Giovanni FILOSA ,Corriere Adriatico, 30 Novembre 1974
Di scena l'8 a Jesi
GRUPPO "LA MACINA" : UN VERO INTERPRETE DEL TEATRO- STIMOLO
" [...] Il gruppo d canto popolare "La Macina" che fa parte del Teatro Stabile di Jesi , [...] è un gruppo importantissimo nel suo settore, fra i pochi in Italia, e propone veramente Teatro impegnato, senza la strumentalizzazione politica corrosiva e volgare: credono in ujna determinata verità che il popolo sa dire, anche se detta fra i denti e con l'ira repressa.[...]
[...] in "Sballottato tra Signore e Padrone" , lavoro rinnovato quasi completamente ed in scena domeica 8 dicembre, alle 17, al Pergolesi di Jesi, c'è il contributo per una ricerca musicale, ma non solamente sociale, bensì culturalmente universale. [...]"
"Il Teatro è stimolo, oltre che fonte, crediamo. D'accordo con Peter Brook che esso è anche invenzione, ma senza uno stato emotivo pronto a recepire miti e condizioni di vita quotidianamente differenti, lo è non sempre nell'espressione perfetta, o almeno accurata. Il Teatro non genera confusione, non distorce nell'essenza, verità storiche, tutt'al più le crea e le plasma per proporle allo spettatore e dialogarci idealmente: il Teatro propone sempre una soluzione che possa far piacere a chi ascolta, anche se può sembrare il contrario, specie nei lavori-comizi, avvinghiati spesso ad una demagogia oscurantista e sorda. Il Teatro è la verità dei popoli, ed è giusto che il suo cuore, in un periodo assolutamente anormale e confuso, batta per gli uomini di oggi, gli uomini-problema, responsabili di una cultura di massa e di una ignoranza carica di insoddisfazioni, proiettate con maggior pericolo su ogni settore vitale. Il popolo come tale, al di fuori di esigenze letterarie plasmamte per la borghesia, ha una sua voce, un suo stimoilo emozionale completo, perchè la sua cultura di lotta giornaliera è concreta, fatta di aspirazioni per il ravvivare, se non riconoscere e giustificare, i propri diritti. I canti del popolo, raccolti ed adattati per il proscenio di un teatro, sono sempre carichi di quella umanità spontanea e per questo talvolta ingenua, ma immediati, tanto da creare quel Teatro-stimolo, nato da documenti reali, schiettamente poetici, senza preziosismi linguidtici. Non confondiamo il folk con la mistificazione consumistica dello stesso, piena di equivoci ad ambiguità, mai provocatoria o pseudo tale, che inquina l'interesse di chi crede in una tradizione contenutistica e lirica delle espressioni del popolo, perdendo coscienza della realtà e delle contraddizioni in cui nviviamo, imbastardendo l'autenticità che non dà il consumismo. La ricerca di una realtà di altri tempi, che ci porti a capire i perchè d'oggi, al di fuori della storia e della cultura ufficiali di un popolo, è veramente la componente principale che forma quella spirale di ricerca intelligente in noi stessi come umanità, andando indietro e ritornando, infine, a noi oggi e qui. Il gruppo d canto popolare "La Macina" che fa parte del Teatro Stabile di Jesi , [...] è un gruppo importantissimo nel suo settore, fra i pochi in Italia, e propone veramente Teatro impegnato, senza la strumentalizzazione politica corrosiva e volgare: credono in ujna determinata verità che il popolo sa dire, anche se detta fra i denti e con l'ira repressa. Non c'è, comunque, la cultura (come la chiama Leydi) dell'egemonia: in "Sballottato tra Signore e Padrone" , lavoro rinnovato quasi completamente ed in scena domeica 8 dicembre, alle 17, al Pergolesi di Jesi, c'è il contributo per una ricerca musicale, ma non solamente sociale, bensì culturalmente universale-"
Giovanni Filosa, Corriere Adriatico, Sabato 30 Novembre 1974