Giovanni FILOSA , Mercoledì 8 Luglio 1993
... Poi i bravissimi della Macina con il nuovo spettacolo.
VOCE DELLA VITA NEI CANTI CONTADINI
"L'atmosfera della Pinacoteca si addice ad un concerto di musica popolare; l'aria densa dei profumi, dei colori e degli stucchi, accompagna lungo il corridoio di Palazzo Pianetti, carti arcaici e in ottava. momenti in cui il tempo si ferma, non fosse altro perchè tutto è al di fuori della dimensione. Un tuffo nella cultura, con sottofondo di ronzio di telecamere. Il gruppo "La Macina" ha voluto regalare alla stampa una ghiotta anteprima di quello che sarà lo spettacolo che presnteranno questa sera in Piazza delle Monnighette di jesi, aprendo il quarto "Festival Internazionale di Musica Popolare"[...] E' indubbiamente il migliore spettacolo che La Macina abbia realizzato negli ultimi anni.
Questo "Angelo che me l'hai ferito 'l core..." è un lavoro completo, immerso senza sentimentalismi di maniera ma con la sicurezza di regalare al pubblico qualcosa di prezioso [...] Ed è anche uno spettacolo ben ripartito con una scelta meticolosa dei testi e delle musiche, completamente diverso da quello cui eravamo abituati ascoltando e vedendo "La Macina". E' un frutto più raffinato, un regalo senza confezione, per gustare subito cosa c'è dentro, è un sorriso che dura due ore. Impressiona, e lo si rivedrà volentieri questa sera, in "prima nazionale" al debutto a Jesi, come e quanto questo gruppo abbia cambiato modo di porgere al pubblico (ma prima a se stessi) quello che hanno "trovato" [...]. Non è un'operazione nostalgia verso un tempo migliore, ma un vero e proprio spaccato culturale. Il gruppo è cresciuto ad alti livelli. Gastone Pietrucci imprime il tempo scava nei pezzi e li "sente", capisce quale sarà il loro rapporto col pubblico. [...]. Uno spettacolo in un magico corridoio. Belle nozze, verrebbe a dire".
Giovanni Filosa, Corriere Adriatico, mercoledì 8 Luglio, 1993