizionale concerto rigorosamente in acustica,
nella suggestiva cornice della Corte del Castello del Cassero.
Eréndira Diaz, voce, chitarra
Silvia Spuri, voce, organetto
*In esclusiva per il Monsano Folk Festival
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
La serata di Camerata
Picena è dedicata, come da tradizione,
alla “radiosa presenza” di Gianfranco
Costarelli
Gastone
Pietrucci con Gianfranco Costarelli Corte del
Castello del Cassero luogo dei tradizionali concerti inacustica
Sempre mi torna in mente
la radiosa presenza. La qualità della luce
la qualità del ricordo si somigliano.
[…]
Allì Caracciolo, La distanza in La
Insomiglianza, 2007
Gianfranco Costarelli
INCONTRO DI SUGGESTIONI SONORE
, STRUMENTI E EMOZIONI
TRA FOLK, WORLD MUSIC, LOUNGE E ROCK
____________________________________________________________________________________________________________________________
In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla
Cultura di Pievetorina
ONEIRIC FOLK
in
POP & POPULAR
Oneiric Folk
Fondato dal polistrumentista
Adriano Taborro (già direttore
musicale de La Macina), che ha
testualmente dichiarato: “Oneiric Folk è un concerto che unisce i suoni della la musica popolare, come il fado,
la musica tradizionale marchigiana (nostra terra di provenienza), musica
trobadorica, greca, irlandese, blues, yiddish, il pop (ad esempio Led Zeppelin,
Doors, Depeche Mode, ecc..) con l'apporto di musiche originali del gruppo. Il
risultato è un'atmosfera tra world music,
lounge e rock. “Pop & Popular è un ‘laboratorio’ dove
cerchiamo di abbattere quella barriera, tutta italiana, esistente tra la musica
popolare ed il pop, cioè la musica popolare contemporanea intesa non come
quell'arte “innocua” imposta dai media per “far piacere” al popolo, ma quella
che viene dal popolo ed assomiglia veramente al popolo...”
Fiore all’occhiello e ormai “colonna sonora” del
Monsano Folk Festival, ritorna a grande richiesta a esibirsi ancora una volta,
tra i grandi protagonisti del Festival.
“Si
può capire quanto significativa e importante nella ricerca contemporanea,
nonché filologicamente corretta, sia l'idea di Adriano Taborro di avvicinare
blues, fado, musica popolare marchigiana, tipologie musicali che affondano le
loro radici nelle culture arcaiche non scritte, di cui esprimono la passione e
il dolore non solo individualmente, ma come identità, dramma e storia della
collettività. Idea che non solo funziona come progetto di ricerca e dal punto
di vista dei risultati, ma che è in grado di creare proposte nuove e originali
di suggestione fortissima e intensa. Ne nasce qualcosa che non è più ciò che
era all'origine ma che lo moltiplica in mille significati e riferimenti
acquisendo tutti gli strati delle culture musicali che incontra, in un sistema
che nell'inglobarle le trascende secondo un lessico completamente originale e
creativo, governato da una grammatica rigorosa.” (Allì Caracciolo) .
Oneiric
Folk
Adriano
Taborro, chitarre,mandolino, violino, oud
Luigino Pallotta, fisarmonica
Claudio Mangialardi, contrabbasso, violoncello
Marco Lorenzetti, percussioni
Riccardo
Andrenacci, batteria
con l’amichevole partecipazione
straordinaria di
Gastone
Pietrucci
Il polistrumentista Adriano Taborro fondatore dei Oneiric
Folk
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
Per ulteriori approfondimenti su ONEIRIC FOLK
e ADRIANO
TABORRO
MORRO D’ALBA (AN) – VENERDÌ 9 AGOSTO – ORE 21,30
SUGGESTIONI IN JAZZ
____________________________________________________________________________________
Piazza Barcaroli - Concerto Grande
della Sera
In collaborazione con il Comune e
l’Assessorato alla Cultura di Morro d’Alba
MICHELE SPERANDIO QUARTET
in
THE SEA OF MUSIC
Il mare, la libertà e
il sogno
Nuovo progetto in quartetto del batterista
marchigiano Michele Sperandio che
presenta un repertorio con un filo conduttore: il mare, da sempre rifugio di
molti artisti e simbolo di libertà. La banda esplora diversi generi, dalla
forma canzone ai brani strumentali jazz, dai cantautori italiani ai musicisti
d’avanguardia del progressive degli anni ’70 con brani che spaziano da Elvis
Costello, King Crimson a Cristina Donà.
Michele Sperandio Quartet
Michele Sperandio, arrangiamenti
e batteria
Lorenzo Scipioni, contrabbasso
Simone Maggio, pianoforte
Marta Giulioni, voce
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
*
SERRA DE’ CONTI (AN) – SABATO
10 AGOSTO – ORE 21,30
UN
CANTO D’AMORE PER PIERO E FRANCESCO
____________________________________________________________________________________________________________________________
In collaborazione con il
Comune e l’Assessorato alla Cultura di Serra de’ Conti
LA MACINA & ELISA
RIDOLFI
in
CANTAR POESIA – CANTAUTORI
E POETI
Omaggio a Francesco Scarabicchi e Piero
Cesanelli
La Macina Elisa
Ridolfi
Francecso
Scarabicchi
Piero Cesanelli
Francesco Scarabicchi, Gastone
Pietrucci, Piero Cesanelli
(Ancona, 31° Monsano Folk Festival, 2016)
come la luce a notte…
Francesco Scarabicchi, Nave che porti al niente
e mi dicesti prendimi sono chilometri
che aspetto
Piero Cesanelli, Sopramilano
Dopo aver
trionfato come Concerto di Chiusura
del Monsano Folk Festival e
dell’altro Festival, Vita Vita, di Civitanova Marche, con il quale, dal 2023
il Folk Festival è gemellato, questo
interessante esperimento musicale, viene replicato nella suggestiva cornice del
Chiostro di San Francesco di Serra de’ Conti.
Insieme alla “voce scura e
torturata” di Gastone Pietrucci, leader de La Macina, quella intensa, affascinante di Elisa Ridolfi, in un connubio particolarmente interessante e in un
concerto che vuole omaggiare il cantautore Piero
Cesanelli e il poeta Francesco
Scarabicchi, recentemente scomparsi, entrambi grandi amici de La Macina.
Oltre ai brani di Cesanelli
e di Scarabicchi in programma canzoni di
Domenico Modugno, Piero Ciampi, Luigi
Tenco e Fabrizo De Andrè,
quattro cantautori che hanno fatto la storia della musica leggera italiana.
Elisa Ridolfi, una delle voci marchigiane
più interessanti del panoramam musicale italiano ed una delle poche voci femmin
ili italiane a cimentarsi con grande successo, con il fado tradizionale portoghese.
Gastone Pietrucci ed Elisa Ridolfi , ancora una volta insieme, sostenuti entrambi, dai
formidabili musicisti del Gruppo, Marco
Gigli, Roberto Picchio, Riccardo Andrenacci, Marco Tarantelli, diretti dal
polistrunentista Adriano Taborro,
direttore musicale de La Macina.
Chiostro di San Francesco
La Macina
Gastone
Pietrucci, voce
Adriano
Taborro, chitarra, mandolino, violino
Marco Gigli, chitarra, voce
Roberto Picchio, fisarmonica
Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni
Marco Tarantelli, contrabbasso
con
Elisa Ridolfi, voce
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
Per ulteriori approfondimenti su ELISA RIDOLFI
E CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO
*
____________________________________________________________________________
JESI (AN) – DOMENICA 11 AGOSTO – ORE 19,00
NEL GIOIOSO RICORDO DI
PIETRO
_________________________________________________________________________________________________________________
Chiesa di San Bernardo (Via Valle,
3) - Concerto del Ricordo e della Memoria
Con il sostegno del
Comune e l’Assessorato alla Cultura di Jesi e JesiEstate
GASTONE PIETRUCCI – MACINA
TRIO
in
IL DOVERE DELLA MEMORIA
*
In
ricordo di Pietro Bolletta (1904-1979), il “primo grande informatore de La
Macina”
a
centoventi anni dalla nascita e a quarantacinque anni dalla morte
Gastone
Pietrucci – Pietro Bolletta
Noi veniamo dal
ricordo dei tempi
/ carichi di promesse
e di parole”
Allì Caracciolo, Malincòre
Pietro , n ato a Jesi nel 1904, dove è morto nel
1979. Ha sempre fatto il contadino, prima a San paolo di Jesi, poi a Santa
Maria del Colle, tutte frazioni di Jesi,
infine a Monsano. Ha conseguito la terza
elementare. In gioventù quando “era bello”, è andato sempre a cantare i
canto rituali di questua della Pasquella e
della Passione (anche e durante il
periodo fascista, nonostante l’assurdo e anacronistico divieto del regime)
accompagnandosi con il triangolo (i “timpani”
“ come diceva lui).
Ho fatto inchiesta con lui dal 1976. Era una miniera preziosa di
informazioni, di canti, di notizie della nostra tradizione orale. Aveva
immediatamente comprso quello che andavo cercando, e, sin dal primo incontro,
favorito dal figlio Mario, ha collaborato moltissimo.
E’ stato lui, èraticamente il primo a farmi conoscere ed amare le
nostre tradizioni, la nostra comune cultura popolare”. Pietro, come in seguito
Armanda Animobono Mancini,ha “regalato” a La Macina, una serie di canti tra i più belli del suo
repertorio, che ora con questo Concerto a lui dedicato verrà replicato in
acustica, accompagnati dai ricordi di tutti i miei incontri con lui.
A
Pietro è già stato dedicato nel 2010, il Fascicolo n. 3 della Collana Foglie d’Album dal titolo: A Pietro Bolletta.” Il primo grande
informatore de La Macina”.
Portone ligneo
cinquecentesco della Chiesa di San Bernardo uno dei più bei gioielli drll’arte
barocca presente a Jesi
Marco Gigli
– Roberto Picchio- Marco Tarantelli
La Macina
Gastone Pietrucci, voce
IL
TRADIZIONALE APERITIVO DOPO IL CONCERTO SARA’ OFFERTO
GENTILMENTE
DAL DOTT. RICCARDO CARSETTI E FAMIGLIA
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
I
9 LP de La Macina, dove sono incisi i
brani di Armanda:
Vene il sabado e vene il venere…, 1982, contiene, L’anatra, Mariuccina a mme mme gela…, C’era
una volta Caterina nerina baffina de’la pimpirimpina…
Io me ne
vojo andà pel mondo sperso…, 1984, contiene L’amante confessore,
C’era una
volta Caterina nerina baffina de’la pimpirimpina…, 1986, contiene Lunnedì me palluccai…, L’anatra,
C’era una volta Caterina nerina baffina de’la
pimpirimpina…, Taillì e taillà…
Angelo
che me l’hai ferito ‘l core…,1993, contiene Carridà carridàò ssignora…
Je se vedea le porte dell’affanno’anatra, …, contiene Il frate e la ragazza, Mariuccina a mme mme
gela…, Mamma mia vorrei vorrei (Nigra 88), Giamo a lletto o bbella coppia…
Silenzio,
canta La Macina!, 1999, contiene L’anatra, C’era una volta Caterina nerina baffina de’la
pimpirimpina …,
Antologia
della Musica Popolare Italiana 3- Marche-La Macina, 2002, contiene CL’anatra, Taillì e taillà…,
Macina.Gang, Nel tempo ed oltre cantando, Carridà carridà ssignora…
Aedo
malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto,
vol. 1II, 2010, contiene Mariuccina a mme mme gela…
Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana,
Canti e testi
tradizionali raccolti nella Vallesina, Jesi, 1985
(Pietro, il secondo da
sinistra,
è raffigurato nella
foto, quando “era bello”)
e
Collana Foglio d’Album
n. 3
Derdicata a Pietro
Bolletta, 2010
Per ulteriori approfondimenti sulla CHIESA DI SAN
BERNARDO
*
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MONTEGIORGIO (FM) – VENERDÌ 16 AGOSTO – ORE 21,30
LA
POESIA E IL CANTO POPOLARE
_______________________________________________________________________________________________________________
Frazione Alteta di Montegiorgio - Concerto Grande della Sera
In collaborazione con il Comune,
l’Assessorato alla Cultura di Montegiorgio e con la decima edizione del
WORLD
LAND FESTIVAL
MACINA QUARTET
in
COME LA LUCE A NOTTE
Canto della poesia e
canto popolare in scene alterne
Macina Quartet
Allì
Caracciolo Francecso
Scarabicchi Franco
Scataglini
I canti popolari de La
Macina raccolti nelle sue più che
cinquantennali ricerche sul campo da Gastone Pietrucci e le le liriche
dei poeti amati (Francesco
Scarabicchi, Allì Caracciolo e Franco Scataglini)
e musicati da tre musicisti de La Macina (Adriano Taborro, Marco
Gigli e Roberto Picchio) a confronto, in un concerto, inedito, suggestivo,
raffinato e di grande pathos.
Roberto Picchio – Marco Gigli –
Adriano Taborro
Macina Quartet
Gastone Pietrucci, voce
Adriano Taborro, chitarra acustica, violino, mandolino
Marco Gigli, voce, chitarra
Roberto Picchio, fisarmonica
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
*
The
Sleeping Whale
(La balena che dorme)
“Era una
notte nebbiosa nella campagna di Morro d’alba. Nel silenzio delle colline si
sentiva uno strano suono. All’inizio era lieve poi si fece sempre più forte e nitido.
Arrivava da molto lontano, proveniva dall’altra parte del mondo. Le balene
dormienti si erano svegliate e si erano messe a cantare. Così abbiamo acceso un
fuoco e imbracciato le chitarre per accompagnare il loro canto. Questa è la
mitica nascita de The Sleeping Whale.”
Il gruppo nasce quasi per gioco da un’idea di Marco Gigli e Marco Trarantelli con
l’intenzione di scrivere musica ispirata agli autori della
scena indi/folk come per esempio Boniver ma anche a musicisti come
Peter Gabriel con il suo mix di canzone d’autore, musica etnica e elettronica.
In seguito, con il contributo di tutti gli elementi della band, i brani hanno
acquisito uno stile molto originale e un sound particolare e distintivo.
Il concerto è dedicato, con l’affetto della memoria, a due grandi amiche de La Macina: Riccarda Parasecoli e Simona Stronati.
The
Sleeping Whale
Claudio
Bevilacqua: chitarra elettrica
Lorenzo
Bruscantini: batteria e percussioni
Lorenzo
Licciardello: basso
Marco
Gigli: voce e chitarra
Marco
Tarantelli: chitarra e sax
Matia
Martinelli: pianoforte e tastiere
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
*
e con la decima edizione del
WORLD
LAND FESTIVAL
Lara
Giancarli: cantautrice, attrice e
ricercatrice musicale, considerata “una delle
migliori cantautrici del panorama nazionale, sempre vera, sempre pura e senza
secondi fini. Non confida nelle “ruffianerie” da cantantina Pop, preferisce
dire la verità sempre e comunque in barba ad ogni cosa. Tale virtù già di per
sé merita il massimo rispetto”.
Lara si avvicina alla musica popolare italiana e dal
mondo grazie all' incontro con Francesca Ferri (collaboratrice di Giovanna
Marini) nel 2014. Traduce ed adatta brani dell' antologia Blues e folk statunitense tradizionale, riportando in auge la
cultura degli stati del sud nelle sue performance.
Ha pubblicato tre album inediti di
stampo cantautorale tra cui due da solista.
Il
polistrumentista Dario Aspesani
Lara Giancarli & Shelè
Quartet
special guest
Carlo Celsi
Lara Giancarli voce
Dario Aspesani chitarre, armonica, percussioni,
flauti, direzione musicale
Marco Ferrara tastiere
Paolo Partenza percussioni
Carlo Celsi "special
guest" violino
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
____________________________*_____________________________
MONSANO (AN) – SABATO 24 AGOSTO – ORE 21,30
MACINA E GANG ANCORA INSIEME
__________________________________________________________________________________________________
Piazza dei Caduti– Concerto di Chiusura Festival
In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura di Monsano
MACINA-GANG
in
CONCERTO PER IL
VENTENNALE (2004-2024) *
Della
pubblicazione del CD Nel tempo ed oltre
cantando
dei due
gruppi “storici” del folk e del rock italiano
CD
Macina-Gang, Nel tempo ed oltre cantando,
2004
Sandro
e Marino Severini Gastone Pietrucci
“I giganti del cuore e della musica dell’antica terra della Marca”
Giovanni Coccia, Roma, 9 Giugno 2023
Macina-Gang,
Villapotenza, 2023
(Foto: Giovanni Coccia)
Macina-Gang, Monsano
Folk Festival 2022
(Foto: Marco Pozzi)
Nel 2000, per la prima volta fu presentato
al Monsano Folk Festival, il primo progetto Macina-Gang, che nel 2004, scaturì nell’ormai famoso lavoro
discografico, il cd Nel tempo e
oltre cantando. Collaborazione tra i
due “storici” gruppi marchigiani del folk di Gastone Pietrucci e del rock dei Fratelli Marino e Sandro Severini, che riscosse una unanime grande
successo di critica e di pubblico. Macina-Gang, tra l’altro fu segnalato e premiato al Premio Tenco 2004, come SuperGruppo dell’Anno.
Così, ancora una volta, il Monsano Folk Festival, ospiterà, questa
straordinaria reunion che farà
rincontrare di nuovo, come per magia, due mondi sonori, così lontani e
nonostante tutto così vicini.
“[…] Due esempi di fierezza messi insieme, una colla della memoria e
due reagenti che assieme sprigionano forza e tenerezza. Adesso il connubio Macina e Gang è realtà a tutti gli effetti […] Qui troverete un incendio
elettrico che comincia con un altro titolo profetico, Le radici e le ali, un incendio che è la
forza nuda e poetica di un possibile canzoniere popolare costruito con le
schegge della tradizione orale e gli spezzoni brucianti del combat rock
militante. Mordono le chitarre con guizzante, saggio vigore, morde la voce antica ed essenziale di Pietrucci a dominare un flusso di
idee, storie, percorsi individuali e collettivi lontani dall’oblio”.
(Guido FESTINESE,
World MusicMagazine, n. 66, Maggio-Giugno 2004)
Due momenti significativi “rubati” dall’obiettivo magico di Marco Pozzi
prima del concerto Macina-Gang, Monsano Folk Festival 2022
e dopo il concerto Macina-Gang, Monsano Folk festival 2023
“Al Festival di Mantova oggi sarà
presentato Nel tempo ed oltre, cantando,
splendida collaborazione discografica fra il gruppo folk marchigiano La Macina
ed il gruppo veterano in Italia del combat rock, i Gang dei Fratelli Severini
[…] Da una parte la Macina, uno dei gruppi cardine del folk revival italiano:
che significa opera di tessitura, di memoria, di rapporti sul territorio,
produzioni discografiche incessanti nei decenni, sino a ricostruire una mappa
degli alberi di canto che abitavano nel cuore d’Italia […] Dall’altra parte i
Gang,[…] uno dei pochi gruppi rock che nella Penisola possano andare a testa
alta, combat rockc affilato come un rasoio e dolce come un racconto sul punto
di svanire: esattamente come i brani raccolti da Gastone Pietrucci[…] Nel
tempo ed oltre, cantando… un cd che, se
ci saranno orecchie attente, potrebbe bissare lo straordinario exploit del
fischio del vapore dell’accoppiata De Gregori-Marini, a restituire dignità ai
canzonieri lasciati all’oblio comodo ai potenti di turno[…] Vengono in mente i gruppi migliori del rock
indipendente dall’altra parte dell’Oceano, a cominciare dalla Willard Grant
Conspiracy. Ma qui è tutta roba nostra: di ieri, ed invece è oggi, di oggi,
costruito su una sequenza di ieri che il tempo e i contrabbandieri della storia
vorrebbero portarvi via.” (Guido FESTINESE,
Guerriglieri folk-rock in azione, il
Manifesto, 4 Marzo 2004)
La Macina
Gastone Pietrucci, voce
Adriano Taborro, chitarra acustica, violino, mandolino
Marco Gigli, voce, chitarra
Roberto Picchio, fisarmonica
Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni
Marco Tarantelli, contrabbasso
Giorgio Cellinese, coordinatore
Gang
Marino
Severini - voce,
chitarra 12 corde
Sandro
Severini - chitarra
elettrica
Ingresso libero sino ad esaurimento dei
posti
Gastone Pietrucci –
Marino Severini – Sandro Severini
***
***
Gli Artisti
Protagonisti
del
Monsano Folk Festival 2024
La Macina
Gastone Pietrucci, voce
Adriano Taborro, (direttore musicale)
chitarra, mandolino,
violino, voce
Marco Gigli, chitarra, voce
Roberto Picchio, fisarmonica, voce
Riccardo Andrenacci, batteria, percusioni
Marco Tarantelli, contrabbasso
Giorgio Cellinese, coordinatore
Gastone Pietrucci
Elisa Ridolfi
Allì Caracciolo (STA)
Maria Novella Gobbi (STA)
Milena Gregori
Piergiorgio
Pietroni
Filippo
Paolasini
Dante
Ricci
Mugia
Bellagamba
Eréndira Diaz
(Messico)
Silvia Spuri
Adriano Taborro
chitarra, mandolino, oud
Oneiric Folk
Adriano Taborro: chitarre,mandolino,
violino, oud.
Luigino Pallotta:fisarmonica
Claudio Mangialardi: contrabbasso, violoncello
Marco Lorenzetti: percussioni
Riccardo Andreanacci,
batteria
Michele Sperandio Quartet
Michele Sperandio, arrangiamenti
e batteria
Lorenzo Scipioni, contrabbasso
Simone Maggio, pianoforte
Marta Giulioni, voce
The
Sleeping Whale
Claudio
Bevilacqua: chitarra elettrica
Lorenzo
Bruscantini: batteria e percussioni
Lorenzo
Licciardello: basso
Marco
Gigli: voce e chitarra
Marco
Tarantelli: chitarra e sax
Matia
Martinelli: pianoforte e tastiere
)
Lara Giancarli & Shelè
Quartet
Lara Giancarli voce
Dario Aspesani chitarre,
armonica, percussioni, flauti, direzione musicale
Marco Ferrara tastiere
Paolo Partenza percussioni
"special guest"
Carlo Celsi violino
Dario Aspesani
Ricordati
Maurizio Agasucci
Gianfranco
Costarelli
Francesco Scarabicchi
(1951-2021)
Pier Paolo Pasolini
-
Remo Pagnanelli
Franco Scataglini
Piero Cesanelli
Corrado Olmi
(1926-2020)
*
Foglie d’Album
Raccontare è del resto un atto di giustizia:
l’unico modo per ridare ai morti un posto tra i vivi.
Walter Benjamin
Sotto questo nome, da quest’anno sono
indicati dei nuovi lavori, montati appositamente per l’edizione attuale del Monsano Folk Festival e per le edizioni future.
Prerogativa originaria ed insostituibile
del Monsano Folk Festival,
è stata sempre quella di essere oltre che un Festival
internazionale ed itinerante, soprattutto un Festival
di Musica popolare originale oltre
che di revival. Quindi caratterizzare il Festival oltre che con gruppi od artisti di folk-revival, anche e soprattutto con la presenza indispensabile degli
autentici portatori della tradizione e della loro musica cosiddetta“originale”.
Sino ad ora, sono riuscito (come
ricercatore e come direttore artistico) a far partecipare sino alle ultime
edizioni del Festival i cosiddettiinformatori, a farli conoscere personalmente al
grande pubblico con concerti e partecipazioni memorabili, indimenticabili ed aggiungerei
fondamentali.
Ora purtroppo questo grande patrimonio
umano, piano piano, va inesorabilmente e fisiologicamente scomparendo. Quindi
mi sono posto il problema (una volta privi di questo incommensurabile serbatoio
umano della memoria) come continuare la linea principale dell’ “originalità”
delFestival, senza snaturarlo né andando fuori tema.
Gli ultimi informatori (magistralmente definiti anche
alberi di canto) stanno scomparendo, la mia testimonianza diventa sempre più
inevitabile per tramandare la loro memoria. Allora ho deciso che sarò io, con Foglie d’Album (quando non avrò più a disposizione i
principali informatori) a
sostituirmi a loro, nel raccontare a mia volta, i miei fortunati incontri, le
mie registrazioni con loro, prestando la mia voce, i miei ricordi, per far
rivivere le loro storie, le loro vite, i loro canti e tutto il loro bagaglio di
umanità, di tenerezza, di “amore” che in questi più che quaranta anni di
ricerca sul campo, mi hanno donato.
Gastone Pietrucci,
Jesi, 12 Giugno 2009
Foglie d’Album
Fascicoli pubblicati
(a cura di Gastone
Pietrucci)
Foglie d’Album 2009
n. 1 Aldo GOBBI
La voce, l’organetto e la
memoria
per un grande ricordo:
Aldo Gobbi
n. 2 Italo AGNETTI, “Totò”
“In famija eravamo
in ventisei persone…
Foglie d’Album 2010
n. 3 Pietro BOLLETTA
Il primo grande
informatore
de La Macina
n. 4 Armanda ANIMOBONO MANCINI
& LE SORELLE
La voce della filanda jesina
Foglie d’Album 2011
n. 5 Giuseppe GASPARRINI
“Beppe de Birtina”
cantastorie marchigiano
Quel felice incontro ad
Appignano nel 2001…
Foglie d’Album 2011
n. 6 Laura PIETRUCCI CALABRESI
& Maria PIETRUCCI
Lallì & Mariuccia. Le
voci di casa
Foglie d’Album 2012
n. 7 Cesira ZENOBI GIGLI
Adelaide TASSI PIETRUCCI
Foglie d’Album 2013
Numero straordinario
Manuela BALDUCCI GIGLI
Grande voce femminile de
La Macina
Foglie d’Album 2014
Numero straordinario
Gianfranco
COSTARELLI
La Radiosa presenza
Foglie d’Album 2015
n. – Elvira CORSETTI PIRANI,” ”LA PIRANA
Il Canzoniere della Pirana
ANNULLATO PER DIVIETO
INSPIEGABILE
DEL FIGLIO DELL’USO, PER
LA PUBBLICAZIONE
DEL FASCICOLO N. 8 DI
FOGLIE D’ALBUM,
DELLE INDISPENSABILI
FOTO DELLA MADRE
ELVIRA CORSETTI PIRANI,
DETTA “LA PIRANA”
Foglie d’Album 2016
n. 8 Nardino BELDOMENICO
Grande “albero di canto”,
grande
informatore e grande
amico de La Macina
n. 9 Severino RONCONI
“Sonava tutto… era
bravissimo…
era indistruttibile…”
con il contributo della Famiglia Ronconi
Foglie d’Album 2017
Grande voce della terra e
dell’anima
con il contributo della Famiglia Lattanzi
n. 11 Quartina LOMBARDI GIANSANTELLI,
Cesira SANTARELLI COLTORTI e Italia SANTARELLI
Quel miracolo
all’Ospedale “Murri” di Jesi
1976 Genesi di una
ricerca
Foglie d’Album 2020
n. 12 Giovanni CAPOGROSSI-Gianfranco FILIPPONI- NAZZRENO SALDARI
Le storie-Lo
scioglilingua-Il canto
con il contributo di Alfiero Capogrossi e di
Adriana, Federico e Marcello Filipponii
Foglie d’Album 2021
7
n.
13 Anna Maria Bramucci CARRARA
A,B,C,
Musica, maestra! Grazie.
con il contributo del Comune e dell’Assessorato
alla Cultura diMorro d’Alba
Foglie d’Album 2022
Numero
straordinario
Simona STRONATI
“rossoSIMONA”
con il contributo del Comune e dell’Assessorato
alla Cultura di Monsano
Foglie d’Album 2023
n. 14 Telemaca
CAGNONI GORI- Augusta MARCELLI BRUSCHI
Rose
d’amor
* I fascicoli della Serie Foglie d’Album editi dal Centro Tradizioni Popolari sono progressivamente numerati,
in modo da poterli raccoglierli ed alla
fine della Collana sistemarli in un apposito raccoglitore.
Foglie d’Album
by Centro Tradizioni
Popolari
Printed in Italy. All Rights Reserved
Ogni riproduzione, o riproposta,
anche parziale del materiale qui raccolto, deve essere da noi autorizzata e
comunque sempre citata.
APPROFONDIMENTI SU I LUOGHI DEI CONCERTI
DEL MONSANO FOLK FESTIVAL 2024
Piazza dei Caduti-
Monsano
Piazza
dei Caduti, Monsano
La Piazza
dei Caduti di Monsano
ospiterà i seguenti concerti:
MONSANO – SABATO 3
AGOSTO -Piazza dei Caduti-Ore 21,30 - Concerto Inaugurale
LA MACINA
in
IL DONO CHE NON SI NEGA
La
Macina ai poeti amati
MONSANO –SABATO 24
AGOSTO -Piazza dei Caduti-Ore 21,30- Concerto Chiusura Festival
MACINA-GANG
in
CONCERTO PER IL
VENTENNALE (2004-2024) *
della
pubblicazione del CD Nel tempo ed oltre cantando dei due gruppi storici del
folk e del rock italiani
·
in
esclusiva per il Monsano Folk Festival
*
CAMERATA PICENA (AN)
La Corte del Catello del Cassero ospiterà :
CAMERATA PICENA (AN) –
DOMENICA 4 AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto- Incontro della Sera
ERÉNDIRA DIAZ & SILVIA SPURI
in
TE QUIERO, MON AMOUR *
L’arte dell’incontro: canzoni
d’amore e di disamore dal Sudamerica alla Francia,
cultura a confronto e
contaminazioni
·
in
esclusiva per il Monsano Folk Festival
*
PIEVETORINA (MC)
Parco Gianni Rodari Ospiterà:
PIEVETORINA (MC) -
GIOVEDÌ 8 AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto Grande della
Sera
ONEIRIC FOLK
in
POP & POPULAR
con l’amichevole
partecipazione straordinaria di
GASTONE
PIETRUCCI
*
MORRO D’ALBA (AN)
La Piazza Barcaroli ospiterà :
Ingresso a Morro
d’Alba - Il camminamento della “Scarpa”
che porta alla Piazza Barcaroli
MORRO D’ALBA –
VENERDÌ 9 AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto-Grande della Sera
MICHELE SPERANDIO
QUARTET
in
THE SEA OF MUSIC
Il mare , la libertà e il
sognoi
In
caso di pioggia il concerto si terrà nell’ Auditorium
Santa Teleucania di Morro d’Alba.
*
SERRA DE’ CONTI
Chiostro di San Francecso
ospiterà il seguente concerto:
SERRA DE’ CONTI- SABATO
10 AGOSTO- Ore 21,30- Concerto Grande della Sera
LA MACINA & ELISA
RIDOLFI
in
CANTAR POESIA-CANTAUTORI E POETI
Omaggio a Francesco
Scarabicchi e Piero Cesanelli
In
caso di pioggia il concerto si terrà nel Teatro Comunale di Serr de’ Conti.
*
JESI (AN)
CHIESA SAN BERNARDO (Via Valle 3)
ospiterà il seguente concerto:
JESI – DOMENICA 11
AGOSTO- Ore 19,00 – Concerto del Ricordo e della Memoria
GASTONE PIETRUCCI- MACINA
TRIO
in
IL DOVERE DELLA MEMORIA *
In ricordo di Pietro Bolletta
(1904-1979) “Il primo grande informatore de La Macina”
a
centoventi anni dalla nascita e a quarantacinque anni dalla morte
·
in
esclusiva per il Monsano Folk Festival
*
ALTETA DI MONTEGIORGIO (FM)
ospiterà il seguente concerto:
ALTETA DI MONTEGIORGIO
(FM)- VENERDÌ 16 AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto Grande della Sera
MACINA QUARTET
in
COME LUCE
A NOTTE
Canto della poesia e canto popolare in scene alterne
·
La Piazzetta Matteotti di Monsano
ospiterà il seguente concerto:
MONSANO –DOMENICA 18
AGOSTO –Piazzetta Matteotti-Ore 19,00 – Concerto del Tramonto
THE SLEEPING WHALE
in
PLAYNG FOR THE FIREFLIES
Concerto
dedicato a Riccarda, grande amica de La Macina
*
ChiostroVilla
Nappi - Polverigi (AN)
Villa “Nappi” e Chiostro di Villa “Nappi”- Polverigi
Il Chiostro di Villa “Nappi” ospiterà,
Venerdì 23 Agosto il concerto:
POLVERIGI –VENERDÌ 23 AGOSTO- Ore 21,30 - Concerto- Incontro della Sera
LARA GIANCARLI &
SHELÈ QUARTET
in
TEMPO DOPPIO
*
APPARATO N. 1
I POETI AMATI
Allì CARACCIOLO
poeta e regista, docente di Storia del Teatro,
dirige un Teatro di Ricerca a livello professionale. L’idea di poesia come
manifestazione dell’essere, sua espressione formale e misura del vivere,
praticata nella ricerca del linguaggio e nella scrittura, la parola orientata
sul filo d’orizzonte del pensiero in qualche modo filosofico e della
riflessione sulla condizione umana, sono, nelle sue opere, la chiave di lettura
e di interpretazione del senso della presenza dell’uomo nella storia e nella
contemporaneità. Molte le pubblicazioni, tra cui: I filosofi dispersi.
Storia segreta di Filippo Salviati galileista negli anni della Controriforma,
Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Napoli 2001 (pp. 890); Il demone
del teatro. Grammatica della relazione diavolo-attore, Macerata 2012 (pp.
124); Praticabilità drammatica e drammaturgia del testo filosofico,
Unimc 1993, etc. Prosa: Storie Impercettibili, Milano 2020 (pp. 176).
Poesia, vincitrici di importanti premi, tra cui: Fonologia del vuoto
(sottotitolo di Malincóre, Padova 1993), La Insomiglianza, Salerno
2000, le recenti Marginalia, Milano 2000 e Anacronia / Blood, che
con il n. 1 inizia la collana Piccola Biblioteca Anterem. Tra i riconoscimenti Marchigiano
dell’anno in Campidoglio per la Poesia e il Teatro nel 2001.
Remo PAGNANELLI (Macerata 1955-1987)
“morto per scelta volontaria nella sua città, Macerata, è uno dei poeti e critici più significativi della sua generazione. Aveva con la poesia un rapporto senza mediazioni e, nello stesso tempo, le si accostava con una consapevolezza e un bagaglio culturale rari nel nostro paese.[…] Come poeta ha esordito con la plaquette Dopo (Forlì, Forum, 1981), seguita da Musica da viaggio (Macerata, Olmi, 1984) e, infine da Atelier d’inverno (Treviso, Accademia Montelliana, 1985) e il poemetto L’orto botanico in 6 Poeti del Premio Momtale- Roma 1985 (Milano, All’Insegna del Pesce d’Oro, 1986). La sua poesia dolente ed ironica insieme, animata da un’originale tensione etica, risalterà ancora di più nelle raccolte postume Preparativi per la villeggiatura (Montebelluna, Amadeus, 1988) e Epigrammi dell’inconsistenza (Grottammarre, Stamperia dell’Arancio, 1992)” (D.M.). Nel 2000 a cura di Daniela Marcheschi è uscita la raccolta completa dell’opera in versi di Remo Pagnanelli, Le poesie (Ancona, il lavoro editoriale, 2000).
Pier Paolo PASOLINI (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975)
è
stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali
italiani del Novecento Culturalmente versatile, si distinse in
numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, romanziere, linguista, regista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della
società italiana dal secondo dopoguerra sino
alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò
spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi,
assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi (definì i suoi
connazionali "bruti stupidi automi adoratori di feticci"), così come
anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti (definì questi
ultimi "figli di papà" e il Sessantotto un evidente episodio di
"sacro teppismo di eletta tradizione risorgimentale"). Il suo
rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio
pubblico. Sterminata la sua Bibliografia letteraria e cinematografica.
Francesco SCARABICCHI (Ancona 1951-2021)
ha esordito nel 1982 con La porta murata (Ancona, Residenza, 1982). Tra i suoi libri successivi: Il viale d’inverno (Brescia, L’Obliquo, 1989), Il prato bianco (2017, Torino, Einaudi, [Brescia, L’Obliquo, 1987], Il cancello 19801999 (Ancona, Pequod, 2001), (L’esperienza della neve (Roma, Donzelli, 2003), L’attimoterrestre. Cronache d’arte 1974-2006 (Ancona, Affinità elettive, 2006), La ferita della luce (Milano, Quaderni di Orfeo, 2007), con Massimo Raffaeli, Dovuto a La Macina (Jesi, Centro Tradizioni Popolari, 2008), L’ora felice (Roma, Donzelli,2010), con ogni mio saper e diligentia. Stanze per Lorenzo Lotto (Macerata, Liberilibri, 2013), Non domandarmi nulla (traduzioni da Garcia Lorca e Antonio Machado, 2025). Esce postumo il libro La figlia che non piange (Torino, Einaudi 2021) “[…] uno dei suoi libri, senz’altro il più commovente […] Il lirismo sommesso ed essenziale tipico del poeta marchigiano è qui al servizio di un libro testamentario in cui il poeta fa pacamente i conti con la fine della vita, avvertita ormai come imminente. Senza mai indulgere al pathos, attenendosi a quella sobrietà linguistica, a quel «monachesimo lessicale», come scrisse Enrico Testa, che chi ha letto Il prato bianco e gli altri suoi non numerosi libri ha imparato a interpretare come indicazione etica non meno che come scelta stilistica”. (Massimo Raffaeli)
Franco SCATAGLINI
(Ancona, 1930-Numana, 1994).
Una fra le voci più intense ed originali della poesia contemporanea.
Poeta di straordinaria raffinatezza, sui reperti e le reliquie di un anconetano
arcaico, ha costruito la proiezione
autonoma della sua lingua poetica. Ha pubblicato Echi (Ancona.S.E.V.A, 1950);
E per un frutto piace tutto un orto (Ancona,
L’Astragallo,1973); So’ rimaso la spina,(ibidem, 1977); Carta Laniena (Ancona, Residenza, 1982); Rimario
agontano, 1968-1985 (Milano,
Scheiwiller, 1987); La rosa (Torino,
Einaudi, 1992); El sol (Milano, Mondadori, 1995).Nel 2023 esce Franco Scataglini.
Tutte le poesie (Milano, Quodlibet, 2023).
e
Piero CESANELLI (Recanati 10 luglio 1946 – Treia 28 settembre 2019)
È stato, a partire dal 1989, ideatore, fondatore e direttore artistico di Musicultura (Festival della canzone popolare e d’autore), arrivata oggi alla XXXV edizione, di Lunaria e dell’ensemble La Compagnia di Musicultura.
Fin da giovanissimo ha manifestato un grande interesse per la canzone popolare e d’autore, che gli ha dato
modo di sostenersi nel periodo universitario suonando e cantando in vari gruppi. Ben presto concretizzerà la sua personale vocazione cantautorale, componendo negli anni decine e decine di canzoni che proporrà al pubblico in vari contesti. Laureatosi nel frattempo in Lettere presso l’Università di Urbino, si è dedicato all’insegnamento, con un’attenzione particolare alle attività teatrali.
Tra il 1985 e il 1990 ha pubblicato
tre LP “Fuori Stagione”,“Generazione improvvisata”, Le due foto”.
I COLLAGES DI GASTONE PIETRUCCI A CORREDO
DEL
LIBRETTO ALLEGATO AL CD IL DONO CHE NON SI NEGA
G. Pietrucci , Nave
che porti al niente, collage 2021
G. Pietrucci, …penserò ad emigranti/sopra neri vapori… collage 2016/2023
G. Pietrucci, Io sono l’Ulisse che
non torna…, collage 2016/2023
G. Pietrucci, Amore mio, c’è
andata/via la vita in gazzarre/ de sesso, collage 1997
G. Pietrucci, La luce più vasta è
il buio, collage 2023
G. Pietrucci, LForse un segnale /
ripeti versi tra le foglie, collage 2016
G. Pietrucci, … Per questo è
dannata alla solitudine la vita che mi hai data… collage 1988
G, Pietrucci, Per Mizio,
collage 2022
G. Pietrucci, Angelo che me l’hai
ferido ‘l core… collage 2022
G. Pietrucci, … e mi dicesti
prendimi sono chilometri che aspetto, collage 20232
*
APPARATO N. 2
ONEIRIC FOLK E
ADRIANO TABORRO
Il polistrumentista Adriano Taborro fondatore dei Oneirik
Folk
Oneiric
Folk-(Pop
& popular things) Un concerto in
cui la musica popolare - come, ad esempio, il fado, i ritmi della musica
popolare marchigiana (nostra terra di provenienza), greca, irlandese, blues,
ecc.ecc - si lega e al contempo si mescola, grazie all'apporto di nostre
composizioni e arrangiamenti, a ritmi pop attuali. Una fusione tra melodie
millenarie e contemporanee, racchiuse in un’atmosfera tra world music e lounge
e, soprattutto dal vivo, in chiave quasi totalmente acustica : questo è il
frutto del nostro viaggio musicale e sensoriale. Su di noi la pluripremiata
docente, regista e poeta Allì Caracciolo scrive: “...Si può capire quanto
significativa e importante nella ricerca contemporanea, nonché filologicamente
corretta, sia l'idea di Adriano Taborro di avvicinare blues, fado, musica
popolare marchigiana, tipologie musicali che affondano le loro radici nelle
culture arcaiche non scritte, di cui esprimono la passione e il dolore non solo
individualmente, ma come identità, dramma e storia della collettività. Idea che
non solo funziona come progetto di ricerca e dal punto di vista dei risultati,
ma che è in grado di creare proposte nuove e originali di suggestione
fortissima e intensa. Ne nasce qualcosa che non è più ciò che era all'origine
ma che lo moltiplica in mille significati e riferimenti acquisendo tutti gli
strati delle culture musicali che incontra, in un sistema che nell'inglobarle
le trascende secondo un lessico completamente originale e creativo, governato
da una grammatica rigorosa.” (Allì
Caracciolo) In questi pochi anni di vita Oneiric Folk è già stato
ripetutamente ospite delle rassegne musicali più importanti del nostro
territorio, per citarne alcune la Controra del Festival di Musicultura
(Macerata), 3 volte al Monsano Folk Festival (3 diverse città), 2 volte ad
Artistrada (Colmurano), 2 volte a Vita-Vita (Civitanova Marche), 2 volte Premio
Sciabiga (Senigallia), Adriatico Mediterraneo Festival (Ancona), Festival
editoria indipendente (Fano), Wow Folk Festival (Castelfidardo), oltre a vari
club. Il gruppo è formato da: Luigino Pallotta (fisarmonica), Marco
Lorenzetti (percussioni), Claudio Mangialardi (contrabbasso, violoncello),
Adriano Taborro, il sottoscritto, (chitarre, oud, mandolino, violino). In
occasione di grandi palcoscenici, è prevista la presenza del batterista:
Riccardo Andreacci. Curriculum vitae Adriano Taborro: Ho iniziato a studiare la
chitarra all’età di 6 anni. A 12 anni ho avuto la fortuna di suonare
regolarmente con diversi gruppi formati da musicisti adulti ed esperti. Sino
alla fine degli anni ’90 le mie esperienze sono state soprattutto rock-blues
(finalista ArezzoWave con i Colori Base di cui ero anche compositore, tournèe
nella stessa manifestazione con i Crunasacra, Soul Festival e innumerevoli
esibizioni nei locali di mezza Italia). Successivamente ho collaborato con
Piero Cesanelli, Vanni Pierini e Pepi Morgia nello spettacolo "Viaggiatori
sedentari" e con Marco Poeta nel suo progetto sul “fado”.
Contemporaneamente sono entrato nel gruppo di ricerca e musica popolare “La Macina” , fondato nel 1968 da
Gastone Pietrucci, che mi ha voluto direttore musicale dove ho curato gli
arrangiamenti dei progetti del gruppo successivi al 2000 e ho composto musiche
in specifici spettacoli. Dal 2000 al 2010 gran parte della mia attivita'
coincide con quella della Macina e delle sue variegate attivita'(tournèe in
tutta l'Italia e all'estero, 3 cd: "Aedo malinconico e
ardente..".vol.1, 2 e 3, "Nel tempo ed oltre cantando"
con i Gang, spettacoli su Pasolini,
Tenco, Ciampi, Modugno, De Andre', Scataglini). Sono continuate in maniera estemporanea
anche le collaborazioni con Marco Poeta (oltre al fado spettacoli su Thomas
Merton, T.S.Eliot, Sergio Endrigo, spettacoli con Silvia Mezzanotte,ecc.ecc.),
e con Piero Cesanelli e Musicultura, collaborazione intensificatasi negli
ultimi anni grazie alle numerose produzioni di Musicultura. Nel 2009 ho vinto
il premio "CreativaMente", nel settore "La vita per
l'arte". Dal '93 ho insegnato in diverse scuole chitarra elettrica e
musica d'insieme, dal 2013 nella Civica Scuola di Musica "B. Gigli"di
Recanati. Nel 2013 ho iniziato a lavorare nel mio progetto Oneiric Folk,
progetto che tratta della connessione tra la musica popolare ed il pop
contemporaneo. Attualmente suono chitarra elettrica, acustica, classica,
mandolino, violino, oud e basso. In questi anni ho collaborato (in concerti e/o
in studi di registrazione) con: Enrico de Angelis, Massimo Bubola, Alli’
Caracciolo, Rossana Casale, Piero Cesanelli, Antonio Chainho, Gianni d’Elia,
Carlo Delle Piane, Grazia De Marchi, Daniele Durante, Sergio Endrigo, Josè
Feliciano, Eugenio Finardi, Lucilla Galeazzi, The Gang, Francesco di Giacomo,
Giancarlo Giannini, Francesca Inaudi, Roberto Licci, la Macina, Oliviero
Malaspina, Giovanna Marini, Silvia Mezzanotte, Federico Mondelci, Pepi Morgia,
Carlo Muratori, Moni Ovadia, Tony Pagliuca, Andrea Parodi, Vanni Pierini,
Gastone Pietrucci, Marco Poeta, Alessandro Preziosi, Oliviero de Quintaje',
Massimo Raffaelli, Lucrezia Lante della Rovere, Clem Sacco, Francesco
Scarabicchi, Marino e Sandro Severini, Ambrogio Sparagna, Sperimentale Teatro
“A”, Ares Tavolazzi, Teatro Stabile delle Marche, Riccardo Tesi, Charlie Wood.
Tra i palcoscenici piu' importanti ho partecipato a varie edizioni di
Musicultura, Premio Tenco, Premio Ciampi, Folkest e Auditorium Parco della
Musica di Roma. per i 50 anni di attività de La Macina (con la pertecipazione
straordinaria di Sandro Portelli,
Giovanna Marini, Rossana Casale, Sara Modigliani e Lucilla Galeazzi).
Così
Adriano Taborro si racconta:
“Ho iniziato a studiare la chitarra all’età di 6 anni. A
12 anni ho avuto la fortuna di suonare regolarmente con diversi gruppi formati
da musicisti adulti ed esperti. Sino alla fine degli anni ’90 le mieue
esperienze sono state soprattutto rock-blues (finalista ArezzoWave con i Colori
Base di cui ero anche compositore, tournèe nella stessa manifestazione con i
Crunasacra, Soul Festival e innumerevoli esibizioni nei locali di mezza
Italia). Successivamente ho collaborato con Piero Cesanelli, Vanni Pierini e
Pepi Morgia nello spettacolo "Viaggiatori sedentari" e con Marco
Poeta nel suo progetto sul “fado”. Contemporaneamente
sono entrato nel gruppo di ricerca e musica popolare “La Macina” , fondato nel
1968 da Gastone Pietrucci, che mi ha voluto direttore musicale dove ho curato
gli arrangiamenti dei progetti del gruppo successivi al 2000 e ho composto
musiche in specifici spettacoli. Dal 2000 al 2010 gran parte della mia
attivita' coincide con quella della Macina e delle sue variegate
attivita'(tournèe in tutta l'Italia e all'estero, 3 cd: "Aedo malinconico e ardente..".vol.1, 2 e 3, "Nel tempo ed oltre cantando"
con i Gang, spettacoli su Pasolini, Tenco, Ciampi, Modugno, De Andre',
Scataglini). Sono continuate in maniera estemporanea anche le
collaborazioni con Marco Poeta (oltre al fado spettacoli su Thomas Merton,
T.S.Eliot, Sergio Endrigo, spettacoli con Silvia Mezzanotte,ecc.ecc.), e con
Piero Cesanelli e Musicultura, collaborazione intensificatasi negli ultimi anni
grazie alle numerose produzioni di Musicultura. Nel 2009 ho vinto il premio
"CreativaMente", nel settore "La vita per l'arte". Dal '93
ho insegnato in diverse scuole chitarra elettrica e musica d'insieme, dal 2013
nella Civica Scuola di Musica "B. Gigli"di Recanati. Nel 2013 ho
iniziato a lavorare nel mio progetto Oneiric Folk, progetto che tratta della
connessione tra la musica popolare ed il pop contemporaneo. Attualmente suono
chitarra elettrica, acustica, classica, mandolino, violino, oud e basso. In
questi anni ho collaborato (in concerti e/o in studi di registrazione) con:
Enrico de Angelis, Massimo Bubola, Alli’ Caracciolo, Rossana Casale, Piero
Cesanelli, Antonio Chainho, Gianni d’Elia, Carlo Delle Piane, Grazia De Marchi,
Daniele Durante, Sergio Endrigo, Josè Feliciano, Eugenio Finardi, Lucilla
Galeazzi, The Gang, Francesco di Giacomo, Giancarlo Giannini, Francesca Inaudi,
Roberto Licci, la Macina, Oliviero Malaspina, Giovanna Marini, Silvia
Mezzanotte, Federico Mondelci, Pepi Morgia, Carlo Muratori, Moni Ovadia, Tony
Pagliuca, Andrea Parodi, Vanni Pierini, Gastone Pietrucci, Marco Poeta,
Alessandro Preziosi, Oliviero de Quintaje', Massimo Raffaelli, Lucrezia Lante
della Rovere, Clem Sacco, Francesco Scarabicchi, Marino e Sandro Severini,
Ambrogio Sparagna, Sperimentale Teatro “A”, Ares Tavolazzi, Teatro Stabile
delle Marche, Riccardo Tesi, Charlie Wood. Tra i palcoscenici piu' importanti
ho partecipato a varie edizioni di Musicultura, Premio Tenco, Premio Ciampi,
Folkest e Auditorium Parco della Musica di Roma”.
Formazione Oneiric Folk
Adriano Taborro, (chitarre, oud, mandolino, violino) Luigino
Pallotta (fisarmonica), Marco Lorenzetti (percussioni), Claudio Mangialardi
(contrabbasso, violoncello), Riccardo Andreacci (batteria)
Repertorio Oneiric Folk
Uno spettacolo in cui la musica popolare - come, ad
esempio, il fado, i ritmi della musica popolare marchigiana (nostra terra di
provenienza), greca, irlandese, blues, ecc.ecc - si lega e al contempo si
mescola, grazie all'apporto di nostre composizioni e arrangiamenti, a ritmi pop
attuali. Una fusione tra melodie millenarie e contemporanee, racchiuse in
un’atmosfera tra world music e lounge e, soprattutto dal vivo, in chiave quasi
totalmente acustica : questo è il frutto del nostro viaggio musicale e
sensoriale.
*
APPARATO
N. 3
ELISA
RIDOLFI
TARGA
TENCO 2024
PER
IL MIGLIOR ALBUM OPERA PRIMA
“CURAMI L’ANIMA”
Elisa Ridolfi e docente al
conservatorio statale G.Rossini di Pesaro.
Dopo il conseguimento del Diploma di Liceo Classico, si
trasferisce a Firenze per
iscriversi alla Facoltà di Psicologia. Durante la permanenza a Firenze
intraprende lo studio del canto classico presso l'Accademia San Felice.
Nel 2000 inizia la
collaborazione con il fadista Marco Poeta, uno dei pochi
italiani a suonare la chitarra
portoghese, Paolo Galassi, Michele Ascolese, in
precedenza chitarrista di Fabrizio
De André, Francesco
Di Giacomo, già cantante del Banco
del Mutuo Soccorso, ed Eugenio Finardi, con cui
produce il primo disco dal titolo O Fado (2001,
Target music/Edel), in cui Elisa Ridolfi canta molti dei brani di Amália
Rodrigues. Il disco fu registrato a Milano presso le
Officine Meccaniche di Mauro
Pagani.[3]. Il tour che
seguì toccò tutta l'Italia e parte dell'Europa, compreso il Portogallo.
Al tour seguì un lungo viaggio in Portogallo, in cui Ridolfi imparò la
lingua e conobbe molti degli interpreti del fado sia storici che giovani, tenendo
così concerti nei luoghi storici di questo genere come il Casinò de Estoril e
dividendo il palco anche con Ana Sofia Varela. È di questi anni il
premio Quartas do Fado per la divulgazione del fado nel mondo.
2002-2008:
L'Accademia do Fado
Nel 2002 entra a cantare
nell'Accademia do Fado, nuovo progetto di Marco Poeta, che vede il
coinvolgimento di Paolo Galassi alla chitarra acustica e Matteo Moretti al basso acustico. Con questa
formazione esce il primo album dal titolo O nosso fado per la Target music dove
Elisa canta assieme ad Alice Fabretti e Valentino Mercorelli.
Nel 2005, sempre per la Target
music, esce l'album Il poeta e la chitarra, composto per la maggior
parte da brani inediti, eccezion fatta per la reinterpretazione de La
casa in via del campo già interpretata da Amália
Rodrigues (Vou dar de beber à dor), che viene tradotta
in italiano[4].
Tra le collaborazioni che hanno visto impegnata Elisa Ridolfi e l'Accademia
do Fado, vanno ricordate quella con Lucio Dalla (con cui
ha già fatto numerosi concerti andando anche a Lisbona), quella con Peppe Servillo degli Avion Travel e quella
con Enzo
Gragnaniello.
In tutto il periodo della collaborazione con Marco Poeta, molti sono i
tour a Lisbona, dove Elisa Ridolfi
ha l'opportunità di cantare in locali storici del fado come la Pareirina
d'alfama assieme a noti artisti del fado come Argentina Santos, Jorge Fernando, Joao Braga, Joel Pina, António
Chainho.
Nel 2008 Elisa Ridolfi,
Matteo Moretti e Paolo Galassi lasciano l'Accademia do Fado
2009-in poi: tra
attività solista e la Compagnia di Musicultura[modifica | modifica wikitesto]
Con l'allontanarsi dall'Accademia do Fado, Elisa Ridolfi che
continua a collaborare con Matteo Moretti e Paolo Galassi, inizia un nuovo
percorso artistico, proponendo una rivisitazione del Fado tradizionale
portoghese contaminato da strumenti e atmosfere non consuete per il genere che
riprendono sonorità africane, sud-americane o del jazz contemporaneo[5]. Inizia la collaborazione
con Marco
Pacassoni (marimba e vibrafono), con Andrea
Costa (violino) e Gionata Costa (violoncello)
dei Quintorigo con i quali
realizza il suo primo album solista dal titolo Canta-me o Fado, che
vede come ospiti Peppe
Servillo, Luca Miti e Monica Demuru.
Tra il 2010 ed il 2012 ha
curato la direzione artistica di Amantica, festival di musica folk dedicato
all'organetto che
si svolge a Recanati.
Verso la metà del decennio, Elisa Ridolfi viene chiamata da Pietro Cesanelli a mettere la voce nello
spettacolo de La Compagnia di Musicultura dal
titolo Scalinatella, la canzone napoletana dalla villanella al rock
blues. Inizia così un lungo periodo di collaborazione con il gruppo di
Cesanelli che durerà per molti spettacoli successivi.
Nel 2021 Elisa Ridolfi annuncia l'uscita del nuovo album
intitolato Rec De Cor, già
pronto da più di un anno, ma non più uscito a causa della pandemia di COVID-19
Discografia
Solista2009 - Canta-me o Fado
Accademia do Fado
·
2001 - O Fado con Eugenio Finardi, Francesco
Di Giacomo e Marco Poeta
·
2003 - O nosso fado
·
2005 - Il
Poeta e la chitarra
Nella Collana: Crinali, inaugurata da La Macina, con il cd
live,, La Macina Nel vivo di una lunga
storia, Elisa Ridolfi, ha inciso il suo Curami
l’anima.
Elisa Ridolfi
Curami l'anima
Formato 14x14, pp. 28, con
foto a colori e b/n e le opere in ceramica di Antonella Sabatini
Dopo un’intensa stagione d’impegno nella promozione del fado in
Italia, Elisa Ridolfi è al suo esordio come cantautrice con un
carico di vita e poesia che si scioglie magnificamente in una voce di grande
fascino e personalità, giunta al culmine delle sue potenzialità come timbrica,
estensione e varietà di modulazioni.
Qualcosa di lieve e pesante allo stesso tempo, etereo e
terrestre si leva da questi brani, in un flusso di coscienza che
ininterrottamente muta tragitto per ritornare ogni volta su se stesso, senza
mai assumere le cadenze tristi di un ripiegamento: qualcosa che si definisce
soltanto nel linguaggio evocativo della musica ma che il duplice rimando a
Virginia Woolf (Q e Il tempo passa) può aiutare a
nominare. Curami l’anima, pertanto, non è un titolo a
caso né, tanto meno, a sproposito: c’è davvero qualcosa che risuona come
benefico, lenitivo di pene e tormenti, una sorta di unguento sonoro che la
protagonista deve aver sperimentato su di sé prima di farne dono agli altri,
provando sulla sua stessa pelle come la musica possa consolare l’animo degli
uomini disperdendo il brusìo delle loro vane parole.
Con scritti di Jorge Fernando, Domenico Ferraro e Ezio
Nannipieri, la direzione artistica di Tony Canto, un ensemble di grandi musicisti e la partecipazione straordinaria di Eugenio Finardi e Jaques
Morelenbaum, un album di rilucente bellezza e di una rara forza espressiva.
CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO
Nell'antico convento di
San Francesco, dei Minori Francescani Conventuali, risalente ai primi del
XIV secolo, oggi è collocata l'attuale sede del Municipio. La struttura
dell'edificio è rimasta sostanzialmente intatta fino ad oggi, ma è scomparsa la
chiesa annessa che aveva una torre con orologio. A testimonianza, sulla
sinistra della facciata del palazzo comunale, ci sono le tracce di un antico
affresco che apparteneva alla chiesa. Ora, nell’attuale Piazza Gramsci,
resta il Chiostro di San Francesco, che fu ristrutturato nella
seconda metà dell’Ottocento. Il loggiato conserva nel pennacchio del terzo arco
un frammento di affresco, che apparteneva forse ad un altare, raffigurante il
tetto di una capanna e riconducibile al tema della Natività di Gesù.
Un’iscrizione permette di identificare l’artista, Dionisio
Nardini, che eseguì l’affresco con ogni probabilità nell’ultimo decennio
del XV secolo.
Negli ambienti ricavati dalla ristrutturazione
ottocentesca ed in quelli del vicino Palazzo Palazzi (sec.
XVIII) hanno sede gli uffici comunali.
*
APPARATO N. 4
CHIESA
DI SAN BERNARDO
La Chiesa di San Bernardo costituisce uno dergli esempi più
interessanti di architettura tardobarocca jesina.
Portone ligneo cinquecentesco della Chiesa di San Bernardo (Via
Valle,3), uno dei più bei gioielli dell’arte barocca presenti a Jesi. Il
portone è uno dei pochissimi ancora in funzione dal cinquecento, di
considerevoli dimensioni tutto lavorato a bugne.
Il legno di costituzione non è facilmente riconoscibile in quanto
ricoperto da sporcizia, residui di vernice e materiale di erosione prodotta
dalla tarlatura, ma facilmente è un legno nobile a venatura compatta. la sua
vera natura verrà definita in maniera certa solo dopo la ripulitura. è
ricoperto da spaccature, fessurazioni, segni di impropri restauri e pezzi di
cornice applicati a caso ed ormai in distacco e non congruenti agli originali.
il
legno di costituzione non è facilmente riconoscibile in quanto ricoperto da
sporcizia, residui di vernice e materiale di erosione prodotta dalla tarlatura,
ma facilmente è un legno nobile a venatura compatta. la sua vera natura verrà
definita in maniera certa solo dopo la ripulitura. è ricoperto da spaccature,
fessurazioni, segni di impropri restauri e pezzi di cornice applicati a caso ed
ormai in distacco e non congruenti agli originali.
*
APPARATO N. 5
GANG
Marino Severini - Sandro Severini (Gang) – Marino Severin- Gastone Pietrucci-Sandro
Severini (Macina-Gang)
Gang,
la rock band
marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, sono da 30
anni i portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e
soprattutto militante. Chitarre e batteria al servizio di un messaggio
politico-culturale da sempre ben chiaro e definito che prendendo spunto dalle
sonorità punk dei Clash di Joe Strummer li ha resi testimoni e cantori di
una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo
punk-rock.
Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di
una decina di album sempre fedeli ad una linea di pensiero solidale ed attenta
agli oppressi ed alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un
punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano.
Coscienza e memoria, radici ed ali, terra e fuoco, lotta e
speranza, ecco gli ingredienti che da sempre costituiscono la ricetta dei Gang,
che hanno dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e
immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone
d'autore, senza dimenticare l'immenso potenziale della tradizione popolare
più genuina. Un tesoro inestimabile, che si inserisce a pieno titolo nei
capisaldi musicali e culturali d'Italia.
Ha collaborato
con lo “storico” Gruppo folk marchigiano
La Macina in un lavoro comunitario, confluito nel disco, Macina-Gang, Nel tempo e oltre
cantando, (Storie di Note SDN033, cd, 2004), premiato
e segnalato come SuperGruppo
dell’anno al Premio Tenco 2004.
MACINA-GANG
Nel
tempo ed oltre cantando
“ Accompagnati spesso – un particolare agli esordi – dalla
definizione di “Clash italiani”,
i Gang hanno abbracciato, nel corso di una avventura musicale lunga
ormai venticinque anni, un percorso personale e rigoroso, nel quale il rock si
è man mano mescolato a un appassionato recupero delle radici politiche,
culturali e musicali e che li ha portati ad essere non solo i capiscuola del
cosiddetto combat-folk ma uno dei gruppi più significativi in assoluto della
storia del rock italiano. Fin dall’inizio i Gang sono stati la creatura
di due fratelli, Marino e Sandro Severini […] Nel 1991
finalmente, dopo il periodo “inglese” i Gang si avviano sempre di più verso il recupero
delle tradizioni popolari. Il primo passo è ovviamente, il ritorno alla lingua
italiana e la pubblicazione de Le radici e le ali, disco tra i
più importanti degli anni ’90.[…] Se Le radici e le ali era stato
uno spartiacque nell’evoluzione musicale, il secondo cd in italiano, “Storie
d’Italia” del 1993 è il trionfo artistico dei Gang. Brani come Eurialo
e Niso, Kowalsky, Sesto San Giovanni sono una fotografia
dell’Italia di Tangentopoli e di nuovi conflitti sociali, visti però con uno
sguardo poetico e narrativamente maturo. […] Infine i Gang pubblicano
nel 2004 per Storie di Note, Nel tempo ed oltre cantando”,
album di chiara impostazione tradizionale in collaborazione con la storica
formazione folk
“Che cosa tiene insieme, anzi lega in una intramatura che
sembra naturale, un gruppo che interroga la matrice folclorica del proprio
esser-ci e un altro che contamina la vocazione rock (l’archetipo dei Clash
recepito nell’indigenza della Marca profonda) coi temi della passione politica
e di una sussultante protesta libertaria? In altri termini, perché ad un certo
punto di percorsi decisamente diametrali,
“Fratellanze[…] Di
questo disco si parlava da un sacco, addirittura anni […] Ma in casi come
questi, si sa, il tempo ha un’importanza relativa, specie se poi si rivela
galantuomo e ripaga la lunga attesa con risultati speciali E’ uno splendido
incontro, Nel tempo ed oltre, cantando… tra due band diverse per vicende
musicali ma accomunate non solo dalle origini marchigiane ma anche e
soprattutto dalla capacità e dal desiderio di percorrere –ciascuna alla sua
maniera – le vie della tradizione: tradizioni prettamente folcloriche per
“[…] Due esempi di fierezza
messi insieme, una colla della memoria e due reagenti che assieme sprigionano forza
e tenerezza. Adesso il connubio Macina e Gang è realtà a tutti
gli effetti… Qui troverete un incendio elettrico che comincia con un altro
titolo profetico, Le radici e le ali, un incendio che è la forza nuda e
poetica di un possibile canzoniere popolare costruito con le schegge della
tradizione orale e gli spezzoni brucianti del combat rock militante. Mordono le
chitarre con guizzante, saggio vigore,
morde la voce antica ed essenziale di Pietrucci a dominare un
flusso di idee, storie, percorsi individuali e collettivi lontani dall’oblio”.
(Guido FESTINESE, World MusicMagazine, n. 66, Maggio-Giugno 2004)
“[…] Credo che il profondo legame tra
(Francesco SCARABICCHI, Il Messaggero, 1 Marzo 2004)
“… Oggi dedichiamo il nostro
spazio ad un bellissimo album.. Fa un certo
effetto i brani composti da Severini e Bubola, interpretati da par suo
da Gastone Pietrucci. Ed è interessante come canzoni quali Eurialo e Niso…
Kowalski o Sesto San Giovanni abbiano in queste nuove versioni, un tocco di
classicità, un arricchimento emotivo. Se i Gang in questi anni abbiamo
avuto modo di conoscerli bene, il gruppo
“… Perché combat ? Beh, sui Gang e
“Un emozionante viaggio musicale
originato da un verso di Alfonso Gatto e dalla passione per la musica e la tradizione
popolare. Così è nato Nel tempo ed oltre, cantando , il disco di Gang e
“ Marche, assieme Gang e
“Al Festival di Mantova oggi sarà
presentato Nel tempo ed oltre, cantando,
splendida collaborazione discografica fra il gruppo folk marchigiano
“… Gastone Pietrucci e Marino Severini sono le due voci leader di questo riuscito sodalizio che si alternano con grande intensità in pezzi già sentiti nel repertorio dei Gang e della Macina. Musicalmente ci ha guadagnato l’intero repertorio…” (Roberto CASELLI, Jam, n.103, Aprile 2004)
“… Onore ai maestri… I Gang, considerati inizialmente i Clash
italiani, hanno poi intrapreso una carriera maggiormente d’autore,
un’evoluzione che trova le sue radici nell’ascolto di uno storico gruppo
popolare marchigiano:
“La testimonianza e la memoria popolare
nell’incontro musicale fra
radici culturali, quello dell’impegno civile e sociale…” (Felice LIPERI, la Repubblica, 29 Maggio 2004)
“Il canto di Gastone
Pietrucci fuoriesce con un’intensità viva e screziata di ricordi, nel fluire
dei racconti raccolti dal vivo nella terra della Marca e rielaborati nel testo
e nella musica, o raccordati a universali fantastici che interpretano i cicli
ricorrenti della vita e della morte, del coraggio e della sopraffazione, della
fedeltà e dell’amore: la sua voce è una raucedine dell’anima, che ti coglie nel
profondo: Marino Severini è il folksinger militante, limpido e struggente, di
ballate politiche della storia recente, il rapsodo di palpitante vitalità che
attualizza e adatta i miti del passato. Cantano bene insieme, l’uno con la sua
Macina, l’altro con i suoi Gang. E insieme alle Muse di Ancona… hanno presentato
a un pubblico numeroso e plaudente Nel tempo ed oltre, cantando, un suggestivo
CD di dodici brani che incrociano le rispettive esperienze in musica e che
vedono i due interpolarsi a vicenda nelle esecuzioni, l’uno sui pezzi
dell’altro, per poi anche all’occorrenza fondersi, con esiti espressivi
straordinari…” (Fabio BRISIGHELLI, La Macina e i Gang conquistano le Muse, Corriere Adriatico, 1 Marzo 2004)
“… Nel tempo ed oltre cantando, è un’opera importante di riscoperta di una tradizione contadina e popolare, ma soprattutto del valore di una cultura orale qui trasportata in canzoni, che mirano ad una coralità di voci e di strumenti… preziose testimonianze che vanno gustate e custodite gelosamente.” (Edoardo FRASSETTO, RockeRilla, n. 284, Aprile 2004)
“…Storia assai più antica in
tutti i sensi quella del gruppo di canto popolare… e uno dei grandi classici
del folk tricolore –
“Due fra i gruppi più significativi dell’impegno sociale e civile si mescolano e reinterpretano le tappe più significative della loro storia in dodici brani che acquistano nuove suggestioni. L’album è un lungo viaggio comunitario nella storia, nelle emozioni e nelle speranze dell’Italia che resiste tra vittoria, drammi, felicità e sconfitte mescolando suoni della tradizione e rock solido e potente” (Gianni LUCINI, Liberazione,5 Marzo 2004)
“ Le
radici hanno le ali…. Due gruppi marchigiani storici,
“L’anima rock dei Gang e quella folk della Macina perfettamente fuse insieme, per un’altra serata memorabile al Teatro delle Muse. E’ stato uno straordinario paghi uno e prendi due quello di sabato al Massimo. Da una parte i Classh marchigiani, la band dei fratelli Marino e Sandro Severini, dall’altra il gruppo di Gastone Pietrucci, da trentacinque anni custode del patrimonio musicale popolare marchigiano.. Insieme per un concerto-evento… Chi si attendeva pochi centinaia di aficionados resta deluso. Le Muse traboccano di pubblico come nelle occasioni migliori. Tanti giovani in platea, nelle gallerie. E quando Pietrucci si presenta sul palco l’applauso che lo accoglie è da rockstar… Marino e Gastone si alternano al microfono, gli altri ne seguono gli slanci che è una meraviglia. Alla fine i bis, tra l’ovazione del pubblico” (Raimondo MONTESI, Macina & Gang, il folk-rock conquista le Muse, il Resto del Carlino, 1 Marzo 2004)
“Macina-Gang, Nel tempo ed oltre, cantando… Ardito innesto di repertori tra l’agro-folk dei Macina e il combat rock industriale dei Gang. E funziona pure…. ”(Stefania ULIVI, Sette, del Corriere della Sera, 1 Aprile 2004)
“ Io c’ero è il titolo della
rubrica. E in questo caso ben si potrebbe aggiungere e peccato per chi non
c’era. Perché il concerto che Macina e Gang hanno tenuto nella seconda giornata
vercellese di Folkermesse è uno dei migliori spettacoli degli ultimi tempi…
Quasi due ore di musica, in un continuo rimando tra rock e tradizione, in cui i
due gruppi marchigiani hanno dimostrato la possibilità di ottenere un efficace
equilibrio tra stili diversi, in un rispetto tra forme musicali che si
concretizza nel vicendevole arrangiamento di brani dei rispettivi repertori…Il
risultato è uno spettacolo di grande compattezza e energia, in cui i differenti
stili dei due gruppi sfumano l’uno nell’altro, creando una sintesi in cui si
avverte, al di là delle differenti esperienze artistiche e musicali, come sia
analogo il sentire e vivere l’impegno di dare voce alla cultura popolare…” (Marco G.
“…
Entrambe marchigiane ed entrambe guidate da una sensibilità politica che
trasforma la musica in inni di resistenza civile, le due band intitolano il cd
con un verso di Alfonso Gatto. Dentro, da Le radici e le ali dei fratelli
Severini all’epica folk di Stavo ‘n bottega che llavoravo de
“… Le radici più tradizionali della Macina e quelle più progressive dei Gang non hanno creato alcun problema di integrazione, anzi i suoni acustici e elettrici sembrano compenetrasi in modo decisamente armonico e stimolante…” (Roberto CASELLI, Jam, n. 104, Maggio 2004)
“… i due gruppi traggono la linfa per questo album dai rispettivi consolidati repertori, che si divertono/impegnano (chè questi due verbi, per ambedue le formazioni, sono inscindibili, come una chiave di volta per spiegare un’esistenza artistica intera) a rienterpretare filtrandoli attraverso un mix delle rispettive sensibilità. L’impegno sociale e civile traspare costantemente da ogni brandello di testo, così come la vicinanza della musica popolare al rock primigenio vengono testimoniati da ogni nota di questo lavoro…” (Renato TREVISANI, Musica rock , 2004)
“Strumenti acustici ed elettronici in una
miscela indovinata, la dinamica è buona e altrettanto estensione in frequenza.
Le voci sono ben focalizzate e inserite nel tessuto strumentale con un
equilibrio raro, specie vista la tendenza nostrana di porle in esagerato primo
piano. Alcune caratteristiche variano un poco da una traccia all’altra ma, in
genere, si apprezza una notevole ricchezza di armoniche e dettagli.” (SUONO,
n. 367, Aprile 2004)
“Le due band insieme in concerto al Museo
della Resistenza- 25 Aprile con Gang/Macina- Racconti popolari e musica per non
dimenticare Resistenza e Liberazione… E
bene hanno fatto a Faenza, dove domenica presso Ca’ Malanca… al Museo della
Resistenza, hanno invitato a suonare i Gang con i Macina…” (Luigi BERTACCINI, Corriere
di Romagna, 24
Aprile 2004)
“Il combat rock dei Gang
si sposa con la tradizione folk dei
“ Canti al di là del tempo da Macina e Gang…Non
è un disco nuovo dei Gang. Non è un disco de La Macina. Non è neanche il
prodotto di due fattori. Ma è un disco emozionante. Nel tempo ed oltre,
cantando di Macina-Gang è, oltre che un bellissimo titolo, un grande
progetto… Le voci di terra e di vento di Gastone Pietrucci e di Marino Severini
si intrecciano e si scambiano i ruoli mentre gli altri sette musici tessono una
trama senza smagliature … La voce di Gastone Pietrucci spiana le curve e le
asperità del percorso e aggiunge un carico di dolore e verità con i graffi
della sua voce vintage… Ma il meglio viene dal repertorio popolare su
cui gli innesti Gang fanno miracoli … E
la parte più direttamente popolare si chiude con Fra giorno e nnotte so’ ventiquattr’ore densa, scura, annerita,
quasi un blues italico-marchigiano. Grande spessore… (Leon RAVASI, Accordo, 8
Marzo 2004)
“Emozioni in musica per Nel tempo ed oltre, cantando, l’insolito e spettacolare debutto
del supercombo Macina-Gang, ovvero il meglio che la scena musicale marchigiana
abbia offerto dagli anni ottanta ai giorni nostri. Un lavoro senza età, ... nel tempo ed oltre… come recita
l’azzeccato titolo, caldo come il cuore, tradizionale come il ricordo, vigoroso
come il presente, pieno di vita come vorremmo che fosse il futuro.” (Ivan MASCIOVECCHIO, Rock
Shock, 4 marzo, 2004)
“… un evento musicale assai
atteso… sul palco brucianti versioni rock dei canti raccolti da
“… questo eccentrico super gruppo restituisce a noi
annoiati, ossigeno e la voglia di musica: mette le ali alla memoria, radici a
chi dai campi o in una periferia urbana, non ha affatto intenzione di cedere,
testimonia, loro sì, di una Marca chiaramente solidale… Gang e Macina,
miracolosa fusion tra rock e folk…
Nell’attesa dell’uscita del loro primo Cd, seguirli in questi concerti
in cui loro si divertono da morire, trascinandoci tutti in un divertimento in
cui riprendiamo per un po’ a volare.”
(Francesca ALFONSI, TG3 Marche, 21 Maggio, 2001)
“… Gang e Macina… una delle cose più toccanti e sincere che mai sia capitato di ascoltare…” (Franco VASSIA, Melodys Land, n. 17, Giugno, 2001)
“… un appuntamento che ha richiamato un grandissimo numero di spettatori, in gran parte giovani, giovanissimi… un coinvolgente spettacolo, sottolineato dalla vivace partecipazione del pubblico…”
(Tiziana OPPIZZI-Claudio PICCOLI, Folk Bulletin, n. 9, Novembre, 2000)
“E’ una strana accoppiata quella
formata da due gruppi come Macina-Gang. La band dei mitici fratelli Marino e
Sandro Severini da sempre orientata al rock barricadero insieme sul palco con i
“Nell’attesa
dell’uscita del loro primo Cd, seguirli in questi concerti in cui loro si divertono
da morire, trascinandoci tutti in un divertimento in cui riprendiamo per un po’
a volare.” (Francesca ALFONSI, TG3 Marche, 21 Maggio, 2001)
“ Grande evento oggi al Teatro tenda di Tezze,
con due gruppi storici…
“… un concerto capace di raccogliere sotto il palco pubblici diversi e diverse generazioni. Un miracolo che sa fare solo la musica vera”. (Giuseppe CAMILLETTI, TG3 Marche, 19 Maggio, 2001)
“The Gang nascono all’inizio
degli anni Ottanta. Nonostante la trasformazione continua, il nucleo centrale
costituito dai fratelli Marino e Sandro Severini rimane intatto… Ma è dal vivo
che il gruppo si esprime con maggiore efficacia… Li contraddistingue un sound
compatto, ruvido, asciutto, intenso, che spesso disdegna le mode del momento.
Nel tempo ed oltre, cantando… è il primo esperimento discografico dei gruppi
“Prendete i Clash italiani, metteteli insieme ad una delle formazioni più attive nella ricerca e nella riproposizione della musica popolare, fateli suonare per anni insieme e come prodotto avrete questo disco. Un piacevole ibrido fatto di chitarre elettriche e di voci antiche, di passione rock e di passione politica… Il risultato, un commovente manifesto per non dimenticare e allo stesso tempo uno dei punti più alti della musica italiana degli ultimi tempi”. (Ilario GALATI, MusicOm, 8 Marzo 2004)
“… E ancora gli altrettanto poderosi indigeni rock di lotta Gang, i quali mischiati armonicamente ed etnicamente ai musicisti dell’antica Macina, hanno dato vita ad un set spettacoloso per politicità e tradizioni”. (Ernesto BASSIGNANO, Premio Recanti, Facciamo festa al folk , L’Unità, 3 Giugno, 2002)
“… nel nome della memoria, delle radici e
delle ali. Tre facce di un sodalizio musicale, quello tra i Gang e
“… i miei complimenti! Questo concerto è il
risultato di un lavoro encomiabile. Due entità si sono fuse insieme per dar
vita a un momento ricco di vibranti emozioni… Ho seguito con passione e
interesse il prezioso itinerario di ricerca de
“Parlare della serata del 12 agosto 2000 al Monsano Folk
Festival è raccontare, a chi non c’era, di una serata unica, speriamo (ma in
realtà ne siamo certi) non irripetibile nella storia dei Gang e de
“Nel tempo ed oltre, cantando non riesco proprio a toglierlo dal
lettore… Così rivisitate le più belle canzoni dei Gang diventano dei gioielli
senza tempo… D’altro canto i pezzi popolari de
“… Ben vengano, su questo solco, dunque, lavori come Nel tempo ed oltre, cantando, in cui i brani degli uni diventano quelli dell’altro, dove la contaminazione non è nelle note bensì nei cuori, dove gli orfani dei Clash sanno parlare la medesima lingua dei figli della terra marchigiana grazie alle loro frequentazioni, dirette e non mediate, con la gente che racconta loro quelle storie che, da sempre, giullari e cantastorie, cantano nelle piazze d’Italia e del mondo. Quello reale e quello impalpabile dei sogni di ciascuno di noi.” (Rosario PANTALEO. L’isola che non C’era, n. 33, Luglio 2004)
“Le Muse sono ancora una volta il palcoscenico privilegiato per un’anteprima di richiamo: i Macina-Gang presenteranno il loro primo cd… frutto della collaborazione di questi due gruppi che affondano le loro radici nelle tradizioni del nostro territorio. Nel tempo ed oltre, cantando, questo il titolo del lavoro destinato a diventare un cult per i fruitori di musica popolare colta… Le due storiche formazioni marchigiane… hanno intrapreso questo itinerario da tempo, riscuotendo un grande successo in tutta Italia…” (Marina ROSCANI, Il 28 febbraio al Massimo anconetano grande anteprima del cd dei Macina-Gang, Corriere Adriatico, 18 Febbraio 2004)
“…
La realizzazione dell’album è stata un bel viaggio artistico, ideologico, di vita
e di poesia… Il risultato del mix fra suoni acustici ed elettrici, che
convivono felicemente, è molto interessante e dal vivo funziona assai bene…” (Il Messaggero, 21 Settembre 2004)
“Macina e Gang… Le due formazioni hanno stili diversi ma una comune sensibilità per l’impegno civile…” (la Repubblica, Bologna, 23 Settembre 2004)
“ I Gang fanno finalmente
fatto ritorno a casa… sono tornati da dove erano partiti, nella loro terra. Ad
accoglierli a braccia aperte c’è stato colui che lo stesso Marino Severini non
ha esitato a definire il Woody Ghutrie italiano, Gastone Pietrucci, fondatore e
leader de
“…è naturale che dalla sinergia
tra le due formazioni scaturisca un album forte, capace anche di emozionare,
quasi sempre di far riflettere. E se all’inizio il sodalizio tra Macina e Gang
giocava sul filo delle interpretazioni dei reciproci repertori, il suono si è
ora perfettamente miscelato, arricchendo sia i brani tradizionali che quelli
d’autore, in un processo, realmente popolare, in cui la struttura musicale e
canora dei brani si rielabora e si attualizza senza perdere i riferimenti
originari… Da ricordare poi Cecilia,
qui in una versione, a nostro parere, memorabile, tanto semplice nella sua
struttura di ballata elettricamente trasfigurata, quanto in grado di causare,
anche al centesimo ascolto, più di un brivido. Per questo ,nel classificare
questo album abbiamo rispolverato il termine di folk-rock, inteso nel senso
qualitativamente più alto del termine, quello che per molto tempo è stato
associato ai grandi gruppi del folk revival anglosassone... Eccellenti le prove
di tutti i componenti di questo supergruppo..." (Marco G.
“Gang-La Macina: nuovi cantastorie e vecchi fuorilegge… Prestare
all’altro le proprie canzoni, le proprie storie e farle comuni, condividerle.
Questa è la genesi dell’incontro tra i Gang e i
“Una statua scomposta per scavare nel folk… Mette insieme il rock
dei Gang e i suoni folk de
“Rivisitazioni folk, esperimenti audaci in rock, veterani coraggiosi come Tesi, i Gang insieme ai Macina… Ci passano tanti mondi sonori, dall’Ariston di Mantova…” (Silvia BOSCHERO, l’Unità, 29 Febbraio 2004)
“… Si riprende con i Gang e
“… Ascoltiamoli per presentare
dal vivo il loro primo cd insieme: una sorta di ideale passaparola artistico,
ideologico, di vita e di poesia.” (Eventi,
“Eccoli, finalmente, i magnifici dieci musicisti di Macina-Gang che trascinano le platee in set vorticosi di rock ballade. Canti popolari e di lotta sullo sfondo di una struttura industriale mai vista. Gastone Pietrucci graffia la notte in una fusion folk-rock struggente. Quando il canto è memoria, sudore e sangue”. (Andreina DE TOMASI, Concerto Macina-Gang alla Centrale Enel del Furlo, 5 Giugno 2004)
“… Insomma la scommessa più
difficile, e più bella:
“… I testi, versi intrisi di coscienza civile,
si snodano tra le storie strappate ad una quotidianità urbana e offrono spunto
alla musica popolare interpretata dal cantastorie Gastone Pietrucci (leader dei
“Loro sono due fra le più note
band marchigiane: i Gang e
“I locali della libreria
Rinascita di Ascoli Piceno, continuano
ad essere scenario di appuntamenti importanti con personaggi che operano nella scena
culturale italiana… il gruppo musicale Macina-Gang, capitanato dai fratelli
Marino e Sandro Severini, tra i precursori del rock italiano… (Fi. Fe., Ecco i “Macina-Gang”, Corriere Adriatico, 12 Novembre 2004)
“Mantova delle sorprese… La militanza
artistico-politica degli ottimi Gang in coppia con
“… Fino ad incontrare, lungo la strada, anche
“E’ il nume tutelare del folk marchigiano.
Gastone Pietrucci, leader e fondatore del gruppo
“
“Canti di lotta, di lavoro, immigrazione e
vita. Il suono tradizionale dei
“Quando il miglior gruppo di combat rock italiano incontra il miglio gruppo folk dell’anno, non può nascere che un felice connubio artistico… Da tempo il Frassati non vedeva un palco così affollato, una macchina da musica di così poderosa portata…”
(Live al Frassati 2005, 9^ Edizione, Rogoledo di Cosio, Sondrio, 22 Gennaio 2005)
“…Nel tempo ed oltre, cantando è un disco che, forte della
collaborazione con la folk band marchigiana
“… Nel 2004 il cantante
rivelazione del rock italiano è un signore dai capelli e la barba bianchi. Si
chiama Gastone Pietrucci… con la sua voce roca, calda e potente, è una vera e
propria leggenda della musica tradizionale italiana, ma il suo nome circola al
di fuori del circuito degli appassionati solo ora, dopo che
“Un evento che il Club Tenco ha
voluto documentare è la reunion di due gruppi storici della musica italiana, i
Gang e
“… La prima serata, più battagliera, ha fatto sfilare Caparezza, Alessio
Lega, i Mariposa,
“… In cartellone ci sono anche il supergruppo che riunisce il rock dei Gang e il Folk della Macina…” (Andrea LAFFRANCHUI, Da domani a Sanremo il Premio della canzone d’autore, Corriere della Sera, 27 Ottobre 2004)
“… Il cast della serata
inaugurale si completa con Alessio Lega, premio per il miglior esordiente… e la
reunion di due gruppi storici della musica italiana, i Gang e
“… Poi il ritmo è salito, con le
esibizioni di Caparezza, del mito Peter Hammil…, Alessio Lega (Targa come
miglior esordiente), Macina/Gang (speciale reunion tra rock-combat e canto
popolare)…” (Giulio GAVINO,
“… Davvero ricco il parterre degli ospiti di questa edizione… Questa sera ci saranno… le due storiche band italiane Macina e Gang, fuse insieme per l’occasione…” (Giorgio GIORDANO, Al via la ventinovesima rassegna della canzone d’autore, L’Eco della Riviera, 28 Ottobre 2004)
“… Comincia questa sera
“ Da
Troppi affari, Cavaliere (1954, la rifanno gli Avion Travel)
alla splendida E’ lunga
la strada (Macina-Gang). Canzoni lievi, ma a volte
taglienti; cast delle grandi occasioni. Un disco imperdibile.” ( Dalla
recensione al disco Seguendo Virgilio:Roberto CASALINI, Io Donna. Supplemento del Corriere della Sera, gennaio 2006).
***
UNA PICCOLA, SIGNIFICATIVA GALLERIA
FOTOGRAFICA DE LA MACINA
Gastone Pietrucci ed Enzo Cucchi
in occasione dell’incontro preparatorio per il Concerto Inaugurale
del 30° Monsano
Folk Festival 2015
(Jesi, Terrazza di Casa
Pietrucci-Cellinese, Giugno 2015)
Gastone Pietrucci ed Enzo Cucchi
LA
CONVERSAZIONE
Concerto Inaugurale del 30° Monsano Folk Festival,
Monsano, Sabato 8 Agosto, 2015
Concerto del cinquantennale de La Macina
con la partecipazione straordinaria
di
Sandro Portelli, Sara Modigliani, Giovanna
Marini,
Rossana Casale, Lucilla Galeazzi
(Roma , Parco
della Music a, Sala Petrassi, 14 Settembre 2018)
Catalogo Mostra Antologica “I collages di
Gastone
Pietrucci” (a cura di Roberto Gigli, Jesi
2022)
e
Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana,
Quaderni del Consiglio Regionale delle
Marche,
Ancona, Anno XXIV, nn. 299-300, 2019
Giovanna Marini e Gastone Pietrucci
in occasione della
registrazione del primo volume della trilogia di
Gastone Pietrucci-La Macina, “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque
di canto” Volume I
(Recanati, Studi Màlleus, 2002, fotografati da Emanuela
Sforza)
Concerto de La Macina dal balcone di casa Pietrucci
(Jesi, venerdì 13 Maggio 2022- ore
17,00-18,30)
GiraLa
Macina al Giro d’Italia
Manifesto-Locandina
Per l’evento speciale per i 40 anni de La
Macina
La
Macina. Un canto d’amore lungo 40 anni
con
LA MACINA
e la partecipazione straordinaria
di
MONI OVADIA - GIOVANNA MARINI – GANG –
ROSSANA CASALE-
FEDERICO MONDELCI- RICCARDO TESI- ALLI’
CARACCIOLO
ENZO
CUCCHI -MASSIMO RAFFAELI- FRANCESCO SCARABICCHI
Regia di ALLI’
CARACCIOLO
(Ancona, Teatro delle Muse, 10
Novembre 2008, Progetto grafico: Arch. Stefano Santini)
Moni Oovadia e Gastone Pietrucci
(Recanati, 31 Maggio 2024)
Manifesto-Locandina
Per il Convegno Nazionale per i 50 anni de La Macina
IL
POZZO DELLA MEMORIA
La ricerca sulla cultura popolare orale
marchigiana
e il contributo de La Macina alla sua
scoperta conservazione e diffusione
JESI-8 GIUGNO 2018- Ore 9,00-
Galleria
degli Stucchi-Pinacoteca di Palazzo Pianetti
con
LA MACINA
Relatori:
ALLI’ CARACCIOLO-PIERO G. ARCANGELI-ANTONIO
DE SIGNORIBUS
Comunicazioni di:
GASTONE PETRUCCI-GUIDO FESTINESE-STEFANO
CAMPOLUCCI-PAOLA RICCI
MASSIMO RAFFAELI-TIZIANA OPPIZZI &
CLAUDIO PICCOLI-SAMUELE GAROFOLI
MARINO SEVERINI-MARA NOVELLA GOBBI-LAURITA
PERGOLESI
FRANCESCO SCARABICCHI-CARLO CECCHI-GIONATA
GIUSTINI-STEFANO SANTINI
(con la
partecipaziome straordinaria di Filppo Paolasini-Progetto Grafico:Stefano
Santini, 2018)
La Macina interpreta un Planctus popolare di fronte alla pala
di Lorenzo Lotto, Deposizione nel sepolcro
Galleria degli
Stucchi-Pinacoteca di Palazzo Pianetti
Jesi Venerdì 8
Giugno 2018
Convegno Nazionale, Il Pozzo della memoria
La Macina e Valeria Moriconi in
Concerto
Grosso per Gianandrea
Omaggio ad Antonio Gianandrea nel centenario
della nascita
13° Monsano Folk Festival, Domenica
9 Agosto 1998, Concerto di Chiusura
Macina-Gang al Premio
Tenco 2004
come “Super-Gruppo
dell’anno”
(Sanremo, Teatro
Ariston, novembre 20014)
Moni Ovadia e Gastone Pietrucci
in occasione della registrazione
del secondo volume della trilogia di
Gastone Pietrucci-La Macina, “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque
di canto” Volume II
(Recanati, Studi Màlleus, 2006, fotografati da Emanuela
Sforza)
Premio alla Carriera
Città di Loano per la Musica
Tradizionale a Gastone
Pietrucci ed alla “sua” Macina
con la seguente
motivazione:
“Ricerca e riproposta,
tradizione e creazione si frantumano e mescolano fino a diventare
indistinguibili
sotto la forza antica
della Macina. Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano fondato da
Gastone Pietrucci nel
1968, cinquant’anni fa esatti. Da allora, da quell’ “altro” sessantotto,
Gastone
e la sua Macina hanno
attraversato da protagonisti la musica italiana, proseguendo l’attività di
ricerca
sulla tradizione
popolare delle Marche e portandola sui palchi della canzone d’autore
(con gli album Aedo malinconico ed ardente…) del rock
(grazie alla collaborazione con i Gang) e perfino
della musica classica e
del jazz, sempre nel segno del confronto e dello scambio tra generazioni e
linguaggi diversi”.
(Loano,24 Luglio 2018)
Gastone Pietrucci in
concerto dopo l’assegnazione
del Premio alla Carriera Città di Loano 2018.
Gastone Pietrucci e
Samuele Garofoli Quartet
in Ramo de fiori. La Macina in jazz
(nella foto da sinistra)
Roberto Zechini, chitarra elettrica, Gabriele
Pesaresi, contrabbasso,
Gastone Pietrucci, voce, Massimo Manzi, batteria, Samuele Garofoli, tromba, flicorno
(Ancona, Adriatico Mediterraneo,
Arco di Traiano, 30 Agosto 2013)
La Macina e lo ‘Sperimentale Teatro A’ di Allì Caracciolo
in Piange piange Maria povera donna…
Gastone Pietrucci, Maria Novella Gobbi, Maurizio Agasucci,
in “Piange
piange Maria povera donna…”
(Macerata,Teatro “Lauro Rossi, 2006)
Gastone Pietrucci, mentre registra un cantore popolare
Polverigi, XII Rassegna della Passione 1985
Macina-Gang
Presentazione del cd “Nel tempo ed oltre cantando”
(Ancona, Teatro
delle Muse, Febbraio 2004)
Gastone Pietrucci con
l’Orchestra da Camera diretta dal Maestro
Stefano Campolucci
in occasione della presentazione del volume terzo della trilogia:
“Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto”
(Jesi, Teatro
“Pergolesi” 2010)
La Macina con Enrico de
Angelis in
Sono bello, bellissimo, il più bravo e non perdono.
La Macina per Piero
Ciampi
Regia e luci:
Allì Caracciolo
(Jesi,
Teatro-Studio “Valeria Moriconi” , 20 Agosto 2005, Concerto Grande della Sera,
20° Monsano Folk
Festival nel venticinquennale della morte
del grande poeta e
cantautore livornese Piero Ciampi)
Doppio cd antologico Opus minus. La Macina pietra su pietra,
presentato in concerto
al Teatro “Pergolesi” di Jesi, 20 Dicembre 2018
Conferimento della
Civica benemerenza del Comune di Jesi a
Gastone Pietrucci con la seguente motivazione:
«Protagonista di una lunga e intensa attività di ricerca
nell’ambito della cultura orale popolare,
ha
sottratto alla dispersione e sparizione un vastissimo patrimonio di testi
appresi e raccolti
direttamente
dalla viva voce dei narranti, curandone l’accurata catalogazione scientifica
e
la promozione e diffusione tramite una costante attività concertistica,
discografica ed editoriale,
un
appassionato lavoro sulla memoria che costituisce non solo insegnamento sul
piano della ricerca,
condotta
con metodo scientifico, ma indicazione, soprattutto per le giovani generazioni,
di una necessità insottraibile:
la
conoscenza delle proprie radici sulle quali si fonda la propria identità».
(Il Sindaco di Jesi, Massimo Bacci conferisce la benemerenza a
Gastone Pietrucci
Jesi, Sala Consiliare, giovedì 7 novembre 2019)
La Macina-Sperimentale
Teatro A
in
Piange piange Maria pover donna..
Tradizione e religiosità nella cultura
oraleumbro marchigiana
(Jesi-Teatro-Studio
Valeria Moriconi, 27 Febbraio 2009)
Valeria Moriconi e La
Macina (Gastone Pietrucci-Marco Gigli)
Spettacolo per il
bicentenario del Teatro “Pergolesi”
(Jesi, Teatro
“Pergolesi”, gennaio 1999)
Macina-Gang a
Musicultura
(Recanati 2004)
La Macina “storica”
da sinistra: Piergiorgio Parasecoli, Claudio Ospici, Gastone Pietrucci.
Giuseppe Ospici
(Monsano, 1982,
presentazione del primo disco de La Macina, Vene il sabado e vene
il venere…,)
Premio
della Critica Discografica Italiana 1982
Gastone Pietrucci e
Laurita Pergolesi in concerto
A da
nasce un bel bambino…/Nacerà un nene lindo…
(Il canto del Natale tra i due Mondi)
(Teatro
Comunale 5 Gennaio 2013, Montecarotto,
Trentesima Rassegna Nazionale della “Pasquella”)
Francesco Scarabicchi e
Gastone Pietrucci
(Montemarciano,
Teatro “Alfieri”- 10 Aprile 2016, 17° Il “nostro” Sanremo )
Gastone Pietrucci con
Allì Caracciolo
(MonteSanvito-Teatro
“La Fortuna”- 2014)
Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana,
Canti e testi
tradizionali raccolti nella Vallesina, Jesi, 1985
Gastone Pietrucci con
Marco Poeta
(31° Monsano Folk
Festival, Monsano, , Cucina del Vecchio Castello di Piazzetta Matteotti, 28
Agosto 2016)
Gastone Pietrucci e
Marco Gigli
con il Piccolo Coro
Città di Corinaldo
Diretto dal M°
Alessandra Battestini in
PICCOLO CORO “CITTA’ DI CORINALDO”
CANTA LA MACINA CON LA
MACINA
Corinaldo ,Teatro
“Goldoni”, Maggio 2017
La Macina , Jesi Teatro
“Pergolesi”
Ripresa in streaning
per FOLKSTOCK,
“Il primo maggio della folk e world musica
italiana
(2 Maggio 2021)
Francesco Scarabicchi,
Gastone Pietrucci, Carlo Cecchi
(Monsano, Piazza dei Caduti- Sabato 6 Agosto 2016- Concerto Inaugurale 31° Monsano Folk Festival )
Intervista televisiva
di Giovanni Filosa a Gastone Pietrucci
(Trasmissione Detto fra noi –TVRS- Recanati, Monsano, Piazza dei Caduti- Sabato 6 Agosto 2016- 2017 )
Gastone Pietrucci con
l’Orchestra Roberto Chitarreto Zechini
“… è stato da subito un grande auspicio incontrarti e
conoscere
qualcosa che m’era sconosciuto. Roberto”
Fermo,
Teatro dell’Aquila, 2016
Gastone Pietrucci e
Corrado Olmi
(Jesi-Hotel Federico II- Cena del Rotary - 2016)
Gastone Pietrucci,
splendidamente fotografato
da Gian Domenico Papa
(Ancona,
luglio 2016)
Giorgio Cellinese e
Gastone Pietrucci
(Jesi,
Biblioteca Comunale, Ottobre 2016)
Maria Novella Gobbi e
Gastone Pietrucci
in
Pianto e dolore della Madonna
lungo il tragitto della Via Crucis voluta da don Savino
32° Monsano Folk
Festival 2017-Sabato 26 Agosto
Gastone Pietrucci,
fotografato da Emanuela Sforza
(San
Marcello, Teatro “ Ferrari“, 2002)
Gastone Pietrucci con
la Banda Osiris
In occasione della
registrazione del brano,
Mariuccina a mme mme gela… inserito nel vol. III
dell’ Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque
di canto
(Milano,
2010)
Gastone Pietrucci, con
il Gruppo “Filandare” di Jesi
(Jesi,
Teatro “Pergolesi”, durante la registrazione del disco “Io vado allà filandra…”, Maggio 1990)
Cartolina ricordo de La
Macina, dalla Russia,
2007-2008
Francesco Scarabicchi,
Gastone Pietrucci, Piero Cesanelli
(Ancona,
Tetrino del Guasco-Museo del Giocattolo- Domenica 21 Agosto 2016-
Concerto
del Tramonto- Con la mia voce in spalla- 31°
Monsano Folk Festival)
L’abbraccio di
Francesco Scarabicchi e di Gastone Pietrucci
Due scatti “rubati” da
Gian Domenico Papa
Ancona,
Tetrino del Guasco-Museo del Giocattolo- Domenica 21 Agosto 2016-
Concerto
del Tramonto- Con la mia voce in spalla- 31°
Monsano Folk Festival)
Gastone Pietrucci (La
Macina) e Maria Novella Gobbi (Sperimentale Teatro A)
mel lavoro
comunitario sul “Maggio”, Chi è belli de forma de Magghio ritorna
(Prima nazionale, Morro
d’Alba, 33° Monsano Folk Festival, 2018)
Manifesto ufficiale del
Concerto-Spettacolo
NEL BLU, DIPINTO DI BLU…
A Domenico ‘Mimì’ Modugno nel 51°
anniversario di ‘Volare’
con
GASTONE PIETRUCCI e LA MACINA
(Corinaldo.
Tetaro “Goldoni”- venerdì 16 Gennaio 2009)
Gastone Pietrucci con
Mugia Bellagamba
(Jesi,
Hotel Federico II, 2012)
Gastone Pietrucci con i
bambini dello Scacciamarzo
(Monsano-XXV
Inconto Regionale dello Scacciamarzo,
2012)
Gastone Pietrucci con
lo scultore Nazareno Rocchetti
(Cingoli,
nel giardio “Sogni nel prato”, 2014)
Paola Ricci e Gastone
Pietrucci
(Morro
d’Alba, 34° Cantamaggio, 21 Maggio 2107)
Gastone Pietrucci al Premio Nazionale Città di Loano
per la musica tradizionale italiana
eccezionalmente
accompagnato da
Maurizio Geri (chitarra) e Riccardo Tesi (organetto) di Banditaliana
(Loano, Luglio 2011)
Consegna del “Premio Sciabica” 2016 a Gastone Pietrucci
da parte del Sindaco di Senigallia Mangialardi, con la
seguente motivazione:
“Gastone Pietrucci che
fonda e dirige dal 1968 il Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano “La
Macina”,
che grazie alle sue
ricerche ed ai suoi studi, ha recuperato le autentiche tradizioni della Cultura
Contadina
Marchigiana e inoltre
averle portate a conoscenza oltre i confini delle Marche".
(Marzocca di Senigallia, Cemtro Sociale Adriatico,
Domenica 20 Novembre 2016)
Spettacolo-Concerto de La Macina, in occasione
della celebrazione del 25 Aprile 2015
FINISCO PERCHE’ NON HO
PIU’ VOGLIA DI ALLUNGARE
(Jesi-Teatro-Studio Valeria Moriconi, 25
Aprile 2015)
Simone Massi e Gastone Pietrucci alla Conferenza Stampa
di presentazione della seconda edizione di Animavì (13-16
Luglio)
International film festival of poetic animation
Pergola, nel Giardino di Casa Godio, sabato 17 Giugno
2017
Gastone Pietrucci fotografato da Simonetta Venturi
Pergola, nel Giardino di Casa Godio, Festival
Animavì 14 Luglio 2107
Gastone Pietrucci e Lina Marinozzi Lattanzi
Jesi, Teatro “Pergolesi”, 5 maggio 1984
La Macina
Illustrazione di Simone Massi della copertina del dvd
(tratta dal libro La Macina Nel vivo di una lunga storia)
Cd-book, La Macina.Nel
vivo di una lunga storia, Crinali 02, squi[libri] editore, 2016
“iL cd-book de La Macina è costoso (20€)
ma di una bellezza
insostenibile!”
Francesco Scarabicchi, 2016
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Programma di sala del Concerto de La Macina per Walter
Piacesi,
Recanati, Aula Magna del Civico Palazzo, con dedica autografa
dell’artista:
“Al caro, bravo Gastone
Pietrucci con viva riconoscenza.
Walter Piacesi, Recanati
28 Aprile 1985”
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La Macina
I “compagni di viaggio”. Una filosofia della musica
Valorosi, compagni d’arte, di lavoro,
di avventura di Gastone Pietrucci
Roberto Picchio,
fisarmonicista de La Macina
Casale Monferrato, 28^ edizione di Folkermesse,
9 Luglio 2011
“Roberto Picchio, tasti di struggente melodia, dita di agili
sonorità,
armonia composita nella sua magica fisarmonica.
E delle sue composizioni troppo poco eseguite.”
Allì Caracciolo, 2016
Adriano Taborro,
Direttore musicale de La Macina
Teatro “Goldoni” di Corinaldo, durante l’incisione del cd La Macina live,
novembre 2014
“Adriano Taborro, violino, chitarre mandolino, la sua musica
è la sua anima, l’unica che possieda.
Ma moltiplicata in
mille. Una delle quali: le sue composizioni, gli arrangiamenti, le
armonizzazioni
e rielaborazioni. Un’altra la sua direzione musicale.”
Allì Caracciolo, 2016
à
Marco Gigli
“Marco Gigli, chitarra sulla quale compone musiche originali,
sulla quale ne esegue numerose altre attento e preciso.
La sua voce, altro strumento di risonanze chiare, lunari.”
Allì Caracciolo, 2016
Riccardo Andrenacci
“Riccardo Andrenacci, new entry (ma non tanto), paradigma di mirabili
matamorfosi dell’assordante
in fascinum irresistibile, ossessivo ritmo, paesaggi
musicali della leggerezza o di invasati universi: la sua batteria.
Insieme possono aprirti orizzonti illimitati, pacate distese
di deserti, oppure indiavolate ridde di ritmi
tra le quali a lampi si intravede lo scatenamento di Dioniso.
Insieme hanno il potere della magica, mirabile, evocazione.”
Allì Caracciolo, 2016
Marco Tarantelli
contrabbasso
Giorgio Cellinese
“ Infine, last but not lest, Giorgio Cellinese, l’impareggiabile.
Silenzioso quanto basta,
severo all’eccesso, pacato-aggressivo. Mite e intollerante, paziente
e provvidente a ogni cosa.
Ricerca e canta, in proporzioni più ridotte, non meno
preziose. Il suo nome è Presenza”.
Allì Caracciolo, 2016
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Per informazioni: LA MACINA
Via Pergolesi, 30
60035 Jesi (An)
Telef. e fax.:
0731-4263
e-mail: lamacina@libero.it
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Programma della 38^ edizione del Monsano Folk Festival 2023
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