Critiche
Gino FERRO, Venezia, 14 Febbraio, 2007"[...] In questi giorni, mentre ascoltavo le tue ultime incisioni, (Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto, I e II) , mi sono raffiorati alla memoria lontani ricordi che avevo dimenticato [...] è difficile ascoltare questi brani, abbandonandomi ad un godimento puramente estetico. L'ascolto fa vivere un'esperienza molteplice di natura estetica, culturale ed esistenziale che fa vibrare gli strati più profondi del sentire. E' qualcosa che colpisce al cuore, scuote, mette i brividi, graffia l'anima e fa rievocare il contesto naturale e sociale nel quale sono nati. Ma, nello stesso tempo, la tua interpretazione scioglie il canto dal nucleo della storicità originaria e lo inalza ad un significato universale, conducendo quei testi sotto il segno del sacro, del mistero, del mito. E questa trasposizione si realizza attraverso la tua voce, una voce che sembra nascere dalle radici profonde di quella cultura ed attraversano i tempi. In questi anni tu hai scavato nei testi, scandagliandoli in profondità per cogliere tutta la ricchezza di senso. Gino Ferro, Venezia, 14 febbraio, 2007 |
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