JE SE VEDEA LE PORTE DELL'AFFANNO... / LA MACINA, 1998
Canti satirici e liceziosi della cultura orale
marchigiana.
Brano da ascoltare:
7a. Senti 'l mio caro Adolfo... (Concettina Piccioni Vecchioni, informatrice)
7b. Convegno notturno (Nigra 76) (La Macina)
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"[...] Peccato, davvero peccato, che la pruderie
nazionale abbia impedito ai raccoglitori di
canti, sia dell'altro secolo che di questo, di
pubblicare la poesia popolare, diciamo così,
scatologica: che è forse la più gran parte e la
più autentica della poesia popolare: e non è
mai oscena, tanta è l'allegria o la malinconia
che le dà vita poetica, tanta è la naturalezza
delle sue metafore [...]"
Pier Paolo PASOLINI, canzoniere italiano,
vol. I, Milano, 1972, p. 42)
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DISPONIBILE IN CD (ANCORA 110 COPIE) E IN CASSETTA
12. L'amante confessore (Nigra 97)
13. Canti "a vatocco"
14. ' Na sera de Natale...
15 Mamma mia vorrei vorrei...(Nigra 88)
16..a Giamo a letto o bbella coppia - b. Stornelli licenziosi
17a. Trionfa la leggera... - b. Trionfa la leggera...
18a. La mia bella Caterina... - b. Catarinella ero Catarinella so'...
"Tra i numerosi gruppi che, negli ultimi anni, hanno cercato di animare il secondo folk-revival [...] quello marchigiano della Macina occupa un posto a parte e a mia conoscenza unico. [...]"
Roberto LEYDI, dalla prefazione al disco, Je se vedea le porte dell'affanno..., M.C.M. Records-050-W6, 1998.
"[...] Chiunque abbia veduto un'acquaforte di Bartolini e un cielo di Osvaldo Licini, chi abbia letto le estasi carnali di Olimpo da Sassoferrato o di Scataglini, chi abbia infine ascoltato una volta la struggente ambivalenza di un organetto e voce contadina, sa già qual'è la costellazione de La Macina, quali i suoi riferimenti. Parole/suoni/immagini che dicono le semplici e arcaiche occasioni della vita, l'amore, la morte, la fatica del lavoro, il pensiero e la preghiera, la gioia del corpo; e le fissano in via definitiva, ritrovandole ogni volta nell'utopia melodica del puro esserci, dove storia e natura, io e mondo sono ormai una cosa sola. Una sola necessità di canto." Massimo RAFFAELI, dalla prefazione al disco, Je se vedea le porte dell'affanno..., M.C.M. Records-050-W6, 1998. { |