LA TRILOGIA DELL'AEDO-Gastone Pietrucci l'aedo marchigiano: "scheggiata voce di pietra e di vento"

LA TRILOGIA DELL'AEDO
Gastone Pietrucci, l'aedo della Marca: "scheggiata voce di pietra e di vento"
 

Gastone Pietrucci e La Macina; presentano:  "La trilogia dell'aedo", frutto dei tre lavori discograficii dell' Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" (Vol.I, II, e III), usciti rispettivamente, il Primo Volume nel 2002 (segnalato con il bollino TOP CD di World Music) ed il Secondo Volume nel 2006 (segnalato da Folk Bulletin, con il bollino FBis!) ed il terzo, presentato (in prima nazionale) a Jesi, al Teatro "Pergolesi", sabato 6 febbraio 2010. 

gas2Gastone Pietrucci, fotografato da Emanuela Sforza, 2002, Aedo malinconico ed ardemte, fuoco ed acque di canto (Vol.I)

Così, completata con il Terzo Volume la trilogia dell' "Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" , il pubblico , potrà ascoltare in un'unica serata, il frutto di questi ultimi tre CD de La Macina, accolti entrambi con grande successo di critica e di pubblico, e che hanno segnato il nuovo percorso artistico di Gastone Pietrucci e dei suoi attuali, splendidi compagni di viaggio de La Macina: Adriano Taborro, chitarra, mandolino, violino, voce; Marco Gigli, chitarra, cembalo, voce Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni, voce; Roberto Picchio, fisarmonica, organetto, voce; Giorgio Cellinese , coordinatore.     

“ […]  Pietrucci “è” La Macina, che sempre più si caratterizza come una sorte di ensemble aperto e minimale, dove conta sì la coesione del tutto, il grumo dispiegato di forza espressiva, ma dove si staglia in primissimo piano la voce “scura e torturata” del leader, per dirla con le splendide parole di Massimo Raffaeli. Mai s’è sentita la voce di Pietrucci così arrochita e convincente, un binomio di ancestralità e inflessioni  dell’oggi  che  ha  pochi  confronti,  adesso,  nel Bel Paese.[…] ”.
Guido Festinese, World Music, Anno XIII, N. 59, Marzo-Aprile 2003, dalla recenzione al disco: Gastone Pietrucci- La Macina, Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto Vol. I, 2002.

*** DISCO SEGNALATO CON IL BOLLINO TOP DI WORD MUSIC , Anno XIII, N. 59, Marzo-Aprile, 2003

"[...] La voce di Gastone è tutt’uno con lui. Quando li incontri è per la vita. Per me, che sono un modesto ma assiduo e tenace viaggiatore nei territori del canto, la grana dei suoni che escono dalla gola di Gastone, i graffi della sua emissione che scavano solchi nelle parole come granelli di una sabbia antica sollevata da un vento caldo, sono come i suoni delle sirene che tentarono Ulisse, mi ammaliano, mi attirano fino a farmi confondere la mia voce con la sua. Gastone è uno di quei personaggi di cui sei tentato di dire che se non ci fosse bisognerebbe inventarlo e non è retorica del luogo comune, per me almeno. La prova è che ho accettato la sua versione italiana di una canzone yiddish, un’intollerabile “blasfemia” alle mie orecchie. Ma una “bestemmia” di Gastone Pietrucci, ha in sé il tratto di una grazia che viene da lontano. "
Moni Ovadia, dalla prefazione al disco: Gastone Pietrucci-La Macina, Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, Vol. II, 2006

*** DISCO INSIGNITO DA “FOLK BULLETIN” CON IL BOLLINO FBis! (Disco raccomandato da FB, Dicembre 2006, Anno XVII, Numero 227)    

"[...] La Macina splendida creatura che lavora sulla tradizione nelle Marche: un lavoro, Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto che, crediamo abbia un posto riservato e speciale nella discoteca dell'anima delle cose che non si edcono dimenticare [...]"
Guido Festinese, World Music Magazine, Maggio-Giugno, 2004

               foto Gas Aedo 2 Gastone Pietrucci, fotografato da Emanuela Sforza, 2002, Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto (Vol. II)                                       

" [...]  Poi è arrivata La Macina. E ha scombussolato tutti i miei schematismi. Avevo sentito parlare di loro come di un grande gruppo di ricerca e riproposta della musica di tradizione orale marchigiana. Ne tesseva le lodi nientemeno che Giovanna Marini, che attribuiva un “rigore non ostentato” al loro lavoro; dunque quale migliore garanzia per includerla nel casellario del canto popolare? Poi improvvisamente scopro, non so più come, che avevano messo su un intero spettacolo su Fabrizio De André. Ma come? Che c’entrava? Quindi arriverà Luigi Tenco, e poi Piero Ciampi, e ora Domenico Modugno.   A ben vedere, questi cantautori non erano scelti a caso, voglio dire non solo per la loro qualità intrinseca, ma anche perché in effetti hanno tutti qualcosa a che fare con il “popolare”. [...]
[...] Non potevo non entrare in contatto con questi singolari personaggi, perché, se di musica popolare ho una qualche infarinatura, alla canzone d’autore ho dedicato una vita. Scopro così un’intera compagnia di belle persone, cordiali, illuminate, artisticamente entusiasmanti. Scopro la simpatia e la voce rauca e ombrosa di Gastone Pietrucci, che con la stessa confidenza e lo stesso amore canta i documenti della tradizione marchigiana e i capolavori dei più grandi cantautori italiani. Addirittura imbastisce un concerto dove ogni canzone di De André viene affiancata ad un pezzo popolare che in qualche modo vi si collega. Incredibilmente, la Macina si unisce a uno storico e tiratissimo gruppo rock, i Gang, per realizzare, oltre che innumerevoli incontri dal vivo, un disco metà in dialetto e metà in lingua, che gli merita l’invito al Premio Tenco. Ancor più incredibilmente, mi chiamano a fare voce narrante in uno spettacolo su Ciampi. Scopro i loro dischi, tra cui un paio dal titolo [...]“Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto”: [...] Dentro ci sono i canti della cultura orale marchigiana, ma ci sono anche echi di Moni Ovadia, di Dodi Moscati, di Giovanna Marini, degli stessi Gang, ovvero di grandi “autori” della musica e del teatro del nostro Paese.
Ora [...] Pietrucci completa una sua trilogia con il presente album, per così dire antologico di tante e varie esperienze, per cui anche qui troviamo brani anonimi e altri d’autore, e che autori: Franco Scataglini, Virgilio Savona, Piero Ciampi, Pier Paolo Pasolini, Vangelis. Per non parlare di “ospitate” come quelle della Banda Osiris o di Ambrogio Sparagna. Anche stavolta, il repertorio contempla i due estremi della tradizione orale e della poesia scritta, così come quelle fasce intermedie che si esemplificava prima: un canto narrativo da cantastorie, una serenata eseguita con un’orchestra classica. [...]
[...] Ce n’è per tutti: per chi ama Piero Ciampi, appunto, e per chi ama Caterina Bueno. La Macina ha cancellato confini, ha abbattuto frontiere come dovrebbe essere ovunque per qualsiasi genere di frontiere.
Enrico de Angelis, dalla prefazione al disco: Gastone Pietrucci-La Macina, Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, Vol. III, 2010
 

*** DISCO SEGNALATO CON IL BOLLINO DI "IMMENSO" DA "IL MANIFESTO" ,  da Alias, Supplemento Settimanale de Il Manifesto”, Sabato 3 Aprile 2010. Anno 13 - N. 14.

Partiamo dalla doppia attribuzione, in titolo: Gastone Pietrucci “è” La Macina, il cuore pulsante che convoglia e spinge, con ostinata saggezza, un percorso che ormai attraversa i decenni. Le cronache potrebbero andare assai lontano, in epoche in cui c’era Giovanna Marini e poco più, a cercare il senso dell’oggi in tanti “ieri” della musica popolare che era conveniente lasciar morire d’inedia, nel vortice d’ottimismo gelido che annunciava tempi speciali e consumo per tutti. Lo “ieri” di Gastone Pietrucci erano le Marche delle filandare, del canto a vatocco, delle ballate tragiche del grande Nord filtrate, lì, in mille travestimenti diversi, e che lui s’è andato a cercare, per imparare a ricantarle, perché non morissero. Questo è il terzo capitolo dell’ Aedo, e siamo ormai a una sorta di pulsante “archivio della memoria” che ha dovuto incorporare nella scheggiata voce di pietra e di vento di Pietrucci altri materiali, che molti non crederanno “folk”: perché anche Piero Ciampi “Litaliano” come diceva Sartre, è un brandello di memoria che non deve andarsene, perché anche il Pasolini di Supplica a mia madre merita adeguata, sobria veste musicale. E che dire del Savona di E’ lunga la strada, percorso davvero “a latere” delle vicende del Quartetto Cetra? Sia come sia, qui partecipano, al solito, compagni di percorso che nobilitano il tutto con il dono della sincerità, senza schermi e paracadute: i Gang, l’Orchestra da Camera di Jesi, Ambrogio Sparagna e tanti altri. Perfino la Banda Osiris tiene un passo sobrio, ancorché monello.
Dovuto, a un Signore del canto.                                                                                           
Guido Festinese,  da Alias, Supplemento Settimanale de Il Manifesto” ,  Sabato 3 Aprile 2010. Anno 13 - N. 14.

gas3Gastone Pietrucci, fotografato da Emanuela Sforza, 2002, Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto (Vol. III)

 Formazione:
Gastone Pietrucci , voce
Adriano Taborro , chitarra, mandolino, voce
Marco Gigli , chitarra, voce
Riccardo Andrenacci, batteria, percussioni, voce
Roberto Picchio , fisarmonica, voce
Giorgio Cellinese , coordinatore

Ultimo aggiornamento (Mercoledì 22 Gennaio 2014 17:44)