--

                                                                                                                                                                                                                                             

 

 

Manifesto ufficiale Monsano Folk Festival 2024

(Foto: Emanuela Sforza, 2002- Progetto grafico: Arch. Stefano Santini)

 

***

Monsano (An)

 

Monsano (An) - Camerata Picena)-  Jesi (AN)- Montegiorgio (Fe)-

Morro d’Alba (An)- Pievetorina (Mc)- Polverigi (An)-  Serra de’ Conti (An)

 

 e con  contributo eil patrocinio

Comune di Monsano - Fondazione Pergolesi Spontini

 

 a cura di

Centro Tradizioni Popolari 

 

Al grande ricordo di Giovanna Marini

Festival gemellato dal 2012 con  Civitella Alfedena Folk Festival (AQ)

 dal 2022 con il World Land Festival della Musica e della Cultura dal Mondo

e dal 2023 con Vita Vita Rassegna di Arte Vivente

   

 

Ideazione e Direzione artistica: Gastone Pietrucci 

3 - 24 AGOSTO 2024

 

 Fare un Festival, di questi tempi, ha un valore anche politico.

Perché è un modo di combattere, non solo la crisi, ma anche il silenzio”.

Amedeo Fago * 

* Direttore del Laura Film Festival 2011

 

 

Il Festival, voluto dal Comune di Monsano (An), con il patrocinio e la copartecipazione del Consiglio Regionale delle Marche, il patrocinio, della Fondazione Pergolesi-Spontini, curato dal Centro Tradizioni Popolari, per la direzione artistica di Gastone Pietrucci, si aprirà  (sabato 5 Agosto) e si chiuderà sabato 24 Agosto a Monsano. L’edizione del  Festival 2024 è dedicata Al grande ricordo di Giovanna Marini.

 Il Monsano Folk Festival, si caratterizza, nel vasto panorama italiano, per la sua particolare formula di rapporto, di scambio, di confronto-“scontro”, tra la musica originale degli autentici portatori della tradizione e quella dei vari gruppi ed interpreti del folk-revival, in un accostamento di pari dignità, di notevole interesse e di grande valore scientifico.
Un Festival singolare, che per la “libertà” e la spontaneità con cui viene organizzato e vissuto, si distingue nettamente dall’attuale, sconfortante panorama di falsificazione e di massificazione operate sulla cultura tradizionale e sulla civiltà popolare.
Un Festival, che alla forza della tradizione lega esperienze innovative, un Festival per tutti si, ma anche per spettatori anomali, curiosi, “vivi”, cacciatori di sorprese. 
Un Festival, che si svolgerà con lo stesso impegno e soprattutto con la stessa qualità che ha sempre distinto questo tenace ed indistruttibile “piccolo-grande” Festival.
Un Festival  che in tempi di crisi come quelli che stiamo vivendo, difende con tenacia la sua esistenza e la sua identità, quindi ancora di più un Festival resistente”, ma ancora una volta limitato e condizionato dal momento economico decisamente non favorevole, nel quale si dibatte l’Italia, ma soprattutto tutto ciò che significa cultura in questo nostro Bel Paese !
“La cultura, per definizione, non vale niente se non per i suoi frutti umani e sociali. Un paese che se ne dimentica è un paese che non crede più in se stesso”, ha scritto lucidamente ed amaramente Michele Serra (la Repubblica , Anno 35-Numero 128, martedì 1 giugno 2010).
Quindi, abbiamo cercato anche quest’anno di presentare un Cartellone più che dignitoso, ringraziando ancora tutti gli artisti, al loro mettersi in gioco e soprattutto al loro entusiasmo ed alla loro innata bravura, alla loro voglia di “aiutare” e di “arricchire” ulteriormente un Festival, (unico nel suo genere) un “piccolo-grandeFestival, che ha basato da sempre la sua identità e la sua autorevolezza, nella “testa”, nel “cervello”, nelle e “idee”, nel continuamente inventarsi e reivertarsi.
Il Festival, dopo il Civitella Alfedena Folk Festiival (AQ), il marchigiano World Land Festival della Musica e della Cultura dal Mondo , si è gemellato con l’altro Festival marchigiano, Vita Vita Rassegna di Arte Vivente, di Civitanova Marche.
 
Gastone Pietrucci

Jesi, 11 Giugno 2024

 

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Gastone Pietrucci

Caricatura-collage

di Corrado Olmi, 2008

 

Visione di Monsano vista dall’alto

 

*   *   *

 

Come arrivare a Monsano

 

In auto: Autostrada A14 Bologna-Bari, uscita Ancona Nord poiSuperstrda SS76 Ancona-Jesi-Roma

Uscita: MONSANO

In treno: Linea Roma-Falconara-Ancona, stazione di Jesi (MONSANO a 6.5 Km)

In aereo: Aeroporto “Raffaello Sanzio” di Falconara M.-Ancona (MONSANO a 15 km)

In nave: Porto di Ancona (MONSANO a 27 Km) 

 

*   *   *

 

Monsano (An) - Camerata Picena)- Jesi (AN)- Montegiorgio (Fe)-

Morro d’Alba (An)- Pievetorina (Mc)- Polverigi (An)-  Serra de’ Conti (An)

 

 e con  contributo e il patrocinio

Comune di Monsano - Fondazione Pergolesi Spontini

 

 a cura di

Centro Tradizioni Popolari 

Al grande ricordo di Giovanna Marini

 

Festival gemellato dal 2012 con  Civitella Alfedena Folk Festival (AQ)

 dal 2022 con il World Land Festival della Musica e della Cultura dal Mondo

e dal 2023 con Vita Vita Rassegna di Arte Vivente

        

 

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Walter Piacesi, “Il passero solitario” (incisione/particolare)

dalla cartella di acqueforti “Le Marche/spiagge/campagne/paesi

 

Logo del Monsano Folk Festival  e del Gruppo “La Macina”

(per gentile concessine dell’autore Walter Piacesi

e dell’Editore Raffaele Bandini)

 

 

 

 

noi siamo come un albero

da frutto nato in messo

a una macchia

 

uno passa li coglie

se no restano lì

per niente.

 

La Macina

 1968-2024

 

 

*

SPONSOR UNICO

 DEL FESTIVAL

 

297714_318501414827216_1712064642_n

Vicolo della Pace, 3 – JESI (An)

Tele. + 39 0731 56174

 

 

*

 

 

PROGRAMMA SINTETICO

 (a seguire Programma analitico)

 

 

MONSANO (AN) – SABATO 3 AGOSTO - Ore 21,30

Piazza dei Caduti – Concerto Inaugurale

 

LA MACINA

in

IL DONO CHE NON SI NEGA *

La Macina ai poeti amati

 COPERTINA8PICCOLA)

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

 

ELISA RIDOLFI

ALLI’ CARACCIOLO-MARIA NOVELLA GOBBI

MUGIA BELLAGAMBA-MILENA GREGORI-

PIERGIORGIO PIETRONI-FILIPPO PAOLASINI-

DANTE RICCI-FILIPPO PAOLASINI

 

* In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

CAMERATA PICENA (AN)- 4 AGOSTO- Ore 21,30

Corte del Castello del Cassero – Concerto- Icontro della Sera

Alla “radiosa presenza” di Gianfranco Costarelli

 

 ERÉNDIRA DIAZ & SILVIA SPURI

in

TE QUIERO, MON AMOUR  *

L’arte dell’incontro: canzoni d’amore e disamore

dal Sudamerica alla Francia,

cultura a confronto e contaminazionui

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Eréndira Diaz – Silvia Spuri

* In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

*

PIEVETORINA (MC) -  GIOVEDÌ  8 AGOSTO -  Ore 21,30

 Parco Gianni Rodari –Concerto Grande della Sera

ONEIRC FOLK

in

POP & POPULAR

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

GASTONE PETRUCCI

 

 

Oneirc Folk

*

MORRO D’ALBA (AN)– VENERDÌ  9 AGOSTO -  Ore 21,30

Piazza Barcaroli -  Concerto Grande della Sera

 

MICHELE SPERANDIO QUARTET

in

THE SEA OF MUSIC

Il mare, la libertà e il sogno

 

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Michele Sperandio

 

*

 

SERRA DE’CONTI (AN)- SABATO 10 AGOSTO -  Ore 21,30

 Chiostro di San Francesco - Concerto Grande della Sera

LA MACINA & ELISA RIDOLFI

in

CANTAR POESIA-CANTAUTORI E POETI

Omaggio a Francesco Scarabicchi e Piero Cesanelli

La Macina-Sperimentale Ancona 2015_n 

La Macina & Elisa Ridolfi

 

 

*

JESI (AN)- DOMENICA 11 AGOSTO -  Ore 19,00

 Chiesa di San Bernardo (Via Valle, 3) - Concerto del Ricordo e della Memoria

 

GASTONE PIETRUCCI –MACINA TRIO

IL DOVERE DELLA MEMORIA    *

In ricordo di  Pietro Bolletta (1904-1979), “il primo grande informatore de La Macina”

 a centoventi anni dalla nascita e a quarantacinaue anni dalla morte

 

IL TRADIZIONALE APERITIVO DOPO IL CONCERTO SARA’ OFFERTO

GENTILMENTE DAL DOTT. RICCARDO CARSETTI E FAMIGLIA

    P.Bn

Gastone Pietrucci – Pietro Bolletta

 

* In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

*

 

MONTEGIORGIO (Fm) – VENERDÍ 16 AGOSTO - Ore 21,30

Alteta di Montegiorgio – Concerto Grande della Sera

 

MACINA QUARTET

in

COME LA LUCE A NOTTE

Canto della poesia e canto popolare in scene alterne

Macina Quartet

*

MONSANO (AN) – DOMENICA 18 AGOSTO - Ore 19,00

Piazzetta Matteotti – Concerto del Tramonto

THE SLEEPING WHALE

in

PLAYING FOR THR FIREFLIES

Concerto per Riccarda e Simona

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The Sleeping Whale

*

POLVERIGI (An) -VENERDÌ 23 AGOSTO -  Ore 21,30

Chiostro di Villa “Nappi” – Concerto-Incontro della Sera

LARA GIANCARLI & SHELÈ QUARTET

in

TEMPO DOPPIO

Viaggio musicale contaminato di sonorità world,

cantautorali e popolari.

 

Lara Giancarli

*

 

MONSANO (AN) – SABATO 24 AGOSTO - Ore 21,30

Piazza dei Cadutii –  Grande Concerto di Chiusura Festival

MACINA-GANG

in

 CONCERTO PER IL VENTENNALE (2004-2024) *

Della pubblicazione del CD Nel tempo ed oltre cantando

  dei due grppi “storici “ del folk e del rock italiani

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Macina-Gang

 

* In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

 

 

*

DEPLIANT LATO A

 

 

DEPLIANT LATO B

 

*

 

 

  

Tecnico Audio Luci:                                     

Eliseo Mozzicafreddo con Elena “Belen”

Tecnico “ausiliare”

Marco Tarantelli

MAR…   

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Monsano, Piazza dei Caduti

Veduta diurna e notturna del luogo dei Concerti del Monsano Folk Festival

 

 

*

Monsano (An) - Camerata Picena)-  Jesi (AN)- Montegiorgio (Fe)-

Morro d’Alba (An)- Pievetorina (Mc)- Polverigi (An)-  Serra de’ Conti (An

 

e con  contributo e il patrocinio

Comune di Monsano - Fondazione Pergolesi Spontini

 

 a cura del

Centro Tradizioni Popolari 

 

 

Al grande ricordo di Giovanna Marini

Marini-Pietrucci

Giovanna Marini e Gastone Pietrucci, Recanati, 2002

 

dal 2022 con il World Land Festival della Musica e della Cultura dal Mondo

e dal 2023 con Vita Vita Rassegna di Arte Vivente

      

 

Ideazione e Direzione artistica: Gastone Pietrucci 

3 -24 - AGOSTO 2024

 

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PROGRAMMA ANALITICO

 

___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

MONSANO (AN) - SABATO 3 AGOSTO – ORE 21,30

NUOVO CD “POETICO” DE LA MACINA

Piazza dei Caduti  -  Concerto   Inaugurale

In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura di Monsano

 

LA MACINA

in

IL DONO CHE NON SI NEGA *

La Macina ai poeti amati

 

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

ELISA RIDOLFI 

ALLI’ CARACCIOLO-MARA NOVELLA GOBBI (S.T.A)

MILENA GREGORI- PIERGIORGIO PIETRONI- FILIPPO PAOLASINI-

DANTE RICCI-MUGIA BELLAGAMBA

COPERTINA8PICCOLA)

 

I poeti amati e musicati da La Macina

    

Allì Caracciolo   -      Remo Pagnanelli   -            Pier Paolo Pasolini   -         

 

      

Francecso Scarabicchi   -              Franco Scataglini   -       Piero Cesanelli

 

 

con

 

     

ELISA RIDOLFI TARGA TENCO 2024

PER IL MIGLIOR ALBUM OPERA PRIMA “CURAMI L’ANIMA”

  

Allì Caracciolo (S.T.A)   - Maria Novella Gobbi  (S.T.A)

 

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Milena Gregiri   - Piergiorgio Pietroni   - Filippo Paolasini   - 

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Dante Ricci   -                                       Mugia Bellagamba   -       

 

Il CD Il dono che non si nega

 è dedicato a

Maurizio Agasucci

 

“[…] Non si tratta, da parte di Gastone Pietrucci e della Macina , di un meccanico mettere

                                          in musica i poeti, ovvero di illustrarli (che sarebbe operazione parassitaria, persino

                                                   temeraria); si tratta, semmai di interpretarli e, alla lettera, di tradurli, come farebbe un

                                                   pittore, uno scrittore o appunto un musicista che si ispirasse esplicitamente alla loro                                                   

                                      opera […] Perciò si tratta di una loro specialissima offerta; anzi un omaggio, di cuore”.

Massimo Raffaeli-Francesco Scarabicchi, 2005, 2007

 

 

Dopo la collaborazione con i Gang, per il progetto folk-rock: Macina-Gang, Nel tempo e oltre cantando (Storie di Note SDN043), Premio Tenco 2004, come SuperGruppo dell’anno), quella con il jazz, con il quartetto di Samuele Garofoli : Gastone Pietrucci e Samuele Garofoli Quartet, Ramo de fior (RaRaRecords,PHM130740PG,2013) e quella  con la musica sinfonica del Maestro Stefano Campolucci, Gastone Pietrucci e l’ Orchestra Giovanile delle Marche, diretta dal Maestro Stefano Campolucci, Popular Sinphony, 2014, ora La Macina ha realizzato questo nuovo progetto musicale, (ventesimo titolo della sua ricca Discografia) intitolato appunto , IL DONO CHE NON SI NEGA,  (La Macina ai  poeti amati), a coronamento dei suoi cinquantacinque anni di attività.

I musicisti de La Macina, hanno messo in musica alcune liriche di poeti marchigiani, tra i quali: Francesco Scarabicchi, Allì Caracciolo, Franco Scataglini, Remo Pagnanelli e Pier Paolo Pasolini, del quale La Macina ha musicato la sua struggente Supplica a mia madre..

Il progetto mira soprattutto a diffondere ulteriormente la conoscenza e le opere, di alcuni, tra i più significativi poeti marchigiani, con un omaggio particolare a Piero Cesanelli , cantautore, ideatore, fondatore e direttore artistico di Musicultura (Festival  della canzone popolare e d’autore), Un omaggio quindi de La Macina ai grandi poeti, portando in musica le loro parole, le loro emozioni e la loro anima.

Il Cd è dedicato a Maurizio Agasucci, Mizio, l’amico indimenticato ed immenso interprete, nonché geniale e straordinario costumista dello storico Sperimentale Teatro A.

La grafica di questo ventesimo Cd della Discografia de La Macina è stata curata, come tutti gli altri dall’Arch. Stefano Santini, ormai “storico” e fondamentale collaboratore del Gruppo.

Il libretto allegato al cd , a cura di Gastone Pietrucci ( con i contributi di Francesco Scarabicchi, Allì Caracciolo, Massimo Raffaeli, Maria Novella Gobbi, Paola Promisqui Cesanelli) è corredato e impreziosito da ben dodici collages dello stesso Gastone Pietrucci

Il disco prodotto dal Centro Tradizioni Popolari, con il contributo e il  patrocinio  del Comune e dell’ Assessorato alla Cultura di Jesi, della Fondazione Pergolesi Spontini e con il patrocinio della Provincia di Ancona e di Pesaro-Urbino e di ben quindici Comuni marchigiani, è staro presentato in prima nazionale, sabato 23 Dicembre 2023, nella prestigiosa sede del Teatro “Pergolesi” di Jesi,  e si avvale della partecipazione straordinaria di Elisa Ridolfi, una delle voci marchigiane più interessanti del panorama musicale italiano, della grande voce poetica di Allì Caracciolo, e delle voci recitanti di Maria Novella Gobbi e Francesca Merloni.

 

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Jesi-Teatro “Pergolesi”- Sabato 23 Dicembre 2023

 

Ora questo interessante lavoro discografico de La Macina, Il dono che non si nega  (M.C.M Records-050-W1223), verrà riproposto nella Serata Inaugurale del 39° Monsano Folk

 

IL GIUDIZIO DI UN CRITICO MUSICALE, DI UN POETA E DI UN MUSICISTA

“ Quando tre affluenti potenti convergono nel creare ciò che chiamiamo «arte», l’unica reazione possibile è l’ascolto silenzioso e la disponibilità a un incontro che lascerà segni concreti nel profondo. Primo affluente la poesia, di Scataglini, Caracciolo, Scarabicchi, Pagnanelli, Pasolini, secondo la musica, costruita come memoria di quanto nei secoli cantato nelle Marche. Terzo è la grana della voce di selce e di ombroso velluto di Gastone Pietrucci, «albero di canto» del suo territorio con La Macina. Ecco il capo d’opera.”

Guido FESTINESE,  critico musicale, La parabola dei tre affluenti, il Manifesto, Alias, Sabato 13 Aprile 2024-Anno LIV-N. 89

 

Guido Festinese

“Il disco Gastone è meraviglioso. La tua voce incanta…” Elio CORIANO.  Poeta, 20,02,2024

 

“Questo disco è un viaggio nella malinconia. Ma non una malinconia di tristezza, non una malinconia arresa ma una malinconia che combatte, che fa guerra con la smemoratezza con la dimenticanza con l’oblio.

Fumo e nebbia come a Parigi come a New Orleans come in ogni luogo del mondo. Con una visione umana

di occhi chiari di occhi umidi sulla nostra condizione di uomini e umani.

Mai è noia in questa musica con queste parole che scavano nell’animo come minatori instancabili.

Con questi versi che sono fiori senza pentimento, fiori colorati con arcobaleni di fatica fiori che  odorano di vita e di affanno una danza di parole di silenzi e di armonie, lava incandescente che brucia il fuoco e che riscalda chi è rimasto fuori al gelo… i morti i vivi quelli che sanno quelli che non sanno… quelli che combattono e che non hanno mai vinto.

Disco opera di meraviglie con la tua voce che è intrisa di gioia e di dolore e di tutto quello che poteva essere e non è stato.

Canzoni senza mura senza confini che entrano nell’anima senza bussare senza chiedere permesso né all’istinto né alla ragione. Nessuno si salva senza aiuto di parola di silenzio di armonia totalmente umana. Andai viaggiai restai per cortili per universi, con la ghiaia che ritmava il passo e traversai oceani di solitudine armato di sorrisi e di consapevolezza.

Non arrivai da nessuna parte arrivai in ogni parte… dove c’è uno che parla e uno che ascolta sia il dolore che la gioia.

Tutto è un dono quando ti doni senza aspettarti nulla senza quel calcolo che azzera l’umanità.

Bisogna cercare la luce in ogni buio…sempre è alba dopo ogni giro di giostra e nessuna catena può imprigionare uno spirito che sorride e che abbraccia altri spiriti senza bisogno né delle braccia né del corpo.

Quella del disco è vera poesia, perché accontentarsi della luna quando possiamo avere l’universo, perché limitarsi al cortile quando possiamo possedere l’infinito perché l’amare giusto l’amare del giusto può far cambiare la traiettoria ai pianeti.”

Elio CORIANO, poeta  21.02.2024

 

 

Elio Coriano

 

“[…] ero convinto anche stavolta di averti risposto e fatto tutti i migliori complimenti per la tua ( vostra ) ultima meraviglia[…]

BELLO !!! come da tradizione ! tua e della Macina. Del resto con la Poesia hai avuto sempre una bella Relazione, anche nella scelta delle canzoni tratte dalla tradizione...Ma la piu' Bella per me è "Nave che porti a niente ", non so perché' ma li' la musica con le parole si sposano ed è una bellissima cerimonia...del Cuore. Francesco si sarebbe Commosso dalla gioia. Come Pure Maurizio per avergli dedicato tutto il Canto !...

Anche " De te, io troppo dissi " mi piace tanto ..e " Nomi, fuligginose ". Con Scataglini c'hai avuto sempre una bella "intesa"...e si sente . Altre le conoscevo , le avevo già' sentite , ma qui trovano una Buona compagnia e hai fatto bene a metterle tute insieme. Per il resto i "ragazzi" suonano molto bene BRAVI !!!!! e ricamano delicati   merletti di note attorno alla tua voce ...quella che conduce  in un lento  viaggio nella notte , sopra un  mare scuro,  ma sotto  un cielo di stelle luminose .

Marino Severini, GANG

Marino Severini (Gang)

…Sul mare del frumento/ dulceza e nostalgia/

di nave senza scia/chi rivedrà più el vento?

Gastone Pietrucci, collage, 1994

 

 

Decalogo di Allì Caracciolo

Retrocopertina Cd La Macina, Il dono che non si nega, 2023.

  (M.C.M. Records-050-W1223)

 

 

 

La Macina

Gastone Pietrucci, voce

Adriano Taborro, chitarra, mandolino, violino

Marco Gigli, chitarra, voce

Roberto Picchio, fisarmonica

Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni

Marco Tarantelli, contrabbasso

 

con la partecipazionee straordinaria di

 

Elisa Ridolfi, voce

Allì Caracciolo, grande voce poetica

Mugia Bellagamba, voce recitante

Maria Novella Gobbi, voce recitante

Milena Gregori, voce recitante

Filippo Paolasini, voce reeitante

Piergiorgio Pietroni, voce recitante

Dante Ricci, voce recitante

 

*In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

 

I___________________

______ Per ulteriori approfondimenti su i POETI

 e i COLLAGES  di GASTONE PIETRUCCI

ALLEGATI NEL LIBRETTO DEL CD

vedi  APPARATO N. 1___

 

 

*

 

_________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

CAMERATA PICENA (AN) – DOMENICA 4 AGOSTO – ORE 21,30

ALLA “RADIOSA PRESENZA” DI GIANFRANCO COSTARELLI

_____________________________________________________________________________________________________________________________________________

Corte del Castello del CasseroConcerto - Incontro della Sera

In collaborazione con il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Camerata Picena

 

 

ERÉNDIRA  DIAZ & SILVIA SPURI

in 

TE QUIERO, MON AMOUR *

L’arte dell’incontro: canzoni d’amore e di disamore dal Sudamerica alla Francia,

cultura a confronto e contaminazioni

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Eréndira Diaz        -     Silvia Spuri

 

Interessante commistione di generi. Da una parte Erendira, nata e cresciuta in Messico che esprime la gioia di vivere, ma anche il dolore con tinte forti e decise, con ritmi latini tradizionali, dall'altra Silvia, proveniente da una cultura più classica ed europea, con atmosfere più intime e rarefatte, evocative e malinconiche

Eréndira Diaz, cantante e chitarrista messicana e Silvia Spuri, organetto e canto (francese di madre lingua). hanno montato questo progetto musicale, in esclusiva per il Monsano Folk Festival, per il tradizionale concerto rigorosamente in acustica, nella suggestiva cornice della Corte del Castello del Cassero.

 

Eréndira Diaz, voce, chitarra

Silvia Spuri,  voce, organetto

 

*In esclusiva per il Monsano Folk Festival

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

 

La serata di Camerata Picena è dedicata, come da tradizione,

 alla “radiosa presenza” di Gianfranco Costarelli

 

 

                                                                                                    Gastone Pietrucci con Gianfranco Costarelli                              Corte del Castello del Cassero luogo dei tradizionali concerti inacustica

 

 

 

Sempre mi torna in mente

la radiosa presenza. La qualità della luce

la qualità del ricordo si somigliano.

[…] 

Allì Caracciolo, La distanza in La Insomiglianza, 2007 

 

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Gianfranco Costarelli

*

________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

PIEVETORINA (MC) – GIOVEDÌ 8 AGOSTO – ORE 21,30

INCONTRO DI SUGGESTIONI SONORE , STRUMENTI E EMOZIONI

TRA FOLK, WORLD MUSIC, LOUNGE E ROCK

____________________________________________________________________________________________________________________________

Parco Gianni Rodari Concerto -Grande della Sera

In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura di Pievetorina

 

ONEIRIC FOLK

in

POP & POPULAR

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

GASTONE PIETRUCCI

Oneiric Folk

 

Fondato dal polistrumentista Adriano Taborro (già direttore musicale de La Macina), che ha  testualmente dichiarato:Oneiric Folk è un concerto che unisce i suoni della la musica popolare, come il fado, la musica tradizionale marchigiana (nostra terra di provenienza), musica trobadorica, greca, irlandese, blues, yiddish, il pop (ad esempio Led Zeppelin, Doors, Depeche Mode, ecc..) con l'apporto di musiche originali del gruppo. Il risultato è un'atmosfera tra world music, lounge e rock.  “Pop & Popular è un ‘laboratorio’ dove cerchiamo di abbattere quella barriera, tutta italiana, esistente tra la musica popolare ed il pop, cioè la musica popolare contemporanea intesa non come quell'arte “innocua” imposta dai media per “far piacere” al popolo, ma quella che viene dal popolo ed assomiglia veramente al popolo...” 

Fiore all’occhiello e ormai “colonna sonora” del Monsano Folk Festival, ritorna a grande richiesta a esibirsi ancora una volta, tra i grandi protagonisti del Festival.

 

“Si può capire quanto significativa e importante nella ricerca contemporanea, nonché filologicamente corretta, sia l'idea di Adriano Taborro di avvicinare blues, fado, musica popolare marchigiana, tipologie musicali che affondano le loro radici nelle culture arcaiche non scritte, di cui esprimono la passione e il dolore non solo individualmente, ma come identità, dramma e storia della collettività. Idea che non solo funziona come progetto di ricerca e dal punto di vista dei risultati, ma che è in grado di creare proposte nuove e originali di suggestione fortissima e intensa. Ne nasce qualcosa che non è più ciò che era all'origine ma che lo moltiplica in mille significati e riferimenti acquisendo tutti gli strati delle culture musicali che incontra, in un sistema che nell'inglobarle le trascende secondo un lessico completamente originale e creativo, governato da una grammatica rigorosa.” (Allì Caracciolo) .

 

 

 

 

Oneiric Folk

Adriano Taborro,  chitarre,mandolino, violino, oud
Luigino Pallotta, fisarmonica
Claudio Mangialardi,  contrabbasso, violoncello
Marco Lorenzetti,  percussioni

Riccardo Andrenacci, batteria

 

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

Gastone Pietrucci

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Il polistrumentista Adriano Taborro fondatore dei Oneiric Folk

 

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Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

Per ulteriori approfondimenti su ONEIRIC FOLK

 e ADRIANO TABORRO

vedi  APPARATO N. 2___

 

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MORRO D’ALBA (AN) – VENERDÌ 9 AGOSTO – ORE 21,30

SUGGESTIONI IN JAZZ

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Piazza Barcaroli -  Concerto Grande della Sera

In collaborazione con il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Morro d’Alba

 

MICHELE SPERANDIO QUARTET

in

THE SEA OF MUSIC

Il mare, la libertà e il sogno

Michele Sperandio

Nuovo progetto in quartetto del batterista marchigiano Michele Sperandio che presenta un repertorio con un filo conduttore: il mare, da sempre rifugio di molti artisti e simbolo di libertà. La banda esplora diversi generi, dalla forma canzone ai brani strumentali jazz, dai cantautori italiani ai musicisti d’avanguardia del progressive degli anni ’70 con brani che spaziano da Elvis Costello, King Crimson a Cristina Donà.

 

 

 

Michele Sperandio Quartet

Michele Sperandio, arrangiamenti e batteria

Lorenzo Scipioni, contrabbasso

Simone Maggio, pianoforte

Marta Giulioni, voce

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

*

SERRA DE’ CONTI (AN) – SABATO 10 AGOSTO – ORE 21,30

UN CANTO D’AMORE PER PIERO E FRANCESCO

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Chiostro di San Francesco - Concerto Grande della Sera

In collaborazione con il Comune e l’Assessorato alla Cultura di Serra de’ Conti

 

LA MACINA & ELISA RIDOLFI

in

CANTAR POESIA – CANTAUTORI E POETI

Omaggio a Francesco Scarabicchi e Piero Cesanelli

  

La Macina                                                                                                      Elisa Ridolfi

 

 

 

Francecso Scarabicchi                                                         Piero Cesanelli

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Francesco Scarabicchi, Gastone Pietrucci, Piero Cesanelli

(Ancona, 31° Monsano Folk Festival, 2016)

 

 

come la luce a notte…

Francesco Scarabicchi, Nave che porti al niente

 

e mi dicesti prendimi sono chilometri che aspetto

Piero Cesanelli, Sopramilano

 

Dopo aver trionfato come Concerto di Chiusura del Monsano Folk Festival e dell’altro Festival, Vita Vita,  di Civitanova Marche, con il quale, dal 2023 il Folk Festival è gemellato, questo interessante esperimento musicale, viene replicato nella suggestiva cornice del Chiostro di San Francesco di Serra de’ Conti.

Insieme alla “voce scura e torturata” di Gastone Pietrucci, leader de La Macina, quella intensa, affascinante di Elisa Ridolfi, in un connubio particolarmente interessante e in un concerto che vuole omaggiare il cantautore Piero Cesanelli e il poeta Francesco Scarabicchi, recentemente scomparsi, entrambi grandi amici de La Macina.

Oltre ai brani di Cesanelli e di Scarabicchi  in programma canzoni di Domenico Modugno, Piero Ciampi, Luigi Tenco e Fabrizo De Andrè, quattro cantautori che hanno fatto la storia della musica leggera italiana.

Elisa Ridolfi, una delle voci marchigiane più interessanti del panoramam musicale italiano ed una delle poche voci femmin ili italiane a cimentarsi con grande successo, con il fado tradizionale portoghese.

Gastone Pietrucci ed Elisa Ridolfi , ancora una volta insieme, sostenuti entrambi, dai formidabili musicisti del Gruppo, Marco Gigli, Roberto Picchio, Riccardo Andrenacci, Marco Tarantelli, diretti dal polistrunentista Adriano Taborro, direttore musicale de La Macina.

 

Chiostro di San Francesco

 

La Macina

Gastone Pietrucci, voce

Adriano Taborro, chitarra, mandolino, violino

Marco Gigli, chitarra, voce

Roberto Picchio, fisarmonica

Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni

Marco Tarantelli, contrabbasso

con

Elisa Ridolfi, voce

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

Per ulteriori approfondimenti su ELISA RIDOLFI

E CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO

vedi  APPARATO N. 3___

 

*

 

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JESI (AN) – DOMENICA 11 AGOSTO – ORE 19,00

NEL GIOIOSO RICORDO DI PIETRO

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Chiesa di San Bernardo (Via Valle, 3) - Concerto  del Ricordo e della Memoria

Con il sostegno del Comune e l’Assessorato alla Cultura di Jesi e JesiEstate

 

GASTONE PIETRUCCI – MACINA TRIO

in

IL DOVERE DELLA MEMORIA    *

In ricordo di Pietro Bolletta (1904-1979), il “primo grande informatore de La Macina”

a centoventi anni dalla nascita e a quarantacinque anni dalla morte

 

    P.Bn

Gastone Pietrucci – Pietro Bolletta

 

 

 

Noi veniamo dal ricordo dei tempi

/ carichi di promesse e di parole”

Allì Caracciolo, Malincòre

 

Pietro , n ato a Jesi nel 1904, dove è morto nel 1979. Ha sempre fatto il contadino, prima a San paolo di Jesi, poi a Santa Maria  del Colle, tutte frazioni di Jesi, infine a Monsano. Ha conseguito la terza    elementare. In gioventù quando “era bello”, è andato sempre a cantare i canto rituali di questua della Pasquella e della Passione (anche e durante il periodo fascista, nonostante l’assurdo e anacronistico divieto del regime) accompagnandosi con il triangolo (i “timpani” “ come diceva lui).

Ho fatto inchiesta con lui dal 1976. Era una miniera preziosa di informazioni, di canti, di notizie della nostra tradizione orale. Aveva immediatamente comprso quello che andavo cercando, e, sin dal primo incontro, favorito dal figlio Mario, ha collaborato moltissimo.

E’ stato lui, èraticamente il primo a farmi conoscere ed amare le nostre tradizioni, la nostra comune cultura popolare”. Pietro, come in seguito Armanda Animobono Mancini,ha “regalato” a La Macina, una  serie di canti tra i più belli del suo repertorio, che ora con questo Concerto a lui dedicato verrà replicato in acustica, accompagnati dai ricordi di tutti i miei incontri con lui.

A Pietro è già stato dedicato nel 2010, il Fascicolo n. 3 della Collana Foglie d’Album dal titolo: A Pietro Bolletta.” Il primo grande informatore de La Macina”.

 

  

Portone ligneo cinquecentesco della Chiesa di San Bernardo uno dei più bei gioielli drll’arte barocca presente a Jesi



  

Marco Gigli – Roberto Picchio- Marco Tarantelli

 

La Macina

Gastone Pietrucci, voce

Marco Gigli, voce, chitarra

Roberto Picchio, fisarmonica

Marco Tarantelli, contrabbasso

Giorgio Cellinese, coordinatore

 

IL TRADIZIONALE APERITIVO DOPO IL CONCERTO SARA’ OFFERTO

GENTILMENTE DAL DOTT. RICCARDO CARSETTI E FAMIGLIA

 

* In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

 

I 9  LP de La Macina, dove sono incisi i brani di Armanda:

 

    

      macina_gang    

   

Vene il sabado e vene il venere…, 1982, contiene, L’anatra, Mariuccina a mme mme gela…, C’era una volta Caterina nerina baffina de’la pimpirimpina…

Io me ne vojo andà pel mondo sperso, 1984, contiene L’amante confessore,

C’era una volta Caterina nerina baffina de’la pimpirimpina…, 1986, contiene Lunnedì me palluccai…, L’anatra, C’era una volta Caterina nerina baffina de’la pimpirimpina…, Taillì e taillà…

Angelo che me l’hai ferito ‘l core…,1993, contiene Carridà carridàò ssignora…

 Je se vedea le porte dell’affanno’anatra, …, contiene  Il frate e la ragazza, Mariuccina a mme mme gela…, Mamma mia vorrei vorrei (Nigra 88), Giamo a lletto o bbella coppia…

Silenzio, canta La Macina!, 1999, contiene L’anatra, C’era una volta Caterina nerina baffina de’la pimpirimpina …,

Antologia della Musica Popolare Italiana 3- Marche-La Macina, 2002, contiene CL’anatra, Taillì e taillà…,  

Macina.Gang, Nel tempo ed oltre cantando, Carridà carridà ssignora…

Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, vol. 1II, 2010, contiene  Mariuccina a mme mme gela…

 

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Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana,

Canti e testi tradizionali raccolti nella Vallesina, Jesi, 1985

(Pietro, il secondo da sinistra,

è raffigurato nella foto, quando “era bello”)

e

Collana Foglio d’Album n. 3

Derdicata a Pietro Bolletta, 2010

 

Per ulteriori approfondimenti sulla CHIESA DI SAN BERNARDO

vedi  APPARATO N. 3___

 

 

 

*

 

 

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MONTEGIORGIO (FM) – VENERDÌ 16 AGOSTO – ORE 21,30

LA  POESIA E IL CANTO POPOLARE

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 Frazione Alteta di Montegiorgio -  Concerto  Grande della Sera

In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura di Montegiorgio e con la decima edizione del

WORLD LAND FESTIVAL

 

 

MACINA QUARTET 

in

COME LA LUCE A NOTTE

Canto della poesia e canto popolare in scene alterne

Macina Quartet

 

 

   

Allì Caracciolo                      Francecso Scarabicchi                 Franco Scataglini          

 

I canti popolari de La Macina  raccolti nelle sue più che cinquantennali ricerche sul campo da Gastone Pietrucci e le le liriche dei poeti amati (Francesco

 Scarabicchi, Allì Caracciolo e Franco Scataglini) e musicati da tre musicisti de La Macina (Adriano Taborro, Marco Gigli e Roberto Picchio) a confronto, in un concerto, inedito, suggestivo, raffinato e di grande pathos.

   

Roberto Picchio – Marco Gigli – Adriano Taborro

 

 

Macina Quartet

Gastone Pietrucci, voce

Adriano Taborro, chitarra acustica, violino, mandolino

Marco Gigli, voce, chitarra

Roberto Picchio, fisarmonica

 

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

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MONSANO (AN) –  DOMENICA 18 AGOSTO– ORE 19,00

SERATA DEDICATA A RICCARDA, GRANDE AMICA DE LA MACINA

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Piazzetta Matteotti Concerto del Tramonto

In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura di Monsano

 

THE SLEEPING WHALE

in

PLAYNG FOR THE FIREFLIES

Concerto per Riccarda e Simona

 

 

 

 

 

Riccarda Parasecoli e Simona Stronati

 

 

The Sleeping Whale

(La balena che dorme)

 

 

“Era una notte nebbiosa nella campagna di Morro d’alba. Nel silenzio delle colline si sentiva uno strano suono. All’inizio era lieve poi si fece sempre più forte e nitido. Arrivava da molto lontano, proveniva dall’altra parte del mondo. Le balene dormienti si erano svegliate e si erano messe a cantare. Così abbiamo acceso un fuoco e imbracciato le chitarre per accompagnare il loro canto. Questa è la mitica nascita de The Sleeping Whale.”

Il gruppo nasce quasi per gioco da un’idea di Marco Gigli e Marco Trarantelli con l’intenzione di scrivere musica ispirata agli autori della scena indi/folk come per esempio Boniver ma anche a musicisti come Peter Gabriel con il suo mix di canzone d’autore, musica etnica e elettronica. In seguito, con il contributo di tutti gli elementi della band, i brani hanno acquisito uno stile molto originale e un sound particolare e distintivo.

Il concerto è dedicato, con l’affetto della memoria,  a due grandi amiche de La Macina: Riccarda Parasecoli e Simona Stronati.

 

 

The Sleeping Whale

Claudio Bevilacqua: chitarra elettrica

Lorenzo Bruscantini: batteria e percussioni

Lorenzo Licciardello: basso

Marco Gigli: voce e chitarra

Marco Tarantelli: chitarra e sax

Matia Martinelli: pianoforte e tastiere

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

  

 

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POLVERIGI (AN) –  VENERDÌ 23 AGOSTO– ORE 21,30

CANTAUTRICE E GRANDE VOCE SOLISTA

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Chiostro di Villa “Nappi” Concerto - Incontro della Sera

In collaborazione con il Comune,  la Pro Loco e l’Assessorato alla Cultura di Polverigi

e con la decima edizione del

WORLD LAND FESTIVAL

LARA GIANCARLI & SHELÈ QUARTET

in

TEMPO DOPPIO

Viaggio musicale contaminato di sonorità world, cantautorali e popolari.

    

Lara Giancarli

 

 

Lara Giancarli: cantautrice, attrice e ricercatrice musicale, considerata “una delle migliori cantautrici del panorama nazionale, sempre vera, sempre pura e senza secondi fini. Non confida nelle “ruffianerie” da cantantina Pop, preferisce dire la verità sempre e comunque in barba ad ogni cosa. Tale virtù già di per sé merita il massimo rispetto”.

Lara si avvicina alla musica popolare italiana e dal mondo grazie all' incontro con Francesca Ferri (collaboratrice di Giovanna Marini) nel 2014. Traduce ed adatta brani dell' antologia Blues e folk statunitense tradizionale, riportando in auge la cultura degli stati del sud nelle sue performance. Ha  pubblicato tre album inediti di stampo cantautorale tra cui due da solista.

 

 

 

Il polistrumentista Dario Aspesani 

 

Lara Giancarli & Shelè Quartet

special guest

Carlo Celsi

 

Lara Giancarli voce

Dario Aspesani chitarre, armonica, percussioni, flauti, direzione musicale

Marco Ferrara tastiere

Paolo Partenza percussioni

Carlo Celsi "special guest" violino

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

 

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MONSANO (AN)  – SABATO 24 AGOSTO – ORE 21,30

MACINA E GANG ANCORA INSIEME

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Piazza dei Caduti Concerto di Chiusura Festival

In collaborazione con il Comune, l’Assessorato alla Cultura di Monsano

 

MACINA-GANG

in

 CONCERTO PER IL VENTENNALE (2004-2024)  *

Della pubblicazione del CD Nel tempo ed oltre cantando

dei due gruppi “storici” del folk e del rock italiano

 

CD Macina-Gang, Nel tempo ed oltre cantando, 2004

 

 

Sandro e Marino Severini       Gastone Pietrucci

“I giganti del cuore e della musica dell’antica terra della Marca”

Giovanni Coccia, Roma, 9 Giugno 2023

 

Macina-Gang, Villapotenza, 2023

(Foto: Giovanni Coccia)

 

Macina-Gang, Monsano Folk Festival 2022

(Foto: Marco Pozzi)

 

 

Nel 2000, per la prima volta fu presentato al Monsano Folk Festival, il primo progetto Macina-Gang, che nel 2004, scaturì nell’ormai famoso lavoro discografico, il cd Nel tempo e oltre  cantando. Collaborazione tra i due “storici” gruppi marchigiani del folk di Gastone Pietrucci e del rock dei Fratelli Marino e Sandro Severini, che riscosse una unanime grande successo di critica e di pubblico. Macina-Gang, tra l’altro fu segnalato e premiato al Premio Tenco 2004, come SuperGruppo dell’Anno.

Così, ancora una volta, il Monsano Folk Festival, ospiterà, questa straordinaria reunion che farà rincontrare di nuovo, come per magia, due mondi sonori, così lontani e nonostante tutto così vicini.

 

 

“[…] Due esempi di fierezza messi insieme, una colla della memoria e due reagenti che assieme sprigionano forza e tenerezza. Adesso il connubio Macina e Gang è realtà a tutti gli effetti […] Qui troverete un incendio elettrico che comincia con un altro titolo profetico, Le radici e le ali, un incendio che è la forza nuda e poetica di un possibile canzoniere popolare costruito con le schegge della tradizione orale e gli spezzoni brucianti del combat rock militante. Mordono le chitarre con guizzante, saggio vigore,  morde la voce antica ed essenziale di Pietrucci a dominare un flusso di idee, storie, percorsi individuali e collettivi lontani dall’oblio”.

(Guido FESTINESE, World MusicMagazine, n. 66, Maggio-Giugno 2004)

 

 

Due momenti significativi “rubati” dall’obiettivo magico di Marco Pozzi

prima del concerto Macina-Gang, Monsano Folk Festival 2022

e dopo il concerto Macina-Gang, Monsano Folk festival 2023

 

 

 

“Al Festival di Mantova oggi sarà presentato Nel tempo ed oltre, cantando, splendida collaborazione discografica fra il gruppo folk marchigiano La Macina ed il gruppo veterano in Italia del combat rock, i Gang dei Fratelli Severini […] Da una parte la Macina, uno dei gruppi cardine del folk revival italiano: che significa opera di tessitura, di memoria, di rapporti sul territorio, produzioni discografiche incessanti nei decenni, sino a ricostruire una mappa degli alberi di canto che abitavano nel cuore d’Italia […] Dall’altra parte i Gang,[…] uno dei pochi gruppi rock che nella Penisola possano andare a testa alta, combat rockc affilato come un rasoio e dolce come un racconto sul punto di svanire: esattamente come i brani raccolti da Gastone Pietrucci[…] Nel tempo ed oltre, cantando… un cd che, se ci saranno orecchie attente, potrebbe bissare lo straordinario exploit del fischio del vapore dell’accoppiata De Gregori-Marini, a restituire dignità ai canzonieri lasciati all’oblio comodo ai potenti di turno[…]  Vengono in mente i gruppi migliori del rock indipendente dall’altra parte dell’Oceano, a cominciare dalla Willard Grant Conspiracy. Ma qui è tutta roba nostra: di ieri, ed invece è oggi, di oggi, costruito su una sequenza di ieri che il tempo e i contrabbandieri della storia vorrebbero portarvi via.” (Guido FESTINESE, Guerriglieri folk-rock in azione, il Manifesto, 4 Marzo 2004)

 

 

 

La Macina

Gastone Pietrucci, voce

Adriano Taborro, chitarra acustica, violino, mandolino

Marco Gigli, voce, chitarra

Roberto Picchio, fisarmonica

Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni

Marco Tarantelli, contrabbasso

Giorgio Cellinese, coordinatore

 

Gang

Marino Severini - voce, chitarra 12 corde

Sandro Severini - chitarra elettrica

 

* In esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

 

 

Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti

 

 

 

       

Gastone Pietrucci – Marino Severini – Sandro Severini

 

Per ulteriori approfondimenti su i GANG  e sul cd

 MACINA-GANG, NEL TEMPO ED OLTRE CANTANDO vedi

 APPARATO N. 4

 

 

 

 

***

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***

 

 

 

 

Gli Artisti Protagonisti  del  

 

 

Monsano  Folk  Festival  2024  

 

 

La Macina

Gastone Pietrucci, voce

Adriano Taborro, (direttore musicale)

chitarra, mandolino, violino, voce 

Marco Gigli, chitarra, voce, controcanti

Roberto Picchio, fisarmonica, voce

Riccardo Andrenacci, batteria, percusioni

Marco Tarantelli, contrabbasso

Giorgio Cellinese, coordinatore

 

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Gastone Pietrucci

 

Elisa Ridolfi

 

 

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Allì Caracciolo (STA)

 

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Maria Novella Gobbi (STA)

 

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Milena Gregori   

 

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Piergiorgio Pietroni

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Filippo Paolasini  

 

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Dante Ricci  

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Mugia Bellagamba  

 

Eréndira Diaz

(Messico)

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Silvia Spuri

 

Adriano Taborro

chitarra, mandolino, oud

 

Oneiric Folk

Adriano Taborro: chitarre,mandolino, violino, oud.
Luigino Pallotta:fisarmonica
Claudio Mangialardi: contrabbasso, violoncello
Marco Lorenzetti: percussioni

Riccardo Andreanacci, batteria

 

 

Michele Sperandio Quartet

Michele Sperandio, arrangiamenti e batteria

Lorenzo Scipioni, contrabbasso

Simone Maggio, pianoforte

Marta Giulioni, voce

 

 

The Sleeping Whale

Claudio Bevilacqua: chitarra elettrica

Lorenzo Bruscantini: batteria e percussioni

Lorenzo Licciardello: basso

Marco Gigli: voce e chitarra

Marco Tarantelli: chitarra e sax

Matia Martinelli: pianoforte e tastiere

 )

 

Lara Giancarli & Shelè Quartet

 

Lara Giancarli voce

Dario Aspesani chitarre, armonica, percussioni, flauti, direzione musicale

Marco Ferrara tastiere

Paolo Partenza percussioni

"special guest"

Carlo Celsi violino

 

Dario Aspesani

 

 

 

Ricordati

Maurizio Agasucci

Gianfranco  Costarelli

Francesco Scarabicchi

(1951-2021)

        

          Pier Paolo Pasolini  

-          

Remo Pagnanelli  

      

             Franco Scataglini         

 

Piero Cesanelli

Riccarda Parasecoli

Simona Styronati

Corrado Olmi

(1926-2020)

 

 

*  *   *

Foglie d’Album 

 

Raccontare è del resto un atto di giustizia:

l’unico modo per ridare ai morti un posto tra i vivi.

Walter Benjamin

 

Sotto questo nome, da quest’anno sono indicati dei nuovi lavori, montati appositamente per l’edizione attuale del Monsano Folk Festival e per le edizioni future.

Prerogativa originaria ed insostituibile del Monsano Folk Festival, è stata sempre quella di essere oltre che un Festival internazionale ed itinerante, soprattutto un Festival di Musica popolare originale oltre che di revival. Quindi caratterizzare il Festival oltre che con gruppi od artisti di folk-revival, anche e soprattutto con la presenza indispensabile degli autentici portatori della tradizione e della loro musica cosiddetta“originale”.

Sino ad ora, sono riuscito (come ricercatore e come direttore artistico) a far partecipare sino alle ultime edizioni del Festival i cosiddettiinformatori, a farli conoscere personalmente al grande pubblico con concerti e partecipazioni memorabili,  indimenticabili ed aggiungerei fondamentali.

Ora purtroppo questo grande patrimonio umano, piano piano, va inesorabilmente e fisiologicamente scomparendo. Quindi mi sono posto il problema (una volta privi di questo incommensurabile serbatoio umano della memoria) come continuare la linea principale dell’ “originalità” delFestival, senza snaturarlo né andando fuori tema.

Gli ultimi informatori (magistralmente definiti anche alberi di canto) stanno scomparendo, la mia testimonianza diventa sempre più inevitabile per tramandare la loro memoria. Allora ho deciso che sarò io, con Foglie d’Album (quando non avrò più a disposizione i principali informatori) a sostituirmi a loro, nel raccontare a mia volta, i miei fortunati incontri, le mie registrazioni con loro, prestando la mia voce, i miei ricordi, per far rivivere le loro storie, le loro vite, i loro canti e tutto il loro bagaglio di umanità, di tenerezza, di “amore” che in questi più che quaranta anni di ricerca sul campo, mi hanno donato.

 

Gastone Pietrucci,

 Jesi, 12 Giugno 2009

 

   

Foglie d’Album

Fascicoli pubblicati

(a cura di Gastone Pietrucci)

 

 

 

Foglie d’Album 2009

n. 1   Aldo GOBBI

La voce, l’organetto e la memoria

per un grande ricordo: Aldo Gobbi

 

Foglie d’Album 2009 

 

 

 

 

n. 2  Italo AGNETTI, “Totò”

“In famija eravamo

in ventisei persone… 

 

Foglie d’Album 2010

n.  3   Pietro BOLLETTA

Il primo grande informatore

 de La Macina

 

Foglie d’Album 2010

 

n.   Armanda ANIMOBONO MANCINI 

& LE SORELLE

La voce della filanda jesina

 

 

Foglie d’Album 2011

 

n.  5   Giuseppe GASPARRINI

 Beppe de Birtina l’ultimo grande

 cantastorie marchigiano

Quel felice incontro ad Appignano nel 2001…

  

 Foglie d’Album 2011

 

n.  6   Laura PIETRUCCI CALABRESI 

Maria PIETRUCCI

Lallì & Mariuccia. Le voci di casa

 

 

Foglie d’Album 2012

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n. 7  Cesira ZENOBI GIGLI 

 Adelaide TASSI PIETRUCCI  

Le amiche del cuore

 

 

Foglie d’Album 2013

Numero straordinario

 Manuela BALDUCCI GIGLI

Grande voce femminile de La Macina

 

 

Foglie d’Album 2014 

Numero straordinario

 Gianfranco COSTARELLI

La Radiosa presenza

con il contributo del Comune e dell’Assessorato alla Cultura di Camerata Picena 

 

 

 

Foglie d’Album 2015

 

n. – Elvira CORSETTI PIRANI,” ”LA PIRANA

Il Canzoniere della Pirana

 

ANNULLATO PER DIVIETO INSPIEGABILE

DEL FIGLIO DELL’USO, PER LA PUBBLICAZIONE

DEL FASCICOLO N. 8 DI FOGLIE D’ALBUM,

DELLE INDISPENSABILI FOTO DELLA MADRE

ELVIRA CORSETTI PIRANI, DETTA “LA PIRANA”

 

 

Foglie d’Album 2016

n. 8  Nardino BELDOMENICO  

Grande “albero di canto”, grande

informatore e grande amico de La Macina

con il contributo della Famiglia Beldeomenico 

 

 Foglie d’Album 2016

n. 9  Severino RONCONI

“Sonava tutto… era bravissimo…

era indistruttibile…”

con il contributo della Famiglia Ronconi 

 

Foglie d’Album 2017

 

n. 10  Lina MARINOZZI LATTANZI

Grande voce della terra e dell’anima

con il contributo della Famiglia Lattanzi 

 

 

Foglie d’Album 2019

 

n. 11  Quartina LOMBARDI GIANSANTELLI,

Cesira SANTARELLI COLTORTI e Italia SANTARELLI

Quel miracolo all’Ospedale “Murri” di Jesi

1976 Genesi di una ricerca

 

Foglie d’Album 2020

 

  

n. 12  Giovanni CAPOGROSSI-Gianfranco FILIPPONI- NAZZRENO SALDARI

Le storie-Lo scioglilingua-Il canto

con il contributo di Alfiero Capogrossi e di Adriana, Federico e Marcello Filipponii 

 

 

 

Foglie d’Album 2021

 

7

n. 13 Anna Maria Bramucci CARRARA

A,B,C, Musica, maestra! Grazie.

con il contributo del Comune e dell’Assessorato alla Cultura diMorro d’Alba 

 

 

Foglie d’Album 2022

 

Numero straordinario

 Simona STRONATI

“rossoSIMONA”

con il contributo del Comune e dell’Assessorato alla Cultura di Monsano 

 

 

Foglie d’Album 2023

 

 

n. 14 Telemaca CAGNONI GORI- Augusta MARCELLI BRUSCHI

Rose d’amor

 

 

 

 

* I fascicoli della Serie Foglie d’Album editi dal Centro Tradizioni Popolari sono progressivamente numerati,

in modo da poterli raccoglierli ed alla fine della Collana sistemarli in un apposito raccoglitore.

 

 

 

Foglie d’Album,2023

by Centro Tradizioni Popolari

Printed in Italy. All Rights Reserved

 

Ogni riproduzione, o riproposta, anche parziale del materiale qui raccolto, deve essere da noi autorizzata e comunque sempre citata.

 

 

 

*  *   *

 

 

APPROFONDIMENTI SU I LUOGHI DEI CONCERTI

DEL MONSANO FOLK FESTIVAL 2024

 

Piazza dei Caduti- Monsano

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Piazza dei Caduti, Monsano

 

 

La Piazza dei Caduti di Monsano

 ospiterà i seguenti concerti:

 

MONSANO – SABATO 3 AGOSTO -Piazza dei Caduti-Ore 21,30 - Concerto Inaugurale

LA MACINA

in

IL DONO CHE NON SI NEGA

La Macina ai poeti amati

 

 

MONSANO –SABATO 24 AGOSTO -Piazza dei Caduti-Ore 21,30- Concerto Chiusura Festival

MACINA-GANG

in

 CONCERTO PER IL VENTENNALE (2004-2024) *

della pubblicazione del CD Nel tempo ed oltre cantando dei due gruppi storici del folk e del rock italiani

 

·         in esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

*

CAMERATA PICENA (AN)

 

La Corte del Catello del Cassero ospiterà :

 

CAMERATA PICENA (AN) – DOMENICA 4  AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto- Incontro della Sera

ERÉNDIRA  DIAZ & SILVIA SPURI

in 

TE QUIERO, MON AMOUR *

L’arte dell’incontro: canzoni d’amore e di disamore dal Sudamerica alla Francia,

cultura a confronto e contaminazioni

 

·         in esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

 

*

 

PIEVETORINA (MC)

 

Parco Gianni Rodari Ospiterà:

PIEVETORINA (MC) - GIOVEDÌ   8  AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto Grande della Sera     

ONEIRIC FOLK

in

POP & POPULAR

con l’amichevole partecipazione straordinaria di

GASTONE PIETRUCCI

 

*

 

MORRO D’ALBA (AN)

La Piazza Barcaroli ospiterà :

  

Ingresso a Morro d’Alba  - Il camminamento della “Scarpa” che porta alla Piazza Barcaroli

 

MORRO D’ALBA – VENERDÌ   9  AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto-Grande della Sera

MICHELE SPERANDIO QUARTET

in

 THE SEA OF MUSIC

Il mare , la libertà e il sognoi

 

In caso di pioggia il concerto si terrà nell’ Auditorium Santa Teleucania di Morro d’Alba.

 

 

 

 

*

SERRA DE’ CONTI

Chiostro di San Francecso

ospiterà il seguente concerto:

     

SERRA DE’ CONTI- SABATO 10 AGOSTO- Ore 21,30- Concerto Grande della Sera

LA MACINA & ELISA RIDOLFI

in 

CANTAR POESIA-CANTAUTORI E POETI

Omaggio a Francesco Scarabicchi e Piero Cesanelli

 

In caso di pioggia il concerto si terrà nel Teatro Comunale di Serr de’ Conti.

 

 

 

*

 

 

JESI (AN)

 

CHIESA SAN BERNARDO (Via Valle 3)

ospiterà il seguente concerto:

  

 

JESI – DOMENICA 11 AGOSTO- Ore 19,00 – Concerto del Ricordo e  della Memoria

GASTONE PIETRUCCI- MACINA TRIO

in

IL DOVERE DELLA MEMORIA  *

In ricordo di Pietro Bolletta (1904-1979) “Il primo grande informatore de La Macina”

 a centoventi anni dalla nascita e a quarantacinque anni dalla morte

 

·         in esclusiva per il Monsano Folk Festival

 

*

ALTETA DI MONTEGIORGIO (FM)

ospiterà il seguente concerto:

  

ALTETA DI MONTEGIORGIO (FM)- VENERDÌ  16 AGOSTO- Ore 21,30 – Concerto Grande della Sera      

 

MACINA QUARTET

in

COME LUCE A NOTTE

Canto della poesia e canto popolare in scene alterne

 

 

·          

La Piazzetta Matteotti di Monsano

ospiterà il seguente concerto:

 

MONSANO –DOMENICA 18 AGOSTO –Piazzetta Matteotti-Ore 19,00 – Concerto del Tramonto

THE SLEEPING WHALE

in

PLAYNG FOR THE FIREFLIES

Concerto dedicato a Riccarda, grande amica de La Macina

 

 

*

ChiostroVilla Nappi  - Polverigi (AN)

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Villa “Nappi” e Chiostro di Villa “Nappi”- Polverigi

 

 

Il Chiostro di Villa “Nappi” ospiterà,

Venerdì 23 Agosto il concerto:

 

POLVERIGI –VENERDÌ  23 AGOSTO- Ore 21,30 - Concerto- Incontro della Sera

 

LARA GIANCARLI & SHELÈ QUARTET

in

 

 TEMPO DOPPIO

 

 

*

 

 

APPARATO N. 1

 

I POETI AMATI

 

 

Allì CARACCIOLO

 poeta e regista, docente di Storia del Teatro, dirige un Teatro di Ricerca a livello professionale. L’idea di poesia come manifestazione dell’essere, sua espressione formale e misura del vivere, praticata nella ricerca del linguaggio e nella scrittura, la parola orientata sul filo d’orizzonte del pensiero in qualche modo filosofico e della riflessione sulla condizione umana, sono, nelle sue opere, la chiave di lettura e di interpretazione del senso della presenza dell’uomo nella storia e nella contemporaneità. Molte le pubblicazioni, tra cui: I filosofi dispersi. Storia segreta di Filippo Salviati galileista negli anni della Controriforma, Istituto Italiano per gli Studi filosofici, Napoli 2001 (pp. 890); Il demone del teatro. Grammatica della relazione diavolo-attore, Macerata 2012 (pp. 124); Praticabilità drammatica e drammaturgia del testo filosofico, Unimc 1993, etc. Prosa: Storie Impercettibili, Milano 2020 (pp. 176). Poesia, vincitrici di importanti premi, tra cui: Fonologia del vuoto (sottotitolo di Malincóre, Padova 1993), La Insomiglianza, Salerno 2000, le recenti Marginalia, Milano 2000 e Anacronia / Blood, che con il n. 1 inizia la collana Piccola Biblioteca Anterem. Tra i riconoscimenti Marchigiano dell’anno in Campidoglio per la Poesia e il Teatro nel 2001.

Remo PAGNANELLI (Macerata 1955-1987)

“morto per scelta volontaria nella sua città, Macerata, è uno dei poeti e critici più significativi della sua generazione. Aveva con la poesia un rapporto senza mediazioni e, nello stesso tempo, le si accostava con una consapevolezza e un bagaglio culturale rari nel nostro paese.[…] Come poeta ha esordito con la plaquette Dopo (Forlì, Forum, 1981), seguita da Musica da viaggio (Macerata, Olmi, 1984) e, infine da Atelier d’inverno (Treviso, Accademia Montelliana, 1985) e il poemetto L’orto botanico in 6 Poeti del Premio Momtale- Roma 1985 (Milano, All’Insegna del Pesce d’Oro, 1986). La sua poesia dolente ed ironica insieme, animata da un’originale tensione etica, risalterà ancora di più nelle raccolte postume Preparativi per la villeggiatura (Montebelluna, Amadeus, 1988) e Epigrammi dell’inconsistenza (Grottammarre, Stamperia dell’Arancio, 1992)” (D.M.). Nel 2000 a cura di Daniela Marcheschi è uscita la raccolta completa dell’opera in versi di Remo Pagnanelli, Le poesie (Ancona, il lavoro editoriale, 2000).

Pier Paolo PASOLINI (Bologna5 marzo 1922 – Roma2 novembre 1975)

è stato un poetascrittoreregistasceneggiatoreattore e drammaturgo italiano; considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittoreromanzierelinguista, regista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta, nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi (definì i suoi connazionali "bruti stupidi automi adoratori di feticci"), così come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti (definì questi ultimi "figli di papà" e il Sessantotto un evidente episodio di "sacro teppismo di eletta tradizione risorgimentale"). Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico. Sterminata la sua Bibliografia letteraria e cinematografica.

Francesco SCARABICCHI (Ancona 1951-2021)

ha esordito nel 1982 con La porta murata (Ancona, Residenza, 1982). Tra i suoi libri successivi: Il viale d’inverno (Brescia, L’Obliquo, 1989), Il prato bianco (2017, Torino, Einaudi, [Brescia, L’Obliquo, 1987], Il cancello 19801999  (Ancona, Pequod, 2001), (L’esperienza della neve (Roma, Donzelli, 2003), L’attimoterrestre. Cronache d’arte 1974-2006 (Ancona, Affinità elettive, 2006), La ferita della luce (Milano, Quaderni di Orfeo, 2007), con Massimo Raffaeli, Dovuto a La Macina (Jesi, Centro Tradizioni Popolari, 2008), L’ora felice (Roma, Donzelli,2010), con ogni mio saper e diligentia. Stanze per Lorenzo Lotto (Macerata, Liberilibri, 2013), Non domandarmi nulla (traduzioni da Garcia Lorca e Antonio Machado, 2025). Esce postumo il libro La figlia che non piange (Torino, Einaudi 2021) “[…] uno dei suoi libri, senz’altro il più commovente […] Il lirismo sommesso ed essenziale tipico del poeta marchigiano è qui al servizio di un libro testamentario in cui il poeta fa pacamente i conti con la fine della vita, avvertita ormai come imminente. Senza mai indulgere al pathos, attenendosi a quella sobrietà linguistica, a quel «monachesimo lessicale», come scrisse Enrico Testa, che chi ha letto Il prato bianco e gli altri suoi non numerosi libri ha imparato a interpretare come indicazione etica non meno che come scelta stilistica”. (Massimo Raffaeli)

 

Franco SCATAGLINI (Ancona, 1930-Numana, 1994).

Una fra le voci più intense ed originali della poesia contemporanea. Poeta di straordinaria raffinatezza, sui reperti e le reliquie di un anconetano arcaico, ha  costruito la proiezione autonoma della sua lingua poetica. Ha pubblicato Echi (Ancona.S.E.V.A, 1950); E per un frutto piace tutto un orto (Ancona, L’Astragallo,1973); So’ rimaso la spina,(ibidem, 1977); Carta Laniena (Ancona, Residenza, 1982); Rimario agontano, 1968-1985 (Milano, Scheiwiller, 1987); La rosa (Torino, Einaudi, 1992); El sol (Milano, Mondadori, 1995).Nel 2023 esce Franco Scataglini. Tutte le poesie (Milano, Quodlibet, 2023).

 

e

 

Piero CESANELLI (Recanati 10 luglio 1946 – Treia 28 settembre 2019)

È stato, a partire dal 1989, ideatore, fondatore e direttore artistico di Musicultura (Festival  della canzone popolare e d’autore), arrivata oggi alla XXXV edizione, di Lunaria e dell’ensemble La Compagnia di Musicultura.

Fin da giovanissimo ha manifestato un grande interesse per la canzone popolare e d’autore, che gli ha dato

modo di sostenersi nel periodo universitario suonando e cantando in vari gruppi. Ben presto concretizzerà la sua personale vocazione cantautorale, componendo negli anni decine e decine di canzoni che proporrà al pubblico in vari contesti. Laureatosi nel frattempo in Lettere presso l’Università di Urbino, si è dedicato all’insegnamento, con un’attenzione particolare alle attività teatrali.

Tra il 1985 e il 1990 ha pubblicato tre LP “Fuori Stagione”,“Generazione improvvisata”, Le due foto”.

 

 

I COLLAGES DI GASTONE PIETRUCCI A CORREDO DEL

 LIBRETTO ALLEGATO AL CD IL DONO CHE NON SI NEGA

 

     

G. Pietrucci , Nave che porti al niente, collage 2021

 

 

   

G. Pietrucci, …penserò ad emigranti/sopra neri vapori… collage 2016/2023

 

 

   

G. Pietrucci, Io sono l’Ulisse che non torna…, collage 2016/2023

 

 

 

 

G. Pietrucci, Amore mio, c’è andata/via la vita in gazzarre/ de sesso, collage 1997

 

 

G. Pietrucci, La luce più vasta è il buio, collage 2023

 

 

 

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G. Pietrucci, LForse un segnale / ripeti versi tra le foglie, collage 2016

 

 

 

 

 

 

 

G. Pietrucci, … Per questo è dannata alla solitudine la vita che mi hai data… collage 1988

 

 

 

G, Pietrucci, Per Mizio, collage 2022

 

 

 

G. Pietrucci, Angelo che me l’hai ferido ‘l core… collage 2022

 

 

 

  

G. Pietrucci, … e mi dicesti prendimi sono chilometri che aspetto, collage 20232

 

     *

    

APPARATO N. 2

 

ONEIRIC FOLK E

ADRIANO TABORRO

 

 

Il polistrumentista Adriano Taborro fondatore dei Oneirik Folk

 

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Oneiric Folk-(Pop & popular things) Un concerto in cui la musica popolare - come, ad esempio, il fado, i ritmi della musica popolare marchigiana (nostra terra di provenienza), greca, irlandese, blues, ecc.ecc -  si lega e al contempo si mescola, grazie all'apporto di nostre composizioni e arrangiamenti, a ritmi pop attuali. Una fusione tra melodie millenarie e contemporanee, racchiuse in un’atmosfera tra world music e lounge e, soprattutto dal vivo, in chiave quasi totalmente acustica : questo è il frutto del nostro viaggio musicale e sensoriale. Su di noi la pluripremiata docente, regista e poeta Allì Caracciolo scrive: “...Si può capire quanto significativa e importante nella ricerca contemporanea, nonché filologicamente corretta, sia l'idea di Adriano Taborro di avvicinare blues, fado, musica popolare marchigiana, tipologie musicali che affondano le loro radici nelle culture arcaiche non scritte, di cui esprimono la passione e il dolore non solo individualmente, ma come identità, dramma e storia della collettività. Idea che non solo funziona come progetto di ricerca e dal punto di vista dei risultati, ma che è in grado di creare proposte nuove e originali di suggestione fortissima e intensa. Ne nasce qualcosa che non è più ciò che era all'origine ma che lo moltiplica in mille significati e riferimenti acquisendo tutti gli strati delle culture musicali che incontra, in un sistema che nell'inglobarle le trascende secondo un lessico completamente originale e creativo, governato da una grammatica rigorosa.” (Allì Caracciolo) In questi pochi anni di vita Oneiric Folk è già stato ripetutamente ospite delle rassegne musicali più importanti del nostro territorio, per citarne alcune la Controra del Festival di Musicultura (Macerata), 3 volte al Monsano Folk Festival (3 diverse città), 2 volte ad Artistrada (Colmurano), 2 volte a Vita-Vita (Civitanova Marche), 2 volte Premio Sciabiga (Senigallia), Adriatico Mediterraneo Festival (Ancona), Festival editoria indipendente (Fano), Wow Folk Festival (Castelfidardo), oltre a vari club.  Il gruppo è formato da: Luigino Pallotta (fisarmonica), Marco Lorenzetti (percussioni), Claudio Mangialardi (contrabbasso, violoncello), Adriano Taborro, il sottoscritto, (chitarre, oud, mandolino, violino). In occasione di grandi palcoscenici, è prevista la presenza del batterista: Riccardo Andreacci. Curriculum vitae Adriano Taborro: Ho iniziato a studiare la chitarra all’età di 6 anni. A 12 anni ho avuto la fortuna di suonare regolarmente con diversi gruppi formati da musicisti adulti ed esperti. Sino alla fine degli anni ’90 le mie esperienze sono state soprattutto rock-blues (finalista ArezzoWave con i Colori Base di cui ero anche compositore, tournèe nella stessa manifestazione con i Crunasacra, Soul Festival e innumerevoli esibizioni nei locali di mezza Italia). Successivamente ho collaborato con Piero Cesanelli, Vanni Pierini e Pepi Morgia nello spettacolo "Viaggiatori sedentari" e con Marco Poeta nel suo progetto sul “fado”. Contemporaneamente sono entrato nel gruppo di ricerca e musica popolare “La Macina” , fondato nel 1968 da Gastone Pietrucci, che mi ha voluto direttore musicale dove ho curato gli arrangiamenti dei progetti del gruppo successivi al 2000 e ho composto musiche in specifici spettacoli. Dal 2000 al 2010 gran parte della mia attivita' coincide con quella della Macina e delle sue variegate attivita'(tournèe in tutta l'Italia e all'estero, 3 cd: "Aedo malinconico e ardente..".vol.1, 2 e 3, "Nel tempo ed oltre cantando" con i Gang, spettacoli su Pasolini, Tenco, Ciampi, Modugno, De Andre', Scataglini). Sono continuate in maniera estemporanea anche le collaborazioni con Marco Poeta (oltre al fado spettacoli su Thomas Merton, T.S.Eliot, Sergio Endrigo, spettacoli con Silvia Mezzanotte,ecc.ecc.), e con Piero Cesanelli e Musicultura, collaborazione intensificatasi negli ultimi anni grazie alle numerose produzioni di Musicultura. Nel 2009 ho vinto il premio "CreativaMente", nel settore "La vita per l'arte". Dal '93 ho insegnato in diverse scuole chitarra elettrica e musica d'insieme, dal 2013 nella Civica Scuola di Musica "B. Gigli"di Recanati. Nel 2013 ho iniziato a lavorare nel mio progetto Oneiric Folk, progetto che tratta della connessione tra la musica popolare ed il pop contemporaneo. Attualmente suono chitarra elettrica, acustica, classica, mandolino, violino, oud e basso. In questi anni ho collaborato (in concerti e/o in studi di registrazione) con: Enrico de Angelis, Massimo Bubola, Alli’ Caracciolo, Rossana Casale, Piero Cesanelli, Antonio Chainho, Gianni d’Elia, Carlo Delle Piane, Grazia De Marchi, Daniele Durante, Sergio Endrigo, Josè Feliciano, Eugenio Finardi, Lucilla Galeazzi, The Gang, Francesco di Giacomo, Giancarlo Giannini, Francesca Inaudi, Roberto Licci, la Macina, Oliviero Malaspina, Giovanna Marini, Silvia Mezzanotte, Federico Mondelci, Pepi Morgia, Carlo Muratori, Moni Ovadia, Tony Pagliuca, Andrea Parodi, Vanni Pierini, Gastone Pietrucci, Marco Poeta, Alessandro Preziosi, Oliviero de Quintaje', Massimo Raffaelli, Lucrezia Lante della Rovere, Clem Sacco, Francesco Scarabicchi, Marino e Sandro Severini, Ambrogio Sparagna, Sperimentale Teatro “A”, Ares Tavolazzi, Teatro Stabile delle Marche, Riccardo Tesi, Charlie Wood. Tra i palcoscenici piu' importanti ho partecipato a varie edizioni di Musicultura, Premio Tenco, Premio Ciampi, Folkest e Auditorium Parco della Musica di Roma. per i 50 anni di attività de La Macina (con la pertecipazione straordinaria di Sandro Portelli, Giovanna Marini, Rossana Casale, Sara Modigliani e Lucilla Galeazzi).

Così Adriano Taborro si racconta:

“Ho iniziato a studiare la chitarra all’età di 6 anni. A 12 anni ho avuto la fortuna di suonare regolarmente con diversi gruppi formati da musicisti adulti ed esperti. Sino alla fine degli anni ’90 le mieue esperienze sono state soprattutto rock-blues (finalista ArezzoWave con i Colori Base di cui ero anche compositore, tournèe nella stessa manifestazione con i Crunasacra, Soul Festival e innumerevoli esibizioni nei locali di mezza Italia). Successivamente ho collaborato con Piero Cesanelli, Vanni Pierini e Pepi Morgia nello spettacolo "Viaggiatori sedentari" e con Marco Poeta nel suo progetto sul “fado”. Contemporaneamente sono entrato nel gruppo di ricerca e musica popolare “La Macina” , fondato nel 1968 da Gastone Pietrucci, che mi ha voluto direttore musicale dove ho curato gli arrangiamenti dei progetti del gruppo successivi al 2000 e ho composto musiche in specifici spettacoli. Dal 2000 al 2010 gran parte della mia attivita' coincide con quella della Macina e delle sue variegate attivita'(tournèe in tutta l'Italia e all'estero, 3 cd: "Aedo malinconico e ardente..".vol.1, 2 e 3, "Nel tempo ed oltre cantando" con i Gang, spettacoli su Pasolini, Tenco, Ciampi, Modugno, De Andre', Scataglini). Sono continuate in maniera estemporanea anche le collaborazioni con Marco Poeta (oltre al fado spettacoli su Thomas Merton, T.S.Eliot, Sergio Endrigo, spettacoli con Silvia Mezzanotte,ecc.ecc.), e con Piero Cesanelli e Musicultura, collaborazione intensificatasi negli ultimi anni grazie alle numerose produzioni di Musicultura. Nel 2009 ho vinto il premio "CreativaMente", nel settore "La vita per l'arte". Dal '93 ho insegnato in diverse scuole chitarra elettrica e musica d'insieme, dal 2013 nella Civica Scuola di Musica "B. Gigli"di Recanati. Nel 2013 ho iniziato a lavorare nel mio progetto Oneiric Folk, progetto che tratta della connessione tra la musica popolare ed il pop contemporaneo. Attualmente suono chitarra elettrica, acustica, classica, mandolino, violino, oud e basso. In questi anni ho collaborato (in concerti e/o in studi di registrazione) con: Enrico de Angelis, Massimo Bubola, Alli’ Caracciolo, Rossana Casale, Piero Cesanelli, Antonio Chainho, Gianni d’Elia, Carlo Delle Piane, Grazia De Marchi, Daniele Durante, Sergio Endrigo, Josè Feliciano, Eugenio Finardi, Lucilla Galeazzi, The Gang, Francesco di Giacomo, Giancarlo Giannini, Francesca Inaudi, Roberto Licci, la Macina, Oliviero Malaspina, Giovanna Marini, Silvia Mezzanotte, Federico Mondelci, Pepi Morgia, Carlo Muratori, Moni Ovadia, Tony Pagliuca, Andrea Parodi, Vanni Pierini, Gastone Pietrucci, Marco Poeta, Alessandro Preziosi, Oliviero de Quintaje', Massimo Raffaelli, Lucrezia Lante della Rovere, Clem Sacco, Francesco Scarabicchi, Marino e Sandro Severini, Ambrogio Sparagna, Sperimentale Teatro “A”, Ares Tavolazzi, Teatro Stabile delle Marche, Riccardo Tesi, Charlie Wood. Tra i palcoscenici piu' importanti ho partecipato a varie edizioni di Musicultura, Premio Tenco, Premio Ciampi, Folkest e Auditorium Parco della Musica di Roma”.

Formazione Oneiric Folk

Adriano Taborro, (chitarre, oud, mandolino, violino) Luigino Pallotta (fisarmonica), Marco Lorenzetti (percussioni), Claudio Mangialardi (contrabbasso, violoncello), Riccardo Andreacci (batteria)

Repertorio Oneiric Folk

Uno spettacolo in cui la musica popolare - come, ad esempio, il fado, i ritmi della musica popolare marchigiana (nostra terra di provenienza), greca, irlandese, blues, ecc.ecc -  si lega e al contempo si mescola, grazie all'apporto di nostre composizioni e arrangiamenti, a ritmi pop attuali. Una fusione tra melodie millenarie e contemporanee, racchiuse in un’atmosfera tra world music e lounge e, soprattutto dal vivo, in chiave quasi totalmente acustica : questo è il frutto del nostro viaggio musicale e sensoriale.

 

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APPARATO N. 3

 

ELISA RIDOLFI

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TARGA TENCO 2024

PER IL MIGLIOR ALBUM OPERA PRIMA

“CURAMI L’ANIMA”

 

Elisa Ridolfi e docente al conservatorio statale G.Rossini di Pesaro.

Dopo il conseguimento del Diploma di Liceo Classico, si trasferisce a Firenze per iscriversi alla Facoltà di Psicologia. Durante la permanenza a Firenze intraprende lo studio del canto classico presso l'Accademia San Felice.

Nel 2000 inizia la collaborazione con il fadista Marco Poeta, uno dei pochi italiani a suonare la chitarra portoghese, Paolo Galassi, Michele Ascolese, in precedenza chitarrista di Fabrizio De AndréFrancesco Di Giacomo, già cantante del Banco del Mutuo Soccorso, ed Eugenio Finardi, con cui produce il primo disco dal titolo O Fado (2001, Target music/Edel), in cui Elisa Ridolfi canta molti dei brani di Amália Rodrigues. Il disco fu registrato a Milano presso le Officine Meccaniche di Mauro Pagani.[3]. Il tour che seguì toccò tutta l'Italia e parte dell'Europa, compreso il Portogallo.

Al tour seguì un lungo viaggio in Portogallo, in cui Ridolfi imparò la lingua e conobbe molti degli interpreti del fado sia storici che giovani, tenendo così concerti nei luoghi storici di questo genere come il Casinò de Estoril e dividendo il palco anche con Ana Sofia Varela. È di questi anni il premio Quartas do Fado per la divulgazione del fado nel mondo.

2002-2008: L'Accademia do Fado

Nel 2002 entra a cantare nell'Accademia do Fado, nuovo progetto di Marco Poeta, che vede il coinvolgimento di Paolo Galassi alla chitarra acustica e Matteo Moretti al basso acustico. Con questa formazione esce il primo album dal titolo O nosso fado per la Target music dove Elisa canta assieme ad Alice Fabretti e Valentino Mercorelli.

Nel 2005, sempre per la Target music, esce l'album Il poeta e la chitarra, composto per la maggior parte da brani inediti, eccezion fatta per la reinterpretazione de La casa in via del campo già interpretata da Amália Rodrigues (Vou dar de beber à dor), che viene tradotta in italiano[4].

Tra le collaborazioni che hanno visto impegnata Elisa Ridolfi e l'Accademia do Fado, vanno ricordate quella con Lucio Dalla (con cui ha già fatto numerosi concerti andando anche a Lisbona), quella con Peppe Servillo degli Avion Travel e quella con Enzo Gragnaniello.

In tutto il periodo della collaborazione con Marco Poeta, molti sono i tour a Lisbona, dove Elisa Ridolfi ha l'opportunità di cantare in locali storici del fado come la Pareirina d'alfama assieme a noti artisti del fado come Argentina SantosJorge FernandoJoao BragaJoel PinaAntónio Chainho.

Nel 2008 Elisa Ridolfi, Matteo Moretti e Paolo Galassi lasciano l'Accademia do Fado

2009-in poi: tra attività solista e la Compagnia di Musicultura[modifica | modifica wikitesto]

Con l'allontanarsi dall'Accademia do Fado, Elisa Ridolfi che continua a collaborare con Matteo Moretti e Paolo Galassi, inizia un nuovo percorso artistico, proponendo una rivisitazione del Fado tradizionale portoghese contaminato da strumenti e atmosfere non consuete per il genere che riprendono sonorità africane, sud-americane o del jazz contemporaneo[5]. Inizia la collaborazione con Marco Pacassoni (marimba e vibrafono), con Andrea Costa (violino) e Gionata Costa (violoncello) dei Quintorigo con i quali realizza il suo primo album solista dal titolo Canta-me o Fado, che vede come ospiti Peppe ServilloLuca Miti e Monica Demuru.

Tra il 2010 ed il 2012 ha curato la direzione artistica di Amantica, festival di musica folk dedicato all'organetto che si svolge a Recanati.

Verso la metà del decennio, Elisa Ridolfi viene chiamata da Pietro Cesanelli a mettere la voce nello spettacolo de La Compagnia di Musicultura dal titolo Scalinatella, la canzone napoletana dalla villanella al rock blues. Inizia così un lungo periodo di collaborazione con il gruppo di Cesanelli che durerà per molti spettacoli successivi.

Nel 2021 Elisa Ridolfi annuncia l'uscita del nuovo album intitolato Rec De Cor, già pronto da più di un anno, ma non più uscito a causa della pandemia di COVID-19

Discografia

Solista2009 - Canta-me o Fado

Accademia do Fado

·         2001 - O Fado con Eugenio FinardiFrancesco Di Giacomo e Marco Poeta

·         2003 - O nosso fado

·         2005 - Il Poeta e la chitarra

 Nella Collana: Crinali, inaugurata da La Macina, con il cd live,, La Macina Nel vivo di una lunga storia, Elisa Ridolfi, ha inciso il suo Curami l’anima.

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Elisa Ridolfi 

Curami l'anima 

contiene cd e

Formato 14x14, pp. 28, con foto a colori e b/n e le opere in ceramica di Antonella Sabatini

 

Fine modulo

Dopo un’intensa stagione d’impegno nella promozione del fado in Italia, Elisa Ridolfi è al suo esordio come cantautrice con un carico di vita e poesia che si scioglie magnificamente in una voce di grande fascino e personalità, giunta al culmine delle sue potenzialità come timbrica, estensione e varietà di modulazioni.

Qualcosa di lieve e pesante allo stesso tempo, etereo e terrestre si leva da questi brani, in un flusso di coscienza che ininterrottamente muta tragitto per ritornare ogni volta su se stesso, senza mai assumere le cadenze tristi di un ripiegamento: qualcosa che si definisce soltanto nel linguaggio evocativo della musica ma che il duplice rimando a Virginia Woolf (Q e Il tempo passa) può aiutare a nominare. Curami l’anima, pertanto, non è un titolo a caso né, tanto meno, a sproposito: c’è davvero qualcosa che risuona come benefico, lenitivo di pene e tormenti, una sorta di unguento sonoro che la protagonista deve aver sperimentato su di sé prima di farne dono agli altri, provando sulla sua stessa pelle come la musica possa consolare l’animo degli uomini disperdendo il brusìo delle loro vane parole.

Con scritti di Jorge Fernando, Domenico Ferraro e Ezio Nannipieri, la direzione artistica di Tony Canto, un ensemble di grandi musicisti e la partecipazione straordinaria di Eugenio Finardi e Jaques Morelenbaum, un album di rilucente bellezza e di una rara forza espressiva.

 

CHIOSTRO DI SAN FRANCESCO

 

Nell'antico convento di San Francesco, dei Minori Francescani Conventuali, risalente ai primi del XIV secolo, oggi è collocata l'attuale sede del Municipio. La struttura dell'edificio è rimasta sostanzialmente intatta fino ad oggi, ma è scomparsa la chiesa annessa che aveva una torre con orologio. A testimonianza, sulla sinistra della facciata del palazzo comunale, ci sono le tracce di un antico affresco che apparteneva alla chiesa. Ora,  nell’attuale Piazza Gramsci, resta il Chiostro di San Francesco, che fu ristrutturato nella seconda metà dell’Ottocento. Il loggiato conserva nel pennacchio del terzo arco un frammento di affresco, che apparteneva forse ad un altare, raffigurante il tetto di una capanna e riconducibile al tema della Natività di Gesù.

 

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http://www.serradecontiturismo.it/joomla/images/immagini/cosa_vedere/COMUNEAFFRESCO2.jpg COMUNEAFFRESCO3

Un’iscrizione permette di identificare l’artista, Dionisio Nardini, che eseguì l’affresco con ogni probabilità nell’ultimo decennio del XV secolo.

Negli ambienti ricavati dalla ristrutturazione ottocentesca ed in quelli del vicino Palazzo Palazzi (sec. XVIII) hanno sede gli uffici comunali.

 

 

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APPARATO N. 4

CHIESA DI SAN BERNARDO

 

 

La Chiesa di San Bernardo costituisce uno dergli esempi più interessanti  di architettura tardobarocca jesina.

 

Portone ligneo cinquecentesco della Chiesa di San Bernardo (Via Valle,3), uno dei più bei gioielli dell’arte barocca presenti a Jesi. Il portone è uno dei pochissimi ancora in funzione dal cinquecento, di considerevoli dimensioni tutto lavorato a bugne.

Il legno di costituzione non è facilmente riconoscibile in quanto ricoperto da sporcizia, residui di vernice e materiale di erosione prodotta dalla tarlatura, ma facilmente è un legno nobile a venatura compatta. la sua vera natura verrà definita in maniera certa solo dopo la ripulitura. è ricoperto da spaccature, fessurazioni, segni di impropri restauri e pezzi di cornice applicati a caso ed ormai in distacco e non congruenti agli originali.

   

il legno di costituzione non è facilmente riconoscibile in quanto ricoperto da sporcizia, residui di vernice e materiale di erosione prodotta dalla tarlatura, ma facilmente è un legno nobile a venatura compatta. la sua vera natura verrà definita in maniera certa solo dopo la ripulitura. è ricoperto da spaccature, fessurazioni, segni di impropri restauri e pezzi di cornice applicati a caso ed ormai in distacco e non congruenti agli originali.

 

 

 

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APPARATO N. 5

 

GANG

 

  

Marino Severini - Sandro Severini (Gang)  – Marino Severin- Gastone Pietrucci-Sandro Severini (Macina-Gang)

 

Gang, la rock band marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, sono da 30 anni i portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e soprattutto militante. Chitarre e batteria al servizio di un messaggio politico-culturale da sempre ben chiaro e definito che prendendo spunto dalle sonorità punk dei Clash di Joe Strummer li ha resi testimoni e cantori di una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo punk-rock.

Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di una decina di album sempre fedeli ad una linea di pensiero solidale ed attenta agli oppressi ed alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano.

Coscienza e memoria, radici ed ali, terra e fuoco, lotta e speranza, ecco gli ingredienti che da sempre costituiscono la ricetta dei Gang, che hanno dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone d'autore, senza dimenticare l'immenso potenziale della tradizione popolare più genuina. Un tesoro inestimabile, che si inserisce a pieno titolo nei capisaldi musicali e culturali d'Italia.

Ha collaborato con lo “storico”  Gruppo folk marchigiano La Macina in un lavoro comunitario, confluito nel disco, Macina-Gang, Nel tempo e oltre cantando, (Storie di Note SDN033, cd, 2004), premiato e segnalato come SuperGruppo dell’anno al Premio Tenco 2004.

  

 

MACINA-GANG

Nel tempo ed oltre cantando

 

“ Accompagnati spesso – un particolare agli esordi – dalla definizione di  “Clash italiani”, i Gang hanno abbracciato, nel corso di una avventura musicale lunga ormai venticinque anni, un percorso personale e rigoroso, nel quale il rock si è man mano mescolato a un appassionato recupero delle radici politiche, culturali e musicali e che li ha portati ad essere non solo i capiscuola del cosiddetto combat-folk ma uno dei gruppi più significativi in assoluto della storia del rock italiano. Fin dall’inizio i Gang sono stati la creatura di due fratelli, Marino e Sandro Severini […] Nel 1991 finalmente, dopo il periodo “inglese” i Gang  si avviano sempre di più verso il recupero delle tradizioni popolari. Il primo passo è ovviamente, il ritorno alla lingua italiana e la pubblicazione de Le radici e le ali, disco tra i più importanti degli anni ’90.[…] Se Le radici e le ali era stato uno spartiacque nell’evoluzione musicale, il secondo cd in italiano, “Storie d’Italia” del 1993 è il trionfo artistico dei Gang. Brani come Eurialo e Niso, Kowalsky, Sesto San Giovanni sono una fotografia dell’Italia di Tangentopoli e di nuovi conflitti sociali, visti però con uno sguardo poetico e narrativamente maturo. […] Infine i Gang pubblicano nel 2004 per Storie di Note, Nel tempo ed oltre cantando, album di chiara impostazione tradizionale in collaborazione con la storica formazione folk La Macina.”   (Da: “Enciclopedia del rock italiano”, a cura di Gianrico TESTANI, Fazi Editore, Roma,, 2006, pp.261-265).

“Che cosa tiene insieme, anzi lega in una intramatura che sembra naturale, un gruppo che interroga la matrice folclorica del proprio esser-ci e un altro che contamina la vocazione rock (l’archetipo dei Clash recepito nell’indigenza della Marca profonda) coi temi della passione politica e di una sussultante protesta libertaria? In altri termini, perché ad un certo punto di percorsi decisamente diametrali, la Macina di Gastone Pietrucci e i Gang di Marino e Sandro Severini si incontrano fino a scambiarsi sonorità, testi e voce? Si direbbe che questo accada per una fatale convergenza di storia e geografia, cioè grazie al riconoscimento di due dimensioni adiacenti, reciprocamente pattuite, e sempre permutabili. Prima e dopo, qui e altrove, si spiazzano e nel frattempo si scambiano le parti per scoprirsi volta a volta il parziale desideroso di un totale, una metà necessariamente manchevole, una utopia (cioè il senso della vita compiuta, la pienezza dell’esperienza) che il proprio adempimento ha bisogno vicendevole di spazio e di tempo. Non a caso la parola-chiave della Macina è “radici” (il nero patema dei subalterni e degli sfruttati, i segni degli ammutoliti, nei secoli, da una dinamica di classe divenuta destino) mentre l’emblema dei Gang si riferisce alle “ali”, dunque alla prefigurazione della città futura, a un gesto di svincolo che sottragga il neoproletariato urbano alle catene e ai ceppi, spesso invisibili, su cui continua a buttare sudore e sangue, quando lo stato di cose presenti giunge a proclamarne inessenziale, addirittura inesistente, il suo essere espropriato/defraudato/alienato. Ecco sorgere il canto di questua, il lamento della malmaritata, il malinconico addio della stagionale filandara o il saltarello dirompente dentro un carnevale già ipotecato dalla quaresima, però tutti quanti tradotti nel combat-rock che esalta il vibrato vocale di Marino e la chitarra di Sandro, scoscesa e insieme lunare; ed ecco rispondere il dialetto dell’immigrato, l’urlo dell’operaio-massa, l’orgoglio o la nuda elegia del vecchio partigiano, ritrasmessi dalla partitura di Gastone, desolatamente spoglia e malinconica. Va da sé che Cecilia e Kowalsky, Monsano e Filottrano, la stazione di Bologna e il cielo sopra Bagdad, Mirafiori e Sesto San Giovanni, gli orizzonti dell’Adriatico e il reclusorio minorile del “Ferranti Aporti”, sono nient’altro se non i nomi e i luoghi d’un’umanissima e ormai atavica epopea, la stessa degli individui cancellati o rimossi, al passato, e di quelli perseguitati o emarginati, al presente. Down and out, come nel titolo di George Orwell, lì si collocano ora i referenti ora invece i destinatari della Macina e dei Gang: musica e parole per chi, letteralmente, viene buttato fuori dalla vita, per chi continua a guardarla da sotto”. (Massimo RAFFAELI, , Macina & Gang, dalla prefazione al CD Macina-Gang, Nel tempo ed oltre, cantando, 2004)

 Fratellanze[…] Di questo disco si parlava da un sacco, addirittura anni […] Ma in casi come questi, si sa, il tempo ha un’importanza relativa, specie se poi si rivela galantuomo e ripaga la lunga attesa con risultati speciali E’ uno splendido incontro, Nel tempo ed oltre, cantando… tra due band diverse per vicende musicali ma accomunate non solo dalle origini marchigiane ma anche e soprattutto dalla capacità e dal desiderio di percorrere –ciascuna alla sua maniera – le vie della tradizione: tradizioni prettamente folcloriche per La Macina, oltre vent’anni di carriera discografica vissuta fuori dai giri ufficiali ma fieramente dentro la propria cultura, e rock per il combo di Marino e Sandro Severini, la cui coerenza non è stata soffocata dal muoversi da un tempo altrettanto lungo all’interno di un circuito più esposto… una canzone autentica e sanguigna come tutto ciò che nasce dalle radici, interpretata con sapiente equilibrio fra strutture in prevalenza acustiche ma aperte ed azzeccate, seppur mai esagerate, incursioni elettriche; una canzone che attinge sia dal repertorio della Macina […] e sia da quello autografo dei Gang, le cui matrici folk vengono fatte emergere in modo ancor più evidente…  un’ora di sonorità vivaci e suggestive, rese ancor più attraenti dagli scambi vocali […] e dei duetti tra Gastone Pietrucci e Marino Severini […] Quanto basta e avanza per fare di Nel tempo ed oltre, cantando un brillante progetto etnomusicologico, una straordinaria antologia di storie e un ricco serbatoio di emozioni profonde.”  (Federico GUGLIELMI, Il Mucchio, n. 569, 9-15 Marzo 2004)

 

 “[…] Due esempi di fierezza messi insieme, una colla della memoria e due reagenti che assieme sprigionano forza e tenerezza. Adesso il connubio Macina e Gang è realtà a tutti gli effetti… Qui troverete un incendio elettrico che comincia con un altro titolo profetico, Le radici e le ali, un incendio che è la forza nuda e poetica di un possibile canzoniere popolare costruito con le schegge della tradizione orale e gli spezzoni brucianti del combat rock militante. Mordono le chitarre con guizzante, saggio vigore,  morde la voce antica ed essenziale di Pietrucci a dominare un flusso di idee, storie, percorsi individuali e collettivi lontani dall’oblio”.

(Guido FESTINESE, World MusicMagazine, n. 66, Maggio-Giugno 2004)

 

“[…] Credo che il profondo legame tra La Macina di Gastone Pietrucci, i Gang di Marino e Sandro Severini e Alfonso Gatto sia proprio, oltre il titolo del nuovo Cd… nel sentimento della storia e dei vinti, in quel seguito che lungo il canale del tempo lascia i nomi perduti e salvati dalla pietà di una tradizione orale e dai versi che si incidono a memoria d’uomo per toccare il dolore e il sacrificio secondo una pronunzia apertamente politica e civile… Proprio in questa Italia perduta e  colpita al cuore si alzano lingua e dialetto, le voci e le musiche che fondono tradizione e sonorità dolcissime ed aspre, clangore metallico ed echi antichissimi… Cantano alternandosi Marino e Gastone, scandiscono con il corpo i brani e le partiture, onde sinuose e passi impossibili da contare… Un concerto di vibrazioni fisiche oltre che emotive…una verticale e corale dilatazione di temi ed echi che scelgono l’adesione piena e senza risparmio del pubblico accompagnata dalla passione degli esecutori: per La Macina, la chitarra, il mandolino e il canto esperti di Adriano Taborro e di Marco Gigli, la fisarmonica struggente di Roberto Picchio; per i Gang, la chitarra elettrica maga di Sandro Severini, la perfezione del basso di Francesco Caporaletti, della batteria di Paolo Mozzicafreddo, dell’organo e delle tastiere di Marco Tentelli […] Anche il teatro ha finalmente abbandonato, per alcune ore, una solennità paludata accendendosi e restituendosi alla sua vocazione popolare.”

(Francesco SCARABICCHI, Il Messaggero, 1 Marzo 2004)

 

“… Oggi dedichiamo il nostro spazio ad un bellissimo album.. Fa un certo  effetto i brani composti da Severini e Bubola, interpretati da par suo da Gastone Pietrucci. Ed è interessante come canzoni quali Eurialo e Niso… Kowalski o Sesto San Giovanni abbiano in queste nuove versioni, un tocco di classicità, un arricchimento emotivo. Se i Gang in questi anni abbiamo avuto  modo di conoscerli bene, il gruppo La Macina, da trentacinque anni sulla breccia – è stata per noi un sorpresa… Un album che potrà piacere ai fans dei Gang e a tutti quelli che seguono con interesse le vicende della musica popolare italiana.”  (Guido GIAZZI, Buscadero, n. 256, Aprile 2004)

 

 “… Perché combat ? Beh, sui Gang e la Macina si è detto molto. I primi sono l’avanguardia del rock che dai centri sociali, dalle feste della sinistra, dalle piazze stipate dei nostri giovani, urlano con tutto il fiato il malcontento di un paese alle prese con un governo che mette in ginocchio l’economia delle famiglie, stravolge le regole fondamentali per compiacere gli alleati in Iraq. Gastone e i suoi sono una vera e propria enciclopedia della musica popolare e sociale, depositari di una cultura antica, che però si rivela attuale. Macina e Gang sono diventati un amalgama forte, affiatato, fotografia perfetta di un ‘auspicabile scelta di coesione per mandare a casa chi h trasformato questo paese in una sorta di Bengodi per le classi elette…” (Luis CABASÉS,  Il progressive rock bussa al “Tenco”, l’Unità, 30 Ottobre 2004)

 

“Un emozionante viaggio musicale originato da un verso di Alfonso Gatto e dalla passione per la musica e la tradizione popolare. Così è nato Nel tempo ed oltre, cantando , il disco di Gang e La Macina due formazioni che da punti di vista diversi sono approdati a un terreno musicale dove mettere insieme memoria tradizionale e rock. La Macina è, infatti, un gruppo veterano della ricerca nella musica popolare sotto la guida di Gastone Pietrucci, mentre ben nota invece è la gloriosa storia dei Gang nell’ambito del rock italiano grazie all’appassionato attivismo dei fratelli  Marino e Sandro Severini…” (Felice LIPERI, la Repubblica, 21 Settembre 2004)

 

Marche, assieme Gang e La Macina. Folk-Rock. I Gang dei fratelli Severini sono da vent’anni, una realtà poderosa del combat-rock italiano, La Macina del cantastorie Gastone Pietrucci, da trent’anni, recupera il patrimonio popolare marchigiano. Assieme, in Nel tempo ed oltre, cantando (Storie di Note), fanno scintille. Appassionato e sanguigno. (Roberto CASALINI, Io donna, il femminile del Corriere della Sera, n. 19, 8 Maggio 2004)

 

“Al Festival di Mantova oggi sarà presentato Nel tempo ed oltre, cantando, splendida collaborazione discografica fra il gruppo folk marchigiano La Macina ed il gruppo veterano in Italia del combat rock, i Gang dei Fratelli Severini… Da una parte la Macina, uno dei gruppi cardine del folk revival italiano: che significa opera di tessitura, di memoria, di rapporti sul territorio, produzioni discografiche incessanti nei decenni, sino a ricostruire una mappa degli alberi di canto che abitavano nel cuore d’Italia… Dall’altra parte i Gang,… uno dei pochi gruppi rock che nella Penisola possano andare a testa alta, combat rockc affilato come un rasoio e dolce come un racconto sul punto di svanire: esattamente come i brani raccolti da Gastone Pietrucci… Nel tempo ed oltre, cantando… un cd che, se ci saranno orecchie attente, potrebbe bissare lo straordinario exploit del fischio del vapore dell’accoppiata De Gregori-Marini, a restituire dignità ai canzonieri lasciati all’oblio comodo ai potenti di turno…  Vengono in mente i gruppi migliori del rock indipendente dall’altra parte dell’Oceano, a cominciare dalla Willard Grant Conspiracy. Ma qui è tutta roba nostra: di ieri, ed invece è oggi, di oggi, costruito su una sequenza di ieri che il tempo e i contrabbandieri della storia vorrebbero portarvi via.” (Guido FESTINESE, Guerriglieri folk-rock in azione, il Manifesto, 4 Marzo 2004)

 

“… Gastone Pietrucci e Marino Severini sono le due voci leader di questo riuscito sodalizio che si alternano con grande intensità in pezzi già sentiti nel repertorio dei Gang e della Macina. Musicalmente ci ha guadagnato l’intero repertorio…”   (Roberto CASELLI, Jam, n.103, Aprile 2004)

 

“… Onore ai maestri… I Gang, considerati inizialmente i Clash italiani, hanno poi intrapreso una carriera maggiormente d’autore, un’evoluzione che trova le sue radici nell’ascolto di uno storico gruppo popolare marchigiano: La Macina di Gastone Pietrucci. E questa collaborazione aggiorna il repertorio di entrambi arricchendo ora con influssi rock, ora con spunti folk, le storie di amore, resistenza e lotta che sono parte del bagaglio culturale della provincia maceratese e che, grazie a questa operazione, assumono un nuovo ed importante valore…” (Gianluca POLVERARI, Rock*Star, n. 285, Maggio 2004)

 

 “La testimonianza e la memoria popolare nell’incontro musicale fra La Macina e i Gang…un emozionante viaggio musicale di due formazioni marchigiane…di questo apparentemente insolito connubio. Sensibilità comuni che nascono da identiche

radici culturali, quello dell’impegno civile e sociale…” (Felice LIPERI, la Repubblica, 29 Maggio 2004)

 

“Il canto di Gastone Pietrucci fuoriesce con un’intensità viva e screziata di ricordi, nel fluire dei racconti raccolti dal vivo nella terra della Marca e rielaborati nel testo e nella musica, o raccordati a universali fantastici che interpretano i cicli ricorrenti della vita e della morte, del coraggio e della sopraffazione, della fedeltà e dell’amore: la sua voce è una raucedine dell’anima, che ti coglie nel profondo: Marino Severini è il folksinger militante, limpido e struggente, di ballate politiche della storia recente, il rapsodo di palpitante vitalità che attualizza e adatta i miti del passato. Cantano bene insieme, l’uno con la sua Macina, l’altro con i suoi Gang. E insieme alle Muse di Ancona… hanno presentato a un pubblico numeroso e plaudente Nel tempo ed oltre, cantando, un suggestivo CD di dodici brani che incrociano le rispettive esperienze in musica e che vedono i due interpolarsi a vicenda nelle esecuzioni, l’uno sui pezzi dell’altro, per poi anche all’occorrenza fondersi, con esiti espressivi straordinari…” (Fabio BRISIGHELLI,  La Macina e i Gang conquistano le Muse, Corriere Adriatico, 1 Marzo 2004) 

 

“… Nel tempo ed oltre cantando, è un’opera importante di riscoperta di una tradizione contadina e popolare, ma soprattutto del valore di una cultura orale qui trasportata in canzoni, che mirano ad una coralità di voci e di strumenti… preziose testimonianze che vanno gustate e custodite gelosamente.” (Edoardo FRASSETTO, RockeRilla, n. 284, Aprile 2004)

 

“…Storia assai più antica in tutti i sensi quella del gruppo di canto popolare… e uno dei grandi classici del folk tricolore – La Macina, formazione aperta ruotante fin dal fatale 1968 intorno alla straordinaria figura di Gastone Pietrucci, collettore di brani tradizionali e spicciole epopee contadine e operaie che semplicemente non potevano prima o poi non incontrarsi con quelle, così simili, dei Severini…. Con esiti uniformemente eccellenti e superlativi… Rugosa e rugginosa, la voce di Pietrucci sarà per molti una scoperta. Non così quella di Marino Severini, che più passano gli anni e più trasmette epicità autentica, non sceneggiata…” (Eddy CILÌA, Il Mucchio Selvaggio, Extra, n. 14, Estate 2004)

 

“Due fra i gruppi più significativi dell’impegno sociale e civile si mescolano e reinterpretano le tappe più significative della loro storia in dodici brani che acquistano nuove suggestioni. L’album è un lungo viaggio comunitario nella storia, nelle emozioni e nelle speranze dell’Italia che resiste tra vittoria, drammi, felicità e sconfitte mescolando suoni della tradizione e rock solido e potente” (Gianni LUCINI, Liberazione,5 Marzo 2004)

 

 Le radici hanno le ali…. Due gruppi marchigiani storici, la Macina e i Gang, per celebrare l’approdo discografico di una fusione singolare tra le due realtà… La generosità passionale, l’ostinazione di un impegno civile e sociale, la musica intesa come ricerca delle radici – il destino, la memoria, i padri – e delle ali – la libertà dalle catene, la nostalgia del futuro. Ecco cosa unisce la Macina di Gastone Pietrucci, portavoce dei canti del popolo, ricercatore da oltre un trentennio di materiali folkorici, e i Gang dei fratelli Severini, una sorta di via marchigiana ai Clash, combat rock e antagonismo, l’urlo e la fuga. Si è verificata una fatale convergenza di storia e geografia. I repertori dei due collettivi musicali si sono fusi naturalmente, restituendosi vicendevolmente le pecularietà più felici…  (Gian Luca VELTRI, il Quotidiano, 11 Aprile 2004)

 

“L’anima rock dei Gang e quella folk della Macina perfettamente fuse insieme, per un’altra serata memorabile al Teatro delle Muse. E’ stato uno straordinario paghi uno e prendi due quello di sabato al Massimo. Da una parte  i Classh marchigiani, la band dei fratelli Marino e Sandro Severini, dall’altra il gruppo di Gastone Pietrucci, da trentacinque anni custode del patrimonio musicale popolare marchigiano.. Insieme per un concerto-evento… Chi si attendeva pochi centinaia di aficionados resta deluso. Le Muse traboccano di pubblico come nelle occasioni migliori. Tanti giovani in platea, nelle gallerie. E quando Pietrucci si presenta sul palco l’applauso che lo accoglie è da rockstar… Marino e Gastone si alternano al microfono, gli altri ne seguono gli slanci che è una meraviglia. Alla fine i bis, tra l’ovazione del pubblico” (Raimondo MONTESI, Macina & Gang, il folk-rock conquista le Muse, il Resto del Carlino, 1 Marzo 2004)

 

Macina-Gang, Nel tempo ed oltre, cantando… Ardito innesto di repertori tra l’agro-folk dei Macina e il combat rock industriale dei Gang. E funziona pure…. ”(Stefania ULIVI, Sette, del Corriere della Sera, 1 Aprile 2004)

 

“ Io c’ero è il titolo della rubrica. E in questo caso ben si potrebbe aggiungere e peccato per chi non c’era. Perché il concerto che Macina e Gang hanno tenuto nella seconda giornata vercellese di Folkermesse è uno dei migliori spettacoli degli ultimi tempi… Quasi due ore di musica, in un continuo rimando tra rock e tradizione, in cui i due gruppi marchigiani hanno dimostrato la possibilità di ottenere un efficace equilibrio tra stili diversi, in un rispetto tra forme musicali che si concretizza nel vicendevole arrangiamento di brani dei rispettivi repertori…Il risultato è uno spettacolo di grande compattezza e energia, in cui i differenti stili dei due gruppi sfumano l’uno nell’altro, creando una sintesi in cui si avverte, al di là delle differenti esperienze artistiche e musicali, come sia analogo il sentire e vivere l’impegno di dare voce alla cultura popolare…” (Marco G. LA VIOLA, Folk Bulletin, n.7, Settembre, 2001)   

 

“… Entrambe marchigiane ed entrambe guidate da una sensibilità politica che trasforma la musica in inni di resistenza civile, le due band intitolano il cd con un verso di Alfonso Gatto. Dentro, da Le radici e le ali dei fratelli Severini all’epica folk di Stavo ‘n bottega che llavoravo de La Macina…”  (Flavio BRIGHENTI,  Musica di Repubblica, 4 Marzo 2004)

 

“… Le radici più tradizionali della Macina e quelle più progressive dei Gang non hanno creato alcun problema di integrazione, anzi i suoni acustici e elettrici sembrano compenetrasi in modo decisamente armonico e stimolante…” (Roberto CASELLI, Jam, n. 104, Maggio 2004)

 

“… i due gruppi traggono la linfa per questo album dai rispettivi consolidati repertori, che si divertono/impegnano (chè questi due verbi, per ambedue le formazioni, sono inscindibili, come una chiave di volta per spiegare un’esistenza artistica intera) a rienterpretare filtrandoli attraverso un mix delle rispettive sensibilità. L’impegno sociale e civile traspare costantemente da ogni brandello di testo, così come la vicinanza della musica popolare al rock primigenio vengono testimoniati da ogni nota di questo lavoro…”  (Renato TREVISANI, Musica rock , 2004)

 

Strumenti acustici ed elettronici in una miscela indovinata, la dinamica è buona e altrettanto estensione in frequenza. Le voci sono ben focalizzate e inserite nel tessuto strumentale con un equilibrio raro, specie vista la tendenza nostrana di porle in esagerato primo piano. Alcune caratteristiche variano un poco da una traccia all’altra ma, in genere, si apprezza una notevole ricchezza di armoniche e dettagli.” (SUONO, n. 367, Aprile 2004)

 

Le due band insieme in concerto al Museo della Resistenza- 25 Aprile con Gang/Macina- Racconti popolari e musica per non dimenticare Resistenza e Liberazione… E bene hanno fatto a Faenza, dove domenica presso Ca’ Malanca… al Museo della Resistenza, hanno invitato a suonare i Gang con i Macina…” (Luigi BERTACCINI, Corriere di Romagna, 24 Aprile 2004)

 

“Il combat rock dei Gang si sposa con la tradizione folk dei La Macina… i due gruppi marchigiani dimostrano la capacità di ottenere un efficace equilibrio tra stili diversi scambiandosi i rispettivi repertori. Il risultato dal vivo è ancora più coinvolgente” (Corriere del Trentino, Quando il rock sposa il folk, 8 Maggio 2004)

 

Canti al di là del tempo da Macina e Gang…Non è un disco nuovo dei Gang. Non è un disco de La Macina. Non è neanche il prodotto di due fattori. Ma è un disco emozionante. Nel tempo ed oltre, cantando di Macina-Gang è, oltre che un bellissimo titolo, un grande progetto… Le voci di terra e di vento di Gastone Pietrucci e di Marino Severini si intrecciano e si scambiano i ruoli mentre gli altri sette musici tessono una trama senza smagliature … La voce di Gastone Pietrucci spiana le curve e le asperità del percorso e aggiunge un carico di dolore e verità con i graffi della sua voce vintage… Ma il meglio viene dal repertorio popolare su cui gli innesti Gang fanno miracoliE la parte più direttamente popolare si chiude con Fra giorno e nnotte so’ ventiquattr’ore densa, scura, annerita, quasi un blues italico-marchigiano. Grande spessore…  (Leon RAVASI, Accordo, 8 Marzo 2004)

 

“Emozioni in musica per Nel tempo ed oltre, cantando, l’insolito e spettacolare debutto del supercombo Macina-Gang, ovvero il meglio che la scena musicale marchigiana abbia offerto dagli anni ottanta ai giorni nostri. Un lavoro senza età, ... nel tempo ed oltre… come recita l’azzeccato titolo, caldo come il cuore, tradizionale come il ricordo, vigoroso come il presente, pieno di vita come vorremmo che fosse il futuro.” (Ivan MASCIOVECCHIO, Rock Shock, 4 marzo, 2004)

 

“… un evento musicale assai atteso… sul palco brucianti versioni rock dei canti raccolti da La Macina e, come un gioco di specchi, le ballate rock roche e dolenti dei Gang restituite da La Macina ad una parte delle loro origini”.   (Guido FESTINESE, il Manifesto, 8 Agosto, 2000)  

                                                                                           

“… questo eccentrico super gruppo restituisce a noi annoiati, ossigeno e la voglia di musica: mette le ali alla memoria, radici a chi dai campi o in una periferia urbana, non ha affatto intenzione di cedere, testimonia, loro sì, di una Marca chiaramente solidale… Gang e Macina, miracolosa  fusion tra rock e folk… Nell’attesa dell’uscita del loro primo Cd, seguirli in questi concerti in cui loro si divertono da morire, trascinandoci tutti in un divertimento in cui riprendiamo per un po’ a volare.”

(Francesca ALFONSI, TG3 Marche, 21 Maggio, 2001)

 

“… Gang e Macina… una delle cose più toccanti e sincere che mai sia capitato di ascoltare…”   (Franco VASSIA, Melodys Land, n. 17, Giugno, 2001)

 

 “… un appuntamento che ha richiamato un grandissimo numero di spettatori, in gran parte giovani, giovanissimi… un coinvolgente spettacolo, sottolineato dalla vivace partecipazione del pubblico…” 

(Tiziana OPPIZZI-Claudio PICCOLI, Folk Bulletin, n. 9, Novembre, 2000)

 

“E’ una strana accoppiata quella formata da due gruppi come Macina-Gang. La band dei mitici fratelli Marino e Sandro Severini da sempre orientata al rock barricadero insieme sul palco con i La Macina una formazione folk guidata da Gastone Pietrucci…” (Fabio DE SANTI, l’Adige, 2 Luglio 2004)

 

Nell’attesa dell’uscita del loro primo Cd, seguirli in questi concerti in cui loro si divertono da morire, trascinandoci tutti in un divertimento in cui riprendiamo per un po’ a volare.” (Francesca ALFONSI, TG3 Marche, 21 Maggio, 2001)

 

 “ Grande evento oggi al Teatro tenda di Tezze, con due gruppi storici… La Macina e i Gang… sono entrambi marchigiani e, al di là dei rispettivi stili musicali, sono uniti anche da un comune sentimento della memoria. Entrambi affrontano tematiche inerenti al passaggio epocale da cultura contadina a industriale della loro terra…” (Sandra MATUELLA, Macina & Gang, storia sotto la tenda, Trentino, 2  Luglio 2004)

 

“… un concerto capace di raccogliere sotto il palco pubblici diversi e diverse generazioni. Un miracolo che sa fare solo la musica vera”. (Giuseppe CAMILLETTI, TG3 Marche, 19 Maggio, 2001)

 

“The Gang nascono all’inizio degli anni Ottanta. Nonostante la trasformazione continua, il nucleo centrale costituito dai fratelli Marino e Sandro Severini rimane intatto… Ma è dal vivo che il gruppo si esprime con maggiore efficacia… Li contraddistingue un sound compatto, ruvido, asciutto, intenso, che spesso disdegna le mode del momento. Nel tempo ed oltre, cantando… è il primo esperimento discografico dei gruppi La Macina e Gang insieme…” (Paola GABRIELLI,  Macina e Gang. “Ci  hanno uniti un poeta e i canti delle filandare”, il Resto del Carlino, 6 Ottobre 2004)

 

“Prendete i Clash italiani, metteteli insieme ad una delle formazioni più attive nella ricerca e nella riproposizione della musica popolare, fateli suonare per anni insieme e come prodotto avrete questo disco. Un piacevole ibrido fatto di chitarre elettriche e di voci antiche, di passione rock e di passione politica… Il risultato, un commovente manifesto per non dimenticare e allo stesso tempo uno dei punti più alti della musica italiana degli ultimi tempi”. (Ilario GALATI, MusicOm, 8 Marzo 2004)

“… E ancora gli altrettanto poderosi indigeni rock di lotta Gang, i quali mischiati armonicamente ed etnicamente ai musicisti dell’antica Macina, hanno dato vita ad un set spettacoloso per politicità e tradizioni”. (Ernesto BASSIGNANO, Premio Recanti, Facciamo festa al folk , L’Unità, 3 Giugno, 2002)

   

 “… nel nome della memoria, delle radici e delle ali. Tre facce di un sodalizio musicale, quello tra i Gang e la Macina, cioè il rock e il folk che sgorgano dalle colline marchigiane, abbattono i confini regionali… I Gang reinvestano, suonano e cantano la Macina, e la Macina fa altrettanto… Sul palco salgono tutti assieme, una diecina, perfettamente amalgamati…” (Luca ANGELETTI, Filastrocca rock, Diario, anno VIII, n. 18, 9-15 maggio 2003)

 

“… i miei complimenti! Questo concerto è il risultato di un lavoro encomiabile. Due entità si sono fuse insieme per dar vita a un momento ricco di vibranti emozioni… Ho seguito con passione e interesse il prezioso itinerario di ricerca de La Macina… ora è una gradita sorpresa constatare che il connubio con il gruppo dei Gang apre un nuovo capitolo… Per questo considero il concerto tenuto al Monsano Folk Festival un evento molto interessante…”  (Giampiero DI BENEDETTO, San Donato Milanese, agosto 2000)  

 

“Parlare della serata del 12 agosto 2000 al Monsano Folk Festival è raccontare, a chi non c’era, di una serata unica, speriamo (ma in realtà ne siamo certi) non irripetibile nella storia dei Gang e de La Macina…”  (LELE, Torino, agosto, 2000)

 

Nel tempo ed oltre, cantando non riesco proprio a toglierlo dal lettore… Così rivisitate le più belle canzoni dei Gang diventano dei gioielli senza tempo… D’altro canto i pezzi popolari de La Macina vengono riattualizzati, valga per tutti Cioetta cioetta che pare Breakdown di Tom Petty”. Caldamente consigliato.  (Freeforumzone, 28, Febbraio 2004)

 

“… Ben vengano, su questo solco, dunque, lavori come Nel tempo ed oltre, cantando, in cui i brani degli uni diventano quelli dell’altro, dove la contaminazione non è nelle note bensì nei cuori, dove gli orfani dei Clash sanno parlare la medesima lingua dei figli della terra marchigiana grazie alle loro frequentazioni, dirette e non  mediate, con la gente che racconta loro quelle storie che, da sempre, giullari e cantastorie, cantano nelle piazze d’Italia e del mondo. Quello reale e quello impalpabile dei sogni di ciascuno di noi.” (Rosario PANTALEO. L’isola che non C’era, n. 33, Luglio 2004)       

 

“Le Muse sono ancora una volta il palcoscenico privilegiato per un’anteprima di richiamo: i Macina-Gang presenteranno il loro primo cd… frutto della collaborazione di questi due gruppi che affondano le loro radici nelle tradizioni del nostro territorio. Nel tempo ed oltre, cantando, questo il titolo del lavoro destinato a diventare un cult per i fruitori di musica popolare colta… Le due storiche formazioni marchigiane… hanno intrapreso questo itinerario da tempo, riscuotendo un grande successo in tutta Italia…” (Marina ROSCANI, Il 28 febbraio al Massimo anconetano grande anteprima del cd dei Macina-Gang, Corriere Adriatico, 18 Febbraio 2004)

 

“… La realizzazione dell’album è stata un bel viaggio artistico, ideologico, di vita e di poesia… Il risultato del mix fra suoni acustici ed elettrici, che convivono felicemente, è molto interessante e dal vivo funziona assai bene…” (Il Messaggero, 21 Settembre 2004)

“Macina e Gang… Le due formazioni hanno stili diversi ma una comune sensibilità per l’impegno civile…” (la Repubblica, Bologna, 23 Settembre 2004)

 

 “ I Gang fanno finalmente fatto ritorno a casa… sono tornati da dove erano partiti, nella loro terra. Ad accoglierli a braccia aperte c’è stato colui che lo stesso Marino Severini non ha esitato a definire il Woody Ghutrie italiano, Gastone Pietrucci, fondatore e leader de La Macina… Nel tempo ed oltre, cantando è la cristallizzazione della loro intensa ed intrigante collaborazione… una vera e propria opera che ha un notevole impatto di carattere culturale sull’ascoltatore ,dato che coniuga insieme ricerca storica, musica popolare e rock, condensando il valore storico-culturale-musicale di Cd del calibro de Il fischio del vapore della coppia Giovanna Marini-Francesco De Gregori o di  Creuza de ma di Fabrizio De Andrè, mentre uscendo fuori dai confini nazionali, si può tranquillamente paragonare all’opera di recupero del patrimonio di Woody Ghutrie che hanno fatto i Wilco e Billy Bragg…”(Vittorio LANNUTTI, Urlo, n.114, Settembre 2004) 

 

“…è naturale che dalla sinergia tra le due formazioni scaturisca un album forte, capace anche di emozionare, quasi sempre di far riflettere. E se all’inizio il sodalizio tra Macina e Gang giocava sul filo delle interpretazioni dei reciproci repertori, il suono si è ora perfettamente miscelato, arricchendo sia i brani tradizionali che quelli d’autore, in un processo, realmente popolare, in cui la struttura musicale e canora dei brani si rielabora e si attualizza senza perdere i riferimenti originari…  Da ricordare poi  Cecilia, qui in una versione, a nostro parere, memorabile, tanto semplice nella sua struttura di ballata elettricamente trasfigurata, quanto in grado di causare, anche al centesimo ascolto, più di un brivido. Per questo ,nel classificare questo album abbiamo rispolverato il termine di folk-rock, inteso nel senso qualitativamente più alto del termine, quello che per molto tempo è stato associato ai grandi gruppi del folk revival anglosassone... Eccellenti le prove di tutti i componenti di questo supergruppo..." (Marco G. LA VIOLA, Folk Bulletin, n. 204, Luglio-Agosto 2004)

 

 Gang-La Macina: nuovi cantastorie e vecchi fuorilegge… Prestare all’altro le proprie canzoni, le proprie storie e farle comuni, condividerle. Questa è la genesi dell’incontro tra i Gang e i La Macina che ha dato vita all’album disco Nel tempo ed oltre, cantando…” (Max STEFANI, Il Mucchio, n. 576, 27 Aprile-3 maggio 2004)

 

Una statua scomposta per scavare nel folk… Mette insieme il rock dei Gang e i suoni folk de La Macina. Un progetto tutto marchigiano… La copertina è stata curata da Michel Collet, pittore e grafico francese…  la grafica del disco è stata studiata per sottolineare il confronto tra due concetti opposti come il rock e la tradizione folk. La scultura in ceramica, chiamata Regina, realizzata da Federico Bonaldi (e fotografata da Emanuela Sforza) è stata scomposta in particolari per disturbare la delicatezza dei colori della tradizione. La retinatura in bianco e nero accentua il contrasto tra vecchio e nuovo”.  (Andrea SILENZI, Tracce, Musica di Repubblica, n. 417, 20 Maggio 2004)

 

“Rivisitazioni folk, esperimenti audaci in rock, veterani coraggiosi come Tesi, i Gang insieme ai Macina… Ci passano tanti mondi sonori, dall’Ariston di Mantova…” (Silvia BOSCHERO, l’Unità, 29 Febbraio 2004)

 

“… Si riprende con i Gang e la Macina, due gruppi marchigiani che hanno fatto la storia rispettivamente del rock e del folk italiano. La miscela è perfetta…” (Enrico DE REGIBUS, Mantova Musica Festival: Cronaca di un successo non annunciato, L’isola che non C’era, n. 33, Luglio 2004)

 

“… Ascoltiamoli per presentare dal vivo il loro primo cd insieme: una sorta di ideale passaparola artistico, ideologico, di vita e di poesia.” (Eventi, la Feltrinelli/Libri e Musica, Napoli, Milano,Bari, Firenze, Settembre 2004)

 

 “Eccoli, finalmente, i magnifici dieci musicisti di Macina-Gang che trascinano le platee in set vorticosi di rock ballade. Canti popolari e di lotta sullo sfondo di una struttura industriale mai vista. Gastone Pietrucci graffia la notte in una fusion folk-rock struggente. Quando il canto è memoria, sudore e sangue”. (Andreina DE TOMASI, Concerto Macina-Gang alla Centrale Enel del Furlo, 5 Giugno 2004)

 

“… Insomma la scommessa più difficile, e più bella: La Macina e i Gang assieme…” (Quotidiano di Bari,  15 Settembre 2004)

 

 “… I testi, versi intrisi di coscienza civile, si snodano tra le storie strappate ad una quotidianità urbana e offrono spunto alla musica popolare interpretata dal cantastorie Gastone Pietrucci (leader dei La Macina), e alla grintosa rock-band dai fratelli Marino e Sandro Severini… L’impasto sonoro è determinato dall’intreccio del suono degli strumenti acustici tradizionali dei La Macina con il sound elettrico e poderoso dei Gang…” (Nicola MORISCO, La Gazzetta del Mezzogiorno, 15, IX, 2004).

 

“Loro sono due fra le più note band marchigiane: i Gang e La Macina… che daranno vita insieme ad uno spettacolo insolito, decisamente al di fuori dai cliché della musica commerciale, dove le emozioni si incontrano, si sovrappongono e si interscambiano con i ricordi..." (Monica ZORNETTA, Il Gazzettino, 9 Maggio 2004)

 

“I locali della libreria Rinascita di Ascoli Piceno, continuano ad essere scenario di appuntamenti importanti con personaggi che operano nella scena culturale italiana… il gruppo musicale Macina-Gang, capitanato dai fratelli Marino e Sandro Severini, tra i precursori del rock italiano… (Fi. Fe., Ecco i “Macina-Gang”, Corriere Adriatico, 12 Novembre 2004)

 

“Mantova delle sorprese… La militanza artistico-politica degli ottimi Gang in coppia con La Macina…” (Silvia BOSCHERO, E’ qui la festa, dove mille suoni conquistano la piazza, l’Unità, 7 Marzo 2004)

 

 “… Fino ad incontrare, lungo la strada, anche la Macina, gruppo impegnato da anni nella ricerca delle tradizioni musicali della loro comune terra, le Marche. A proposito di questa collaborazione mi viene istintivo pensare al titolo di quello che forse è il lavoro più noto della Gang, Le radici e le ali, un miracolo di sintesi carico di significato: le radici, come dire la propria storia, la coscienza della propria identità, della propria cultura, anche quella popolare che è nelle tradizioni, senza le quali le ali, l’entusiasmo, lo slancio ideale, non saprebbero dove portarci. Insieme, Gang e Macina… a sottolineare la continuità di contenuti, mostrando inaspettati punti di contatto con la tradizione musicale della nostra terra. Per chi ci sarà, un evento da non perdere; per me un sogno che finalmente diventa realtà…” (Castel di Ieri Rock Nights,  27 Agosto 2004)

 

 “E’ il nume tutelare del folk marchigiano. Gastone Pietrucci, leader e fondatore del gruppo La Macina, da 35 anni porta la nostra tradizione musicale, nelle piazze, nei teatri e persino nelle chiese… Vi porta quel patrimonio orale di canti, ballate e poesia che lui stesso ha contribuito a strappare dall’oblio…” (Raimondo MONTESI, il Resto del Carlino, 28 Febbraio 2004)

 

La Macina e i Gang, tradizione e memoria, folk e rock… Tematicamente il progetto La Macina & Gang sembra seguire le suggestioni de Il fischio del vapore di Francesco De Fergori & Giovanna Marini. Mentre l’energia può in qualche modo ricordare quella del binomia Bisca & 99 Posse.” (Fa.M., Gazzetta di Parma, 13 Luglio 2004)

 

 “Canti di lotta, di lavoro, immigrazione e vita. Il suono tradizionale dei La Macina si fonde con il rock ruvido dei Gang… un lavoro intenso e originale che sposa le fisarmoniche e i mandolini del cantastorie Gastone Pietrucci, leader dei La Macina, con il basso e la chitarra elettrica dei Gang Marino e Sandro Severini”.  (Corriere della Sera, 24 Settembre 2004)

 

“Quando il miglior gruppo di combat rock italiano incontra il miglio gruppo folk dell’anno, non può nascere che un felice connubio artistico… Da tempo il Frassati non vedeva un palco così affollato, una macchina da musica di così poderosa portata…”

(Live al Frassati 2005, 9^ Edizione, Rogoledo di Cosio, Sondrio, 22 Gennaio 2005)

 

“…Nel tempo ed oltre, cantando è un disco che, forte della collaborazione con la folk band marchigiana La Macina, ripropone vecchi successi dei due gruppi fondendo rock e tradizione popolare. Imperdibile per chi ancora ha sete di emozioni e voglia di amare… La Macina che rivisita in modo strepitoso vostri e loro brani. Un disco che sa di tradizione popolare, di gente vera, di campi, di lavoro… Forse il vostro album precedente più vicino a questo era Storie d’Italia.” (Marco QUARONI, Intervista ai The Gang, Buscadero, n.263, Maggio 2004)

 

“… Nel 2004 il cantante rivelazione del rock italiano è un signore dai capelli e la barba bianchi. Si chiama Gastone Pietrucci… con la sua voce roca, calda e potente, è una vera e propria leggenda della musica tradizionale italiana, ma il suo nome circola al di fuori del circuito degli appassionati solo ora, dopo che La Macina ha inciso un disco insieme a uno dei più valorosi gruppi rock italiani, i conterranei Gang dei fratelli Severini…Le radici tradizionali della Macina e quelle più progressive dei Gang non hanno creato alcun problema di integrazione, i suoni acustici ed elettrici si compenetrano con estrema naturalezza: la chitarra elettrica lascia bene emergere la fisarmonica o il mandolino, lo stesso avviene con le voci di Marino Severini e Gastone Pietrucci…” (Paolo GALLONI, Il canto tradizionale e l’energia della memoria, Festival di Torrechiara,, 7-27 Luglio 2004)

 

“Un evento che il Club Tenco ha voluto documentare è la reunion di due gruppi storici della musica italiana, i Gang e La Macina, entrambi marchigiani, alfieri il primo di un combat rock che non conosce sosta e l’altro di una rigorosa ricerca e riproposta di canto popolare: nove artisti in scena dunque per unire il folk al rock d’autore”. (La Motivazione del CLUB TENCO per l’invito del “supergruppo marchigiano Macina-Gang, al Premio Tenco 2004, la 29^ edizione della “Rassegna della canzone d’autore”, Teatro Ariston, Sanremo 28-29-30 Ottobre 2004)

 

“… La prima serata, più battagliera, ha fatto sfilare Caparezza, Alessio Lega, i Mariposa, La Macina e i Gang, in un tripudio di pugni chiusi, più l’ispirato Peter Hammill…” (Gino CASTALDO, Il “Tenco” nel segno dei Cetra, la Repubblica, 31,X,004)

 

“… In cartellone ci sono anche il supergruppo che riunisce il rock dei Gang e il Folk della Macina…” (Andrea LAFFRANCHUI, Da domani a Sanremo il Premio della canzone d’autore, Corriere della Sera, 27 Ottobre 2004)

 

“… Il cast della serata inaugurale si completa con Alessio Lega, premio per il miglior esordiente… e la reunion di due gruppi storici della musica italiana, i Gang e La Macina, entrambi marchigiani. Il primo è alfiere di un combat rock che non conosce sosta, l’altro di una rigorosa ricerca e riproposta del canto popolare: dieci artisti in scena per unire il folk al rock d’autore, nel solco delle sperimentazioni che piacciano tanto al Club Tenco..."”(Gianni MICALETTO, La Stampa, 28 Ottobre 2004)

 

“… Poi il ritmo è salito, con le esibizioni di Caparezza, del mito Peter Hammil…, Alessio Lega (Targa come miglior esordiente), Macina/Gang (speciale reunion tra rock-combat e canto popolare)…” (Giulio GAVINO, La Stampa, 29 Ottobre 2004)

 

 “… Davvero ricco il parterre degli ospiti di questa edizione… Questa sera ci saranno… le due storiche band italiane Macina e Gang, fuse insieme per l’occasione…” (Giorgio GIORDANO, Al via la ventinovesima rassegna della canzone d’autore, L’Eco della Riviera, 28 Ottobre 2004)

 

“… Comincia questa sera la Ventinovesima Rassegna della Canzone d’Autore… La scaletta degli artisti sul palco prevede innanzitutto Peter Hammil, al quale andrà uno dei due Premi Tenco 2004 (l’altro … a Dulce Pontes), poi il rapper Caparezza… Alessio Lega & Mariposa, le due storiche band italiane Macina e Gang, che per l’occasione hanno deciso di unire le forze, e il cantautore romano Antonello Venditti”. (Il Secolo XIX, 28 Ottobre 2004)

Da Troppi affari, Cavaliere (1954, la rifanno gli Avion Travel) alla splendida E’ lunga la strada (Macina-Gang). Canzoni lievi, ma a volte taglienti; cast delle grandi occasioni.  Un disco imperdibile.” ( Dalla recensione al disco Seguendo Virgilio:Roberto CASALINI, Io Donna.  Supplemento del Corriere della Sera, gennaio 2006). 

 

 

 

 

 

***

 

 

UNA PICCOLA, SIGNIFICATIVA GALLERIA

FOTOGRAFICA DE LA MACINA

 

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Gastone Pietrucci ed Enzo Cucchi

in occasione dell’incontro preparatorio per il Concerto Inaugurale

 del 30° Monsano Folk Festival 2015

(Jesi, Terrazza di Casa Pietrucci-Cellinese, Giugno 2015)

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Gastone Pietrucci ed Enzo Cucchi

LA CONVERSAZIONE

 Concerto Inaugurale del 30° Monsano Folk Festival, Monsano, Sabato 8 Agosto, 2015

 

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Concerto del cinquantennale de La Macina

con la partecipazione straordinaria di

Sandro Portelli, Sara Modigliani, Giovanna Marini,

Rossana Casale, Lucilla Galeazzi

(Roma , Parco della Music a, Sala Petrassi, 14 Settembre 2018)

 

Catalogo Mostra Antologica “I collages di Gastone

Pietrucci” (a cura di Roberto Gigli, Jesi 2022)

e

Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana,

Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche,

Ancona, Anno XXIV, nn. 299-300, 2019

 

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Giovanna Marini e Gastone Pietrucci

in occasione della registrazione del primo volume della trilogia di

 Gastone Pietrucci-La Macina, “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto” Volume I

(Recanati, Studi Màlleus, 2002, fotografati da Emanuela Sforza)

 

 

Concerto de La Macina dal balcone di casa Pietrucci

(Jesi, venerdì 13 Maggio 2022- ore 17,00-18,30)

GiraLa Macina al Giro d’Italia

 

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Manifesto-Locandina

Per l’evento speciale per i 40 anni de La Macina

La Macina. Un canto d’amore lungo 40 anni

con

LA MACINA

e la partecipazione straordinaria di

MONI OVADIA - GIOVANNA MARINI – GANG – ROSSANA CASALE-

FEDERICO MONDELCI- RICCARDO TESI- ALLI’ CARACCIOLO

 ENZO CUCCHI -MASSIMO RAFFAELI- FRANCESCO SCARABICCHI

Regia di ALLI’ CARACCIOLO

(Ancona, Teatro delle Muse, 10 Novembre 2008, Progetto grafico: Arch. Stefano Santini)

 

Moni Oovadia e Gastone Pietrucci

(Recanati, 31 Maggio 2024)

 

 

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Manifesto-Locandina

Per il Convegno Nazionale per i  50 anni de La Macina

IL POZZO DELLA MEMORIA

La ricerca sulla cultura popolare orale marchigiana

e il contributo de La Macina alla sua scoperta conservazione e diffusione

JESI-8 GIUGNO 2018- Ore 9,00-

Galleria degli Stucchi-Pinacoteca di Palazzo Pianetti

con

 LA MACINA

Relatori:

ALLI’ CARACCIOLO-PIERO G. ARCANGELI-ANTONIO DE SIGNORIBUS

Comunicazioni di:

GASTONE PETRUCCI-GUIDO FESTINESE-STEFANO CAMPOLUCCI-PAOLA RICCI

MASSIMO RAFFAELI-TIZIANA OPPIZZI & CLAUDIO PICCOLI-SAMUELE GAROFOLI

MARINO SEVERINI-MARA NOVELLA GOBBI-LAURITA PERGOLESI

FRANCESCO SCARABICCHI-CARLO CECCHI-GIONATA GIUSTINI-STEFANO SANTINI

(con la partecipaziome straordinaria di Filppo Paolasini-Progetto Grafico:Stefano Santini, 2018)

 

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La Macina interpreta un Planctus popolare di fronte alla pala

di Lorenzo Lotto, Deposizione nel sepolcro

Galleria degli Stucchi-Pinacoteca di Palazzo Pianetti

Jesi Venerdì 8 Giugno 2018

 Convegno Nazionale, Il Pozzo della memoria

 

 

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La Macina e Valeria Moriconi in

Concerto Grosso per Gianandrea

Omaggio ad Antonio Gianandrea nel centenario della nascita

13° Monsano Folk Festival, Domenica 9 Agosto 1998, Concerto di Chiusura

 

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Macina-Gang al Premio Tenco 2004

come “Super-Gruppo dell’anno”

(Sanremo, Teatro Ariston, novembre 20014)

 

 

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Moni Ovadia e Gastone Pietrucci

in occasione della registrazione del secondo volume della trilogia di

 Gastone Pietrucci-La Macina, “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto” Volume II

(Recanati, Studi Màlleus, 2006, fotografati da Emanuela Sforza)

 

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Premio alla Carriera Città di Loano per la Musica

Tradizionale a Gastone Pietrucci ed alla “sua” Macina

con la seguente motivazione:

“Ricerca e riproposta, tradizione e creazione si frantumano e mescolano fino a diventare indistinguibili

sotto la forza antica della Macina. Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano fondato da

Gastone Pietrucci nel 1968, cinquant’anni fa esatti. Da allora, da quell’ “altro” sessantotto, Gastone

e la sua Macina hanno attraversato da protagonisti la musica italiana, proseguendo l’attività di ricerca

sulla tradizione popolare delle Marche e portandola sui palchi della canzone d’autore

(con gli album Aedo malinconico ed ardente…) del rock (grazie alla collaborazione con i Gang) e perfino

della musica classica e del jazz, sempre nel segno del confronto e dello scambio tra generazioni e linguaggi diversi”.

(Loano,24 Luglio 2018)

 

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Gastone Pietrucci in concerto dopo l’assegnazione

del Premio alla  Carriera Città di Loano 2018.

 

 

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Gastone Pietrucci e Samuele Garofoli Quartet

in Ramo de fiori. La Macina in jazz

(nella foto da sinistra)

Roberto Zechini, chitarra elettrica, Gabriele Pesaresi, contrabbasso,

Gastone Pietrucci, voce, Massimo Manzi, batteria, Samuele Garofoli, tromba, flicorno

 (Ancona, Adriatico Mediterraneo, Arco di Traiano, 30 Agosto 2013)

 

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La Macina e lo ‘Sperimentale Teatro A’ di Allì Caracciolo

in  Piange piange Maria povera donna…

 Gastone Pietrucci, Maria Novella Gobbi, Maurizio Agasucci,

 in  “Piange piange Maria povera donna…” 

(Macerata,Teatro “Lauro Rossi, 2006)

 

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Gastone Pietrucci, mentre registra un cantore popolare

Polverigi, XII Rassegna della Passione 1985

 

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Macina-Gang

Presentazione del cd “Nel tempo ed oltre cantando”

(Ancona, Teatro delle Muse, Febbraio 2004)

 

 

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Gastone Pietrucci con

 l’Orchestra da Camera diretta dal Maestro Stefano Campolucci

in occasione della presentazione del volume terzo della trilogia:

 “Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto”

(Jesi, Teatro “Pergolesi” 2010)

 

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La Macina con Enrico de Angelis in

Sono bello, bellissimo, il più bravo e non perdono.

La Macina per Piero Ciampi

Regia e luci: Allì Caracciolo

(Jesi, Teatro-Studio “Valeria Moriconi” , 20 Agosto 2005, Concerto Grande della Sera,

20° Monsano Folk Festival nel venticinquennale della morte

del grande poeta e cantautore livornese Piero Ciampi)

 

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Doppio cd antologico Opus minus. La Macina pietra su pietra,

presentato in concerto al Teatro “Pergolesi” di Jesi, 20 Dicembre 2018

 

Conferimento della Civica benemerenza del Comune di Jesi a

Gastone Pietrucci con la seguente motivazione:

«Protagonista di una lunga e intensa attività di ricerca nell’ambito della cultura orale popolare,

ha sottratto alla dispersione e sparizione un vastissimo patrimonio di testi appresi e raccolti

direttamente dalla viva voce dei narranti, curandone l’accurata catalogazione scientifica

e la promozione e diffusione tramite una costante attività concertistica, discografica ed editoriale,

un appassionato lavoro sulla memoria che costituisce non solo insegnamento sul piano della ricerca,

condotta con metodo scientifico, ma indicazione, soprattutto per le giovani generazioni, di una necessità insottraibile:

la conoscenza delle proprie radici sulle quali si fonda la propria identità».

(Il Sindaco di Jesi, Massimo Bacci conferisce la benemerenza a Gastone Pietrucci

Jesi, Sala Consiliare, giovedì 7 novembre 2019)

 

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La Macina-Sperimentale Teatro A

in

Piange piange Maria pover donna..

Tradizione e religiosità nella cultura oraleumbro marchigiana

(Jesi-Teatro-Studio Valeria Moriconi, 27 Febbraio 2009)

 

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Valeria Moriconi e La Macina (Gastone Pietrucci-Marco Gigli)

Spettacolo per il bicentenario del Teatro “Pergolesi”

(Jesi, Teatro “Pergolesi”, gennaio 1999)

 

 

 

 

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Macina-Gang a Musicultura

(Recanati 2004)

 

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La Macina “storica”

da sinistra: Piergiorgio Parasecoli, Claudio Ospici, Gastone Pietrucci. Giuseppe Ospici

(Monsano, 1982, presentazione del primo disco de La Macina, Vene il sabado e vene il venere…,)

Premio della Critica Discografica Italiana 1982

 

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Gastone Pietrucci e Laurita Pergolesi in concerto

A da nasce un bel bambino…/Nacerà un nene lindo…

(Il canto del Natale tra i due Mondi)

(Teatro Comunale 5 Gennaio 2013, Montecarotto, Trentesima Rassegna Nazionale della “Pasquella”)

 

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Francesco Scarabicchi e Gastone Pietrucci

(Montemarciano, Teatro “Alfieri”- 10 Aprile 2016, 17° Il “nostro” Sanremo )

 

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Gastone Pietrucci con Allì Caracciolo

(MonteSanvito-Teatro “La Fortuna”- 2014)

 

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Gastone Pietrucci, Cultura Popolare Marchigiana,

Canti e testi tradizionali raccolti nella Vallesina, Jesi, 1985

 

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Gastone Pietrucci con Marco Poeta

(31° Monsano Folk Festival, Monsano, , Cucina del Vecchio Castello di Piazzetta Matteotti, 28 Agosto 2016)

 

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Gastone Pietrucci e Marco Gigli

con il Piccolo Coro Città di Corinaldo

Diretto dal M° Alessandra Battestini in

PICCOLO CORO “CITTA’ DI CORINALDO”

 CANTA LA MACINA CON LA MACINA

Corinaldo ,Teatro “Goldoni”, Maggio 2017

 

 

La Macina , Jesi Teatro “Pergolesi”

Ripresa in streaning per FOLKSTOCK,

 “Il primo maggio della folk e world musica italiana

 (2 Maggio 2021)

 

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Francesco Scarabicchi, Gastone Pietrucci, Carlo Cecchi

(Monsano, Piazza dei Caduti- Sabato 6 Agosto 2016- Concerto Inaugurale 31° Monsano Folk Festival )

 

 

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Intervista televisiva di Giovanni Filosa a Gastone Pietrucci

(Trasmissione Detto fra noi –TVRS- Recanati, Monsano, Piazza dei Caduti- Sabato 6 Agosto 2016- 2017 )

 

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Gastone Pietrucci con l’Orchestra Roberto Chitarreto Zechini

“… è stato da subito un grande auspicio incontrarti e conoscere

qualcosa che m’era sconosciuto. Roberto”

Fermo, Teatro dell’Aquila, 2016

 

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Gastone Pietrucci e Corrado Olmi

(Jesi-Hotel Federico II- Cena del Rotary - 2016)

 

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Gastone Pietrucci, splendidamente fotografato

 da Gian Domenico Papa

(Ancona, luglio 2016)

 

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Giorgio Cellinese e Gastone Pietrucci

(Jesi, Biblioteca Comunale, Ottobre 2016)

 

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Maria Novella Gobbi e Gastone Pietrucci

in

Pianto e dolore della Madonna

lungo il tragitto della Via Crucis voluta da don Savino

32° Monsano Folk Festival 2017-Sabato 26 Agosto

 

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Gastone Pietrucci, fotografato da Emanuela Sforza

(San Marcello, Teatro “ Ferrari“, 2002)

 

 

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Gastone Pietrucci con la Banda Osiris

In occasione della registrazione del brano,

Mariuccina a mme mme gela… inserito nel vol. III

dell’ Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto

(Milano, 2010)

 

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Gastone Pietrucci, con il Gruppo “Filandare” di Jesi

(Jesi, Teatro “Pergolesi”, durante la registrazione del disco “Io vado allà filandra…”, Maggio 1990)

 

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Cartolina ricordo de La Macina, dalla Russia,

2007-2008

 

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Francesco Scarabicchi, Gastone Pietrucci, Piero Cesanelli

(Ancona, Tetrino del Guasco-Museo del Giocattolo- Domenica 21 Agosto 2016-

Concerto del Tramonto- Con la mia voce in spalla- 31° Monsano Folk Festival)

 

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L’abbraccio di Francesco Scarabicchi e di Gastone Pietrucci

Due scatti “rubati” da Gian Domenico Papa

Ancona, Tetrino del Guasco-Museo del Giocattolo- Domenica 21 Agosto 2016-

Concerto del Tramonto- Con la mia voce in spalla- 31° Monsano Folk Festival)

 

 

 

Gastone Pietrucci (La Macina) e Maria Novella Gobbi (Sperimentale Teatro A)

mel lavoro comunitario  sul “Maggio”, Chi è belli de forma de Magghio ritorna

(Prima nazionale, Morro d’Alba, 33° Monsano Folk Festival, 2018)

 

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Manifesto ufficiale del Concerto-Spettacolo

NEL BLU, DIPINTO DI BLU…

A Domenico ‘Mimì’ Modugno nel 51° anniversario di ‘Volare’

con

GASTONE PIETRUCCI e LA MACINA

(Corinaldo. Tetaro “Goldoni”- venerdì 16 Gennaio 2009)

 

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Gastone Pietrucci con Mugia Bellagamba

(Jesi, Hotel Federico II, 2012)

 

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Gastone Pietrucci con i bambini dello Scacciamarzo

(Monsano-XXV Inconto Regionale dello Scacciamarzo, 2012)

 

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Gastone Pietrucci con lo scultore Nazareno Rocchetti

(Cingoli, nel giardio “Sogni nel prato”, 2014)

 

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Paola Ricci e Gastone Pietrucci

(Morro d’Alba, 34° Cantamaggio, 21 Maggio 2107)

 

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Gastone Pietrucci al Premio Nazionale Città di Loano

per la musica tradizionale italiana

eccezionalmente accompagnato da

 Maurizio Geri (chitarra) e Riccardo Tesi (organetto) di Banditaliana

(Loano, Luglio 2011)

 

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Consegna del “Premio Sciabica” 2016 a Gastone Pietrucci

da parte del Sindaco di Senigallia Mangialardi, con la seguente motivazione:

“Gastone Pietrucci che fonda e dirige dal 1968 il Gruppo di Ricerca e Canto Popolare Marchigiano “La Macina”,

che grazie alle sue ricerche ed ai suoi studi, ha recuperato le autentiche tradizioni della Cultura Contadina

Marchigiana e inoltre averle portate a conoscenza oltre i confini delle Marche".

(Marzocca di Senigallia, Cemtro Sociale Adriatico, Domenica 20 Novembre 2016)

 

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Spettacolo-Concerto de La Macina, in occasione

della celebrazione del 25 Aprile 2015

FINISCO PERCHE’ NON HO PIU’ VOGLIA DI ALLUNGARE

 (Jesi-Teatro-Studio Valeria Moriconi, 25 Aprile 2015)

 

 

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Simone Massi e Gastone Pietrucci alla Conferenza Stampa

di presentazione della seconda edizione di Animavì (13-16 Luglio)

International film festival of poetic animation

Pergola, nel Giardino di Casa Godio, sabato 17 Giugno 2017

 

 

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Gastone Pietrucci fotografato da Simonetta Venturi

Pergola, nel Giardino di Casa Godio, Festival Animavì 14 Luglio 2107

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Gastone Pietrucci e Lina Marinozzi Lattanzi

Jesi, Teatro “Pergolesi”, 5 maggio 1984

 

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La Macina

Illustrazione di Simone Massi della copertina del dvd

(tratta dal libro La Macina Nel vivo di una lunga storia)

  

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Cd-book, La Macina.Nel vivo di una lunga storia, Crinali 02, squi[libri] editore, 2016

 

 

“iL cd-book de La Macina è costoso (20€)

 ma di una bellezza insostenibile!”

Francesco Scarabicchi, 2016

 

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Programma di sala del Concerto de La Macina per Walter Piacesi,

Recanati, Aula Magna del Civico Palazzo, con dedica autografa dell’artista:

“Al caro, bravo Gastone Pietrucci con viva riconoscenza.

Walter Piacesi, Recanati 28 Aprile 1985”

 

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La Macina

I “compagni di viaggio”. Una filosofia della musica

Valorosi, compagni d’arte, di lavoro,

di avventura di Gastone Pietrucci

 

 

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Roberto Picchio, fisarmonicista de La Macina

 Casale Monferrato, 28^ edizione di Folkermesse, 9 Luglio 2011

 

“Roberto Picchio, tasti di struggente melodia, dita di agili sonorità,

armonia composita nella sua magica fisarmonica.

E delle sue composizioni troppo poco eseguite.”

Allì Caracciolo, 2016

 

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Adriano Taborro, Direttore musicale de La Macina

 Teatro “Goldoni” di Corinaldo, durante l’incisione del cd La Macina live, novembre 2014

 

“Adriano Taborro, violino, chitarre mandolino, la sua musica è la sua anima, l’unica che possieda.

 Ma moltiplicata in mille. Una delle quali: le sue composizioni, gli arrangiamenti, le armonizzazioni

e rielaborazioni. Un’altra la sua direzione musicale.”

Allì Caracciolo, 2016

 

 

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Marco Gigli

 

“Marco Gigli, chitarra sulla quale compone musiche originali,

sulla quale ne esegue numerose altre attento e preciso.

La sua voce, altro strumento di risonanze chiare, lunari.”

Allì Caracciolo, 2016

 

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Riccardo Andrenacci

 

“Riccardo Andrenacci, new entry (ma non tanto), paradigma di mirabili matamorfosi dell’assordante

 in fascinum irresistibile, ossessivo ritmo, paesaggi musicali della leggerezza o di invasati universi: la sua batteria.

Insieme possono aprirti orizzonti illimitati, pacate distese di deserti, oppure indiavolate ridde di ritmi

tra le quali a lampi si intravede lo scatenamento di Dioniso.

Insieme hanno il potere della magica, mirabile, evocazione.

Allì Caracciolo, 2016

 

 

 

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Marco Tarantelli

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Giorgio Cellinese

 

“ Infine, last but not lest, Giorgio Cellinese, l’impareggiabile. Silenzioso quanto basta,

severo all’eccesso, pacato-aggressivo. Mite e intollerante, paziente e provvidente a ogni cosa.

Ricerca e canta, in proporzioni più ridotte, non meno preziose. Il suo nome è Presenza”.

Allì Caracciolo, 2016

 

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Per informazioni: LA MACINA

Via Pergolesi, 30

60035 Jesi (An)

Telef. e fax.: 0731-4263

e-mail: lamacina@libero.it

www.macina.net

www.myspace.com/lamacina

 

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Programma della 38^ edizione del Monsano Folk Festival 2023

 

 

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