Critiche
Dino MOGIANESI , Jesi & la sua Valle, Anno XXIV, N. 41 - 1 Novembre 1985L'opera monumentale del folklore orale UN LIBRO "VIVO" NATO GIA' "MORTO"
Un libro importante che nasce già morto, esaurito prima di uscire. Il volume del dr. Gastone Pietrucci rappresenta la prima - e perv ora l'unica - raccolta di cultura popolare marchigiana del Novecento. In questo nostro secolo esiste solo l'opera di Giovanni Ginobili, che però risulta dispersa in decine di volumetti e che in parte resta inedita. "Cultura Popolare Marcghigiana. Canti e testi tradizionali raccolti nella Vallesina" si pone quindi come la prima raccolta ampia ed organica, organizzata con rigorosi criteri metodologici dopo l'opera di Antonio Gianandrea del 1875 e dopo quella di Druso Rondini, del 1895. Più di cent'anni di silenzio coprono il periodo tra la ricerca di Pietrucci e quella del Gianandrea. Nel frattempo è andato irrimediabilmente perduto un capitale di cultura popolare che nessuno sarà mai in grado di calcolare. E non si può dimenticare che l'oblio secolare è andato ispessendosi proprio durante un periodo di particolari e rapidissimi rivolgimenti economico-sociali che hanno maturato una profonda e spinta disgregazione culturale. In particolare e proprio di quel popolo che ha più scarsi mezzi per conservare la propria memoria e la propria identità . Tra pigrizie e recriminazioni si è consolidata, in questi lunghi decenni, la convinzione che le Marche fossero povere - se non prive - di tradizioni e di documenti della cultura popolare. Il volume di Gastone Pietrucci, con le sue oltre 500 pagine e con le sue varie centinai di reperti raccolti nella sua lunga ricerca sul campo, smentisce quella comvinzione nata a mascherare una lunga omissione. Il progetto del libro nasce nel 1982 con qualche - minima - responsabilità di chi scrive. In questi lunghi mesi che, adagio adagio, diventavano anni, alcune malaugurate complicazioni di diversa natura hanno infine consigliato l'editore - il Centro Studi Jesini - e lo sponsor - la Carisj - a tirarne soltanto 500 copie. Introvabili! Un piccolo tesoro, dunque, che forse andrà ad arricchire qualche biblioteca personale di qualche ignaro ma prestigioso personaggio. Pur rispettando ed anzi condividendo le ragioni di quella decisione, occorre dire che si dovrebbe procedere ad una sollecita ristampa proprio per non tradire il senso di una operazione altamente meritoria che vuole riproporre con forza la validità e la vitalità della cultura popolare. Nella ricerca di Pietrucci trovano posto tutti i temi della poesia tradizionale contadina e cittadina: stornelli, ballate, canti iterativi, cantastorie, canti di lavoro, rituali di questua, poesia religiosa, poesia satirica di improvvisazione, formule magiche, filastrocche, giochi infantili, proverbi, indovinelli. Tutto materiale prezioso, raccolto con una commovente collaborazione dei vari informatori. Formano un lunghissimo elenco nel quale spiccano i nomi di Pietro Bolletta, Armanda Animobono Mancini, Quartina Lombardi Giansantelli. Dino Mogianesi, Jesi & la sua Valle, Anno XXIV, N. 41, venerdì 1 Novembre 1985 |
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