Massimo Raffaeli (dalla prefazione al CD: Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto (Vol.I), 2002
"Questo primo volume, che seleziona un lungo tratto del lavoro di Gastone Pietrucci e La Macina, sembra deliberatamente nascere sotto il segno di Saturno. Non vi esplodono, infatti, gli apici della gioia e del dolore ma vi si accampa il sentimento clonato della malinconia, alla stregua di un pensiero dominante e, persino, di un sigillo araldico.
E' come una crinatura d'autore che, per la prima volta, permette alla voce solista (sombre, scura, torturata) di uscire dal coro senza doversene emancipare, perciò restando una voce nella Macina e, nello stesso tempo, la voce della Macina. Una riconoscibile monodia, partecipe e consanguinea, e però, di una sussultante polifonia. Colore della meditazione e del lutto, il nero malinconico vela i temi di sempre, che il sentire popolare, percependoli dal basso, ha reso eterni, e quasi ontologici: guerra, emigrazione, vicissitudini di amore e morte; e la parte maledetta del lavoro, qui ereditata dal repertorio ricchissimo delle filandare jesine.
E' tutto un tesoro che Gastone rimette in dialogo e in circolo di spazio-tempo, evocando ad esempio la voce antica di Beniamino Gigli, oppure provocando, per etimologia, lo scambio con Giovanna Marini e Rossana Casale; o con l'acustica vibrante, absolument moderne, dei Gang. E' il tesoro cantato da un aedo ardente e malinconico (si è pure detto). Ma ardente proprio per paradosso, per il colmo stesso della malinconia. E viceversa.
Massimo Raffaeli, Chiaravalle, 4 Ottobre 2002
(dalla prefazione al CD: Gastone Pietrucci-La Macina, "Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto" (Volume I), 2002
*** DISCO SEGNALATO DA WORLD MUSIC CON IL BOLLINO TOP CD WORLD MUSIC 2002